Quanto deve durare il corteggiamento?

corteggiamentoQualche giorno fa ho ricevuto questo messaggio: “Ilaria, ritieni che ci siano, diciamo dei “tempi medi” di corteggiamento? Mi spiego meglio: dopo quanto tempo un uomo si dovrebbe “lanciare”? Vuoi vedere quanto sono una studentessa attenta? Tu, probabilmente, mi risponderai che il tempo dipende anche da quanto io rispondo incoraggiando i suoi comportamenti. E dovrebbe essere un crescendo. Ok. Ma penso che magari uno dei due può sbagliare per mille motivi, e la comunicazione amorosa non essere chiara. O esserci dei dubbi. Non lo so. Va tutto a schema? Puoi fare un articolo su come chiarire una comunicazione sbagliata, o meglio come riparare un autosabotaggio! Grazie…”

"Tre atteggiamenti dell’uomo che corteggia una donna: il millantatore, quello che fa promesse, quello che implora la mamma.E.Canetti"

La mia prima impressione, leggendo un messaggio del genere è che si percepisce un livello di tensione e di preoccupazione esagerato: manca la rilassatezza necessaria per affrontare serenamente il primo periodo – il più delicato – di un rapporto di coppia, che è proprio quello del corteggiamento. Pare che non si tratti di corteggiamento – quindi di quel momento magico in cui si ha enorme piacere a stare insieme e questo piacere è alimentato dalla curiosità reciproca e dal desiderio (spesso incontenibile) di conoscersi meglio -, ma di un compito da fare, di una strategia da applicare, di uno scoglio da superare. Di un risultato da ottenere, costi quel che costi. Sembra forse che conquistare un uomo, sia più importante di vivere e di godersi il corteggiamento.

Pare che alla nostra amica non interessi particolarmente il meraviglioso processo dell’iniziare a stare insieme e del conoscersi poco a poco, scoprendo qualcosa di più un pezzo per volta – che emozione! – ma che abbia in mente qualcosa di diverso, forse solo un obiettivo. Un obiettivo che dovrebbe placare alcune sue ansie profonde. Ma non ci è chiaro che genere di obiettivo la nostra amica abbia in mente. Perché probabilmente non è chiaro nemmeno a lei. Che cosa vuole ottenere la nostra amica? Vincere una sfida? Avere un compagno? Iniziare finalmente una storia?

Qualsiasi sia, è un risultato che le suscita una tensione negativa. Mentre il bello del corteggiamento – come di ogni nuova scoperta della vita – è sì la tensione, ma una tensione positiva: l’eccitazione, il divertimento, il sentire nascere la passione e il sentimento e viverli come emozioni in continuo cambiamento ed evoluzione.

Corteggiamento e relazioni sane: le basi

Ora, che cosa costituisce un buon rapporto di coppia, soddisfacente e appagante?

Mi spiego meglio: sto parlando di una relazione di coppia vera e autentica, non della così detta trombamicizia o della relazione riempitivo – cioè quella in cui lui ti chiama quando non ha proprio niente di meglio da fare e ti dice un sacco di parole dolci perché tu passi la serata con lui e tu ci caschi come una pera.

E nemmeno del rapporto privo di tensione e di coinvolgimento sessuale che molti hanno con il “migliore amico” al quale raccontano sempre tutto (oh, cielo, che noia).

Un buon rapporto di coppia si basa su almeno 9 elementi fondamentali:  I) l’attrazione fisica; II) l’intesa intellettuale (cioè una comunanza di interessi e di valori, una somiglianza per quel che riguarda il modo di pensare e di vedere la vita); III) la comprensione emotiva; IV) l’intimità, emotiva e fisica, cioè l’aprirsi al partner come non ci si apre con nessun altro, il mostrarsi al partner come non ci si mostra a nessun altro; V) l’intesa sessuale (che è diversa dall’attrazione fisica); VI) il supporto reciproco; VII) la condivisione di progetti di vita comuni e la determinazione a perseguirli; VIII) il porre il partner e la coppia tra i valori, gli impegni e i progetti prioritari della propria vita; IX) l’unicità e l’esclusività di tutto questo: cioè tutti gli elementi psicologici e materiali che ho appena elencato sono riservati ed esclusivi, nelle loro caratteristiche peculiari e nella loro intensità, solo al partner che si è scelto. Nessun altro può prendersi una parte di questa torta.

E’ chiaro questo discorso sull’esclusività e sull’unicità del rapporto di coppia e degli elementi che lo distinguono da altri generi di rapporti con altre persone? Ci tengo sia chiaro, perché al giorno d’oggi c’è una grande confusione riguardo i rapporti. Le persone non conoscono quali sono spazi, limiti e confini dei singoli diversi rapporti tra esseri umani e questo causa una marea di sofferenze e di insoddisfazione a tutti i livelli.

Ed è chiaro che, perché un rapporto di coppia possa dirsi davvero tale, che questi elementi devono esserci tutti? Cioè non può esserci solo l’intesa intellettuale e mancare il supporto reciproco. Non può esserci una forte intimità emotiva e mancare l’intimità sessuale. Giusto? Non ci sono dubbi a questo proposito, vero?!

"Per il corteggiamento vale il consiglio di Robert Schumann ai pianisti: “Andare lento e correre sono errori di pari gravità”.D.Basili"

Il corteggiamento e le fandonie che logorano

Perché ho fatto tutta questa premessa su quali sono gli elementi che definiscono una relazione di coppia? Perché so che vi sono molte donne che anelano a una relazione, ad avere un compagno, a “essere impegnate” e spesso non sanno nemmeno esattamente che cosa questo significhi. Per cui, pur di avere un minimo di attenzione da una parte di un uomo, accettano un corteggiamento che non ha nulla del corteggiamento, accettano un trattamento da seconda o terza o addirittura quarta classe, si accontentano di una vita sessuale mediocre o del tutto insoddisfacente, senza nemmeno avere il coraggio di riconoscerlo a se stesse.

"Le donne che pretendono una lunga corte o sono frigide o vogliono sembrare virtuose.In entrambi i casi è meglio lasciarle perdere.R.Gervaso"

Nella pratica che succede? Succede che qualche simpatico perditempo (categoria di cui è pieno il mondo) comincia a scrivere su Facebook, a fare apprezzamenti in chat o a mettere “mi piace” sotto una foto di un’amica in costume da bagno e che, solo per questo, la signorina in questione, pensa di essere apprezzata, ammirata e corteggiata. Balle. Sono solo stupidaggini.

Oppure ci sono quegli infiniti scambi di sms che non portano a nulla, quegli sms che, appunto, come dico io, sembrano la – brutta – copia delle cartine dei Baci Perugina. E sai che ci vuole a scrivere un sms da finto innamorato…

O, ancora, ci sono quelle uscite una volta ogni due settimane, in cui il lui di turno ti porta a prendere un caffé e poi però ha la partita di calcetto oppure ti propone di andare al cinese, sabato sera, con la compagnia dei soliti 26 amici, di cui 21 sono amiche malassortite.

E non dimentichiamo l’uomo confuso, che ha sofferto per una storia finita 25 anni, 11 mesi e 13 giorni  e 7 ore fa (soffre talmente tanto che ricorda a memoria i giorni, pensa che romantico) e che ti tiene in ballo per mesi. Perché è indeciso, soffre (ripetiamolo, giusto per non dimenticarlo) e non vuole fare soffrire anche te. E intanto la tira in lungo sì/no/magari/forse/non-so-se-me-la-sento.

Ecco questo, non è corteggiamento, questo è smidollamento: cioè si tratta di smidollati, che vogliono logorarti.

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...

Il corteggiamento: che cos’è?

Così come la vita di ciascuno di noi è continuo cambiamento, evoluzione e crescita (tu non sei la stessa di 10 anni fa e tra 10 anni non sarai la stessa di oggi, ma, possibilmente sarai migliore, se lo decidi), così è la vita di coppia. La vita di coppia, per essere buona e sana, non solo deve essere in cambiamento (questo è inevitabile), ma deve essere in evoluzione e in crescita.

La regola è: chi si ferma è perduto. Chi si ferma è perduto, nella vita, nella coppia. E un corteggiamento che non è avanzamento continuo e inarrestabile non è corteggiamento. E’ aria fritta, presa in giro, fandonia.

"Corteggiare una donna vuol dire inseguirla finché questa ti acchiappa. John Garland Pollard"

Il corteggiamento è dunque un percorso che è preludio, prologo, anticipazione del percorso della vita di coppia. Per questa ragione, prima di tutto, deve contenere i semi dei 9 elementi che abbiamo elencato sopra: l’attrazione fisica (autentica), il desiderio di intimità etc etc, fino al desiderio di esclusività e di unicità. E questo è un primo punto saldo al quale fare riferimento.

Questo percorso è fatto di 5 tappe essenziali.

Il corteggiamento: le 5 tappe essenziali

La prima tappa del corteggiamento è quella dell’attrarre l’attenzione dell’altro. Ci si mostra al proprio meglio, per comunicare all’altra persona “Ehi, sono qui, sono disponibile ad approfondire la nostra conoscenza”. L’aspetto che rende questa fase interessante e sfidante è la capacità di alternare maggiore e minore disponibilità: se l’altra persona si apre alla nostra disponibilità, allarghiamola, diversamente restringiamo. E’ molto divertente. E’ come una danza, un ballo, una partita a tennis.

La seconda tappa del corteggiamento è comunicare interesse attraverso il linguaggio del corpo: chiamiamola fase del primo avvicinamento. Se si è attirata l’attenzione dell’altra persona, inevitabilmente ne conseguirà un avvicinamento fisico. Non sarà più necessario cercare lo sguardo di lui alla distanza, ma ci ritroveremo accanto questa persona “naturalmente”. Non dovremo più attrarre la sua attenzione, perché già ce l’abbiamo. E’ importante, ora che si è raggiunta la vicinanza fisica, saperla gestire, di modo che non diventi subito troppo stretta o di colpo ci sia un nuovo allontanamento.

La tappa numero tre del corteggiamento è quella della comunicazione a 360 gradi: quindi non solo sorrisi, sguardi interessati, apertura del proprio corpo e vicinanza fisica, ma domande, scambi, manifestazioni verbali di interesse. Chiacchierate (ma con misura, eh! Troppi uomini muoiono per le troppe parole delle donne!!!). E’ il momento di rompere il ghiaccio nel senso vero e proprio del termine e di andare un pochino di più in profondità. Questa è la fase che crea più terrore, e quindi bisogna mantenere il fermo controllo delle proprie emozioni, con il giusto atteggiamento mentale e con la massima concentrazione sulla propria autostima.

"Il corteggiamento è un atto di coraggio.Fabio Volo"

La tappa numero quattro del corteggiamento è del tutto non verbale e corporea: dopo l’avvicinamento fisico e lo scambio verbale, che è una forma di conoscenza emotiva molto profonda, si passa dalle parole ai fatti. C’è il primo contatto fisico. Si può trattare di “scontri” fisici casuali e lievi, come il toccare una gamba, un braccio, una spalla (purché si tratti di zone “neutre” e non con una rilevanza “erotica”) . Questi primi contatti fisici sono fondamentali per capire se procedere o lasciar perdere. Se l’altra persona accetta con naturalezza il contatto, si apre e lo ricambia, magari alzando (un po’, ma non troppo) la posta, si può procedere. Il corteggiamento sta facendo passi in avanti, vale la pena continuare. Se la persona si ritrae e non ricambia, è un segnale che ci dice che non è il caso di continuare.

ATTENZIONE, considera queste indicazioni anche dal tuo punto di vista: se ti senti a disagio in questi scambi perché non li trovi gradevoli e non ti senti tranquilla e in pace come se fossi a casa tua, significa che non è aria, che questo uomo non fa per te. Soprattutto se cerca di “allungare le mani” in zone “protette”. Chiaro?!

La tappa numero cinque del corteggiamento è quella dell’intimità, inclusa l’intimità sessuale: gesti, parole, anche il tono della voce cambiano e si trasformano per l’altra persona, portando definitivamente a un contatto fisico molto confidenziale e molto stretto. Attenzione, dopo questa tappa, se il processo è andato a “regola d’arte”, indietro non si torna.

Dopo tutto questo, quali considerazioni utili è opportuno fare? Il corteggiamento, oltre a essere una fase importante della relazione, deve essere considerato con attenzione: se mancano delle tappe o si stravolgono, non funziona né il corteggiamento, né il rapporto. Nello stesso tempo è un processo dinamico, che se diventa troppo rapido e precipitoso ancora una volta non può funzionare e non fa funzionare la relazione (ecco perché fare sesso con un uomo alla prima, seconda, terza sera non è una buona idea). Non solo: il corteggiamento deve avvenire “dal vivo” non attraverso internet, telefonini, computer, i-pad etc… Il corteggiamento è corporeità, è concretezza: sguardi, sorrisi, tocchi, strette, contatti.

E il corteggiamento non funziona nemmeno – proprio perché è un processo dinamico – se è lento, rallentato o ha fasi di stallo. In questo caso non è corteggiamento, ma un brodo stagnante e ammorbante in cui il perditempo di turno si cuoce e fa cuocere anche te.

Pensi che ci sia stata una comunicazione sbagliata o che ci sia stato un autosabotaggio? Ripercorri le 9 basi fondamentali del rapporto di coppia che ho spiegato sopra e considera le 5 fasi del corteggiamento. Valuta con obiettività dove tu puoi aver frainteso e valuta se vale la pena recuperare o dedicarsi a impegni più gratificanti e a persone più concrete e serie.

Se vuoi superare insicurezza e tensione quando si tratta di conquistare un uomo fai il mio percorso “Come sedurre un uomo senza stress”.

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230 Commenti

  1. Avatar di Erick

    Erick 11 anni fa (30 Ottobre 2013 17:00)

    Articolo impeccabile e veramente ben dettagliato, sono d'accordo su tutto. Per contro, sembra un "piano di volo". Mamma mia quanti accorgimenti e regole da rispettare...mi vengono i brividi. Ciò dimostra quanto siamo complicati noi umani. Ben vengano questi paradigmi, sia chiaro, però non è che concentrandosi su queste regolette, perdiamo un po' di spontaneità ed istintività ? Mah....
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  2. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (30 Ottobre 2013 17:51)

    Sì ma forse ci aiutano a fare meno cavolate e a non piangere sul latte versato @Fiorediloto: il corteggiamento continua. Non ho le farfalle nello stomaco, ma sinceramente non mi mancano
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  3. Avatar di fid

    fid 11 anni fa (31 Ottobre 2013 11:00)

    Meglio di un libro sull'argomento (ma ci sono libri del genere in giro?non credo) sintesi, chiarezza, puntualizzazioni...è questo l'aspetto di Ilaria che mi piace. ciao
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  4. Avatar di Goldie

    Goldie 11 anni fa (31 Ottobre 2013 12:38)

    @Isa : leggo oggi il tuo messaggio. a me capita di essere corteggiata, ma mi rendo conto che con un solo obiettivo. quanto sarebbe bello se questo corteggiamento durasse nel tempo, che fossimo apprezzate anche "dopo", per la nostra personalità, per quello che sappiamo dare, per quello che siamo REALMENTE, quando il gioco si fa meno forte e abbassiamo le difese. credo tu debba fare come senti, se senti di non essere rispettata, lascia stare. si corre il rischio di stare sole, ma PAZIENZA...
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  5. Avatar di Zoe

    Zoe 11 anni fa (15 Dicembre 2013 0:15)

    Che bell'articolo! Sei mesi fa ho conosciuto un uomo, da subito ha iniziato a corteggiarmi, lavoriamo vicini quindi ci vediamo tutti i giorni... Io dopo poche settimane ho iniziato ad avere i primi dubbi, non si espone a più di tanto o cmq mai abbastanza da passare al livello successivo. Su mia proposta siamo usciti una sera ed è stato un mezzo disastro, poi la settimana successiva su proposta sua ed andata anche peggio. Mi dicevo che era timido, che mi rispettava, che era imbranato, ma qualcosa cmq non mi tornava, la mancanza di contatto fisico prima di tutto. Solo i suoi bla bla! Beh, alla fine mi sono stancata! Che delusione però! Sembrava una brava persona e invece bugie, sms svaniti nel nulla, aria fritta. Sarebbe meglio smascherarli da subito e non investirci nemmeno mezza giornata.
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  6. Avatar di Elisabetta

    Elisabetta 10 anni fa (13 Settembre 2014 22:51)

    Ciao Ilaria!! Attualmente sono alla fase tre!!!! Oddio... Mi sento allegra ma nello stesso tempo terrorizzata perchè sento che il rapporto cresce... Sento che lo voglio da morire ma nello stesso tempo impaurita perchè lui non lo conosco bene. Ma mi sento bene :) Che bello!
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  7. Avatar di Paola Bruna

    Paola Bruna 10 anni fa (22 Novembre 2014 10:14)

    Non bisogna dimenticare in fase iniziale il sesto senso. Ci sono nostre sensazioni iniziali nei confronti di persone appena conosciute che ci mettono subito in guardia. Sono delle sensazioni che bisogna saper cogliere. Sono dei semafori lampeggianti che ti avvisano che stai in un percorso pericoloso, L'amore è la cosa più semplice e bella che ci sia. Se ci sono problemi già da subito meglio lasciar stare. Indispensabile quindi cogliere i nostri segnali interni. La nostra interiorità non sbaglia mai. Parlo per esperienza diretta.
    Rispondi a Paola Bruna Commenta l’articolo

  8. Avatar di Lavinia

    Lavinia 10 anni fa (22 Novembre 2014 16:20)

    Credo sia proprio vero: è importantissimo dare importanza alle proprie percezioni più profonde. Tempo fa, pur non subendo alcun genere di approccio "fisico" dall'uomo con cui qualche volta uscivo, mi sentivo "trattata come una prostituta". Non so spiegare perché: era tutta una questione di sguardi, inferenze, sottintesi apparentemente innocui..... che andavano a costruire, però, un gioco che al mio inconscio non piaceva affatto. Mi sentivo a disagio, "sporca"... Purtroppo, non mi sbagliavo. Uscivo con il tipo d'uomo per cui le donne si dividono in due categorie: le "sante" (remissive, accudenti, "casalinghe") e, appunto, le "prostitute" (estroverse, decise, aperte alla vita). Che cretino.
    Rispondi a Lavinia Commenta l’articolo

  9. Avatar di Cris83

    Cris83 10 anni fa (14 Dicembre 2014 1:27)

    Non ho mai trovato un uomo che completasse tutti e 9 i punti.. e' possibile?? se trovavo quello con intesa intellettuale,mancava il sesso(nel vero senso della parola)..se invece trovavo un'intesa sessuale,mancava la complicita',il dialogo,intesa intellettuale!! Ho voglia d'imparare ad amare...!!partendo da me stessa!! @Minou e Paola,grazie per aver condiviso le vostre esperienze..
    Rispondi a Cris83 Commenta l’articolo

  10. Avatar di Vale

    Vale 10 anni fa (26 Gennaio 2015 13:35)

    @Ilaria c'è una cosa che non ho capito in questo articolo. Io sto frequentando un uomo e siamo già alla fase 4 del tuo post, nel senso che ci sono stati contatti come prendere la mano, braccio toccarsi insomma ed avvicinarsi. Non credi che poi ci sia uno sbilancio eccessivo dal punto 4 al punto 5? (dato che includi pure l'intimità sessuale). ? Ho avuto come la sensazione che nei primi tre si procede lentamente e negli ultimi due si sia incluso tutto. Forse la mia domanda sorge dal fatto che io considero il corteggiamento fino a quando ci si bacia e ci si scambiano affettuosità... ma non colloco l'intimità sessuale nel corteggiamento che, invece, lo collocherei, razionalmente, in una fase che va un pò oltre il corteggiamento e quindi avrei creato un punto 6!.... Grazie.
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  11. Avatar di Vale

    Vale 10 anni fa (26 Gennaio 2015 14:46)

    @Ilaria si è vero che prendersi la mano è un atto di grande intimità ma è anche vero che nel corteggiamento, quando un uomo o un ragazzo vuole capire se a te lui piace, anche per farsi avanti, tende a prendertela anche se magari non si è raggiunto un intimità reale...e lo fai perché stai bene con la persona e ti piace anche esteticamente. Alle volte anche se ti piace una persona e ci esci insieme vuoi capire se dall'altra parte c'è il tuo stesso interesse anche se ancora non dai forma a quello che siete. Diciamo che c'è una cosa che non riesco a cogliere, una specie di nota stonata, è una sensazione avuta dopo la lettura dell'articolo poi rafforzatasi leggendo il commento di Alessandro quando scrive "Il corteggiamento è una veloce fase di iniziazione alla relazione che non deve essere preso sottogamba, ma per poterlo ottimizzare bisogna essere bravi a non bruciare le tappe e nel contempo a saper valutare i pro e i contro in un lasso di tempo a volte abbastanza breve perché pressati dalla controparte. " Quindi il dubbio mi è nato dal fatto che ho pensato se sia corteggiamento ancora il raggiungimento dell'intimità sessuale indicata nell'ultimo punto? a me ha dato l'impressione che sia una fase successiva che viene dopo il corteggiamento quando si sta iniziando la relazione. Forse perché vedo l'intimità sessuale, se si cerca una persona con cui costruire qualcosa, solo dopo il corteggiamento che viene vista, come dice Alessandro, come una fase di iniziazione non eccessivamente lunga.... Spero di essermi spiegata bene.... non vorrei che si brucino le tappe pensando che si viva ancora nel corteggiamento quando si fanno cose che l'hanno superato abbondantemente. E' il confine tra le due cose che mi sfugge.
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  12. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (26 Gennaio 2015 13:47)

    Beh, il punto 4 è importante come svolta. Prendersi la mano è un atto di grande intimità (per chi è autentico, manipolazione per i superficiali) e poi nel punto quattro è raccomandata gradualità e c'è anche un avvertimento. Che cosa non è chiaro?
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  13. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (26 Gennaio 2015 15:04)

    Probabilmente Vale sei troppo presa da elucubrazioni mentali perché le cose ti si chiariscano. Lascia andare e aspetta.
    Rispondi a ilariacardani Commenta l’articolo

  14. Avatar di Vale

    Vale 10 anni fa (26 Gennaio 2015 17:08)

    @Ilaria: grazie Ilaria, forse avevo bisogno che mi dicessi proprio questo. Alle volte mi capita di rimuginare o pensare troppo e in questi casi staccarsi un pò poi ti permette di ragionare meglio. Questa è una cosa che mi capita anche in altri contesti, non sempre per fortuna, ma mi capita. :(
    Rispondi a Vale Commenta l’articolo

  15. Avatar di Amarilla

    Amarilla 10 anni fa (17 Febbraio 2015 13:20)

    Ciao a tutte/i e ciao Ilaria. Non so se questa sia la sede giusta dove postare la mia domanda, ma ho prvato a cercare altri post con l'argomento che mi preme e non l'ho trovato. Mi sono da poco iscritta su una chat, ho scritto qualcosa sul mio profilo che mi sembrava desse un'idea di che tipa sono e due foto normali, in primo piano con e senza occhiali da sole. Da lì a seguire ho ricevuto molti messaggi, alcuni interessanti, altri meno, altri no. Come essere educate nei confronti dei messaggi che non ci interessano? Ci sono delle tacite regole che non so, tipo si ringrazia la prima volta e poi non si scrive più..o se non si è interessate non si risponde e basta? Non ci tengo particolarmente ad essere scortese o "tirarmela", ma neanche dar retta a tutti. Grazie
    Rispondi a Amarilla Commenta l’articolo

  16. Avatar di Marina

    Marina 9 anni fa (10 Agosto 2015 20:16)

    A volte, è difficile lasciarmi trasportare dalla magia del corteggiamento. Fatto sta che ho conosciuto un ragazzo, lui mi piace, siamo arrivati alla parte 4. Ci siamo sfiorati la mano ben due volte, a me il contatto è piaciuto... Poi ho notato un altra cosa, perché mi guarda con un espressione fissa, penetrante?? Fa quasi paura uno sguardo così!! :) Io l'ho guardato leggermente, poi ho abbassato lo sguardo...mi sono sentita a disagio!
    Rispondi a Marina Commenta l’articolo

  17. Avatar di clacla

    clacla 9 anni fa (4 Settembre 2015 12:31)

    Buongiorno donne (e uomini) vi pongo il mio dilemma, mi piacerebbe avere un consiglio da voi che vedo avete sempre tanti argomenti e magari mi offrite una prospettiva diversa.. Io sono uscita da una storia di sei anni, ora nell'essere libera si sono fatti avanti diversi uomini (ecco anche gestire diversi pretendenti potrebbe essere un bello spunto per un articolo Ilaria? "Come gestire gli amici da rimettere al loro posto senza perdere la testa e fare casini" ad es! ;) :P ) Cmq ce n'è uno che sembrerebbe corrisponedere alle caratteristiche di questo articolo, ci sto bene, ha la passione per la montagna come me, (cosa per cui soffrirvo moltissimo prima non potendoci mai andare), sta facendo tutto per bene, a modo, è presente, non insiste e sembra anche serio.. ma è il fratello della mia migliore amica (diciamo anche che lo conoscevo da prima e per la verità in adolescenza mi ero anche presa una cotta per lui!) Ma io ho il terrore che se qualcosa adesso andasse storto potrei perdere LEI, la mia amica. Non capisco se mi sento frenata e non pienamente coinvolta con lui per questo, o se è perché è troppo presto per uscire con qualcuno e sono ancora nella fase "non mi innamorerò mai più", o se è proprio che forse non è quel famoso "uomo giusto", in fin dei conti sono passati anni. Come faccio a essere più consapevole di queste emozioni?
    Rispondi a clacla Commenta l’articolo

  18. Avatar di clacla

    clacla 9 anni fa (4 Settembre 2015 12:32)

    Sì lo so che mi faccio troppe "paranoie" uffaaaa! :P
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Settembre 2015 12:38)

      Mi sembra che sei consapevolissima. Non capisco perché dopo che uscite due volte con uno (va beh, qui non c'entra che questo lo conosci da cinquant'anni), già vi domandate se è l'uomo giusto. Ma come si fa ad affrontare serenamente una relazione in questo modo? Poi per comprare un paio di scarpe girate tutto il sabato pomeriggio però.
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  19. Avatar di clacla

    clacla 9 anni fa (4 Settembre 2015 13:55)

    Ahah, mi viene da sorridere perché hai ragione.. è solo che vorrei saperlo subito per evitare cose eventualmente brutte fin da subito, ma ci vuole tempo.. in fondo se ci esco qualche volta con calma posso chiarire queste questioni dentro di me, giusto? Mi prendo un pò di tempo allora.. magari gli parlo un pò in modo interlocutorio così vedo che opinione ha lui! ..circa la questione di sua sorella! :P
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (4 Settembre 2015 13:57)

      Non parlarne con lui. Chiarisci con te stessa, che è la cosa più utile da fare. La questione della sorella? Ma se la storia non funziona perché mai la vostra amicizia dovrebbe finire? Ma la vita è solo guerra o c'è possibilità di pace? (Dipende dalla testa, la pace :) ).
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  20. Avatar di clacla

    clacla 9 anni fa (8 Settembre 2015 8:59)

    Ci ho pensato.. "Ma la vita è solo guerra o c'è possibilità di pace?" bella domanda, mi fa venire in mente quante volte si parte con un atteggiamento che è "nostro" e ci impedisce di conoscere a pieno quello che potremmo trovare nel mondo esterno e ci fa trarre conclusioni prima di sperimentare.. E' quello che mi sembra ci ricordi a volte anche nei tuoi articoli, la questione di non dare per scontato e conoscere l'altro.. dipende da noi.. bella riflessione!
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