Senso di inferiorità nella coppia.
Ah, che sentimento brutto e disgraziato, accidenti!
La paura di non essere abbastanza, che peraltro è molto diffusa in generale, non si limita a romperti le scatole per quel che riguarda l’aspetto fisico, la simpatia, l’intelligenza, la competenza.
No, va ben oltre.
Si mette in mezzo perfino tra te e il tuo compagno, tra te e il tuo partner, fidanzato o marito.
Pregiudica la tua serenità personale, non ti fa godere appieno le gioie della relazione e ti impedisce di amare e di essere amata.
Spesso ti porta addirittura a respingere l’amore del tuo compagno.
Quando si sente di valere poco, si cerca il poco, ci si accontenta del poco.
Per cui capita spesso – lo sappiamo bene perché ne discutiamo con frequenza – che le persone che credono poco in se stesse si mettano regolarmente in relazioni disfunzionali.
In relazioni disfunzionali con persone che, come loro, hanno poco autostima.
Di solito ci si mette con persone che hanno lo stesso livello di autostima che abbiamo noi, anche se a prima vista non sembrerebbe.
Tornando a noi e alla paura di non essere abbastanza per il proprio partner, anche questa è una forma di bassa autostima e, come sempre accade con la bassa autostima, proviene da schemi antichi, dal modo in cui si è stati amati nei primi anni di vita, addirittura nei primi mesi in cui si è vissuto.
E dal modo in cui ci si è adattati a schemi più o meno disfunzionali d’amore o di non amore per soffrire il meno possibile
Perché non ci sente all’altezza del proprio partner?
La storia è un po’ sempre la stessa.
Non ci si sente abbastanza a prescindere e ciononostante si può incontrare un partner di valore, innamorato e desideroso di dare amore.
Qui si aprono i problemi.
O ci si crede delle melmine tali per cui si inizia a fare auto sabotaggio e a rovinare in tutti i modi la relazione, magari con atteggiamenti scostanti, dimostrando poco interesse in cambio dell’interesse del partner e convincendosi di non essere innamorate.
Quanti commenti leggiamo qui sul blog di donne che si innamorano di stronzi perfetti e quando incontrano un “bravo ragazzo” nel senso più pieno e positivo del termine, dicono che lui non ha nulla che non va, ma loro, no, proprio non riescono a innamorarsi di lui.
La relazione con lui non è da “farfalle nello stomaco”.
Cioè, tradotto in parole povere: lui le tratta in maniera civile e quindi le priva delle emozioni degli alti e bassi del rapporto instabile con una persona instabile.
Alla fine l’uomo di valore e innamorato, che per definizione non dovrebbe essere un pirla, si stufa e siccome lui sì che ne ha di amor proprio, molla il colpo.
Lasciando la nostra fanciulla a bocca asciutta e, con il senno di poi, piena di rimorsi per non aver assunto un comportamento “collaborativo” nei confronti del partner e della relazione e soprattutto rispettoso di se stessa e utile per la propria vita.
Ahi ahi ahi.
Senso di inferiorità nella coppia: come andare oltre
Certo, insieme alla bassa autostima c’è anche la paura del rifiuto, cioè di essere abbandonate o di essere tradite.
Una separazione o un tradimento sono eventi dolorosi, che tutti più o meno, tendiamo a considerare fallimenti personali, togliendo la parte di responsabilità all’altro.
Un momento, non fraintendiamo: tutti almeno una volta nella vita siamo stati lasciati o traditi o ingannati.
Fosse anche dal compagno di scuola che non ci ha passato il compito o dal primo fidanzatino che dopo una settimana che stavamo insieme, si è baciato con un’altra nel cortile della scuola.
Tutti abbiamo dato al traditore e all’imbroglione di turno dello stronzo o della stronza o titoli analoghi e ci siamo profondamente convinti della sua inaffidabilità.
Allo stesso tempo e contemporaneamente, soprattutto chi ha poca autostima, tende a darsi la colpa per quanto è accaduto.
Ripete nella sua mente frasi come: “Mi ha tradito perché non sono abbastanza affascinante. Mi ha mentito perché sono io che non ho voluto vedere e poi gli stavo comunque troppo addosso. Ha scelto un’altra perché io non gli ho mai lasciato abbastanza spazio.”
Insomma, gli altri ci feriscono e non ci sentiamo colpevoli.
Pensa un po’ che inganni ci fanno la mente e l’inconscio.
La paura del rifiuto, dell’abbandono o del tradimento però sono un “portato”, cioè discendono dalla bassa autostima, siamo sempre lì.
E da queste paure derivano la gelosia (ossessiva) e la mania del controllo, entrambi atteggiamenti pericolosi perché possono causare malintesi o vere e proprie fratture nella coppia.
Sentirsi inadeguate rispetto a chi ci ama davvero
Non è raro che vi siano coppie bene affiatate e che si amano sinceramente nelle quali uno dei due partner continui a provare un sentimento di inadeguatezza rispetto all’altro.
Perché semplicemente lo ritiene migliore.
O più bello e attraente fisicamente.
Oppure più intelligente.
Magari di una classe sociale o di una cultura superiore, più spiritoso, più ricco, capace di guadagnare più soldi.
Più intraprendente, più atletico o più sportivo.
Per cui il partner che è amato e che ama non è solo l’uomo (o la donna) della vita, ma paradossalmente lo specchio delle proprie (presunte) insufficienze.
E il partner medesimo queste differenze tra sé e la sua compagna (o il suo compagno) nemmeno le coglie, le considera, le vede.
La questione è che il senso di inadeguatezza è tutto nella testa e nel cuore del partner che si sente inadeguato; inoltre questo partner non vive una gran bella vita, per quanto il suo senso di inadeguatezza sia sottostante e inconscio; e poi la relazione non esprime il suo pieno potenziale.
Se c’è senso di inadeguatezza da parte di uno o di tutte e due i partner, la relazione non esprime il suo pieno potenziale
Dato che la relazione di coppia non esprime il suo pieno potenziale se uno dei due partner (o magari addirittura tutti e due!) si sente inadeguato è il caso di darsi da fare e di agire.
Agire è sempre essenziale se si vogliono operare trasformazioni dentro e fuori di noi.
In questo caso si può agire su due fronti:
1 parlarne con il proprio partner e rivelargli con molta tranquillità la propria insicurezza.
Sono necessarie delle cautele: deve trattarsi di una relazione consolidata e per la quale vi sono progetti seri e condivisi.
Rivelare la propria insicurezza non deve essere una “lamentela” nei confronti del partner (e che c’entra lui, povero disgraziato?) e nemmeno una auto-accusa, un atto di autocommiserazione.
È necessario parlare in prima persona e parlare dei propri sentimenti, non fare richieste all’altro.
Tanto meno accusarlo di alcunché, neppure velatamente, neppure inconsapevolmente.
Per questo è utile parlare in modo calmo e riflessivo.
È sufficiente dire qualcosa del genere: “Lo sai che io spesso non mi sento all’altezza di te e di quello che sei e non sento di essere e di fare abbastanza.
Così talvolta ho il timore di non dare abbastanza alla nostra relazione.
Voglio solo che tu lo sappia e sia partecipe di questo mio sentimento, null’altro.”
Non mettere sotto pressione il tuo partner, non farlo sentire responsabile per quello di cui non è responsabile.
Parla in prima persona e fagli capire, molto sinteticamente, senza ripeterti e senza aspettarti risposte o commiserazione o consolazione, che si tratta di una questione tutta tua che tieni a condividere con lui.
2 Il secondo “fronte” sul quale agire ovviamente riguarda te e il rapporto con te stessa, con il senso del tuo valore.
Riguarda la tua autostima.
Se la tua relazione è davvero molto importante, dedicati al rapporto al meglio, ma lasciando andare il perfezionismo, lasciando andare il fatto di confrontarti con il tuo compagno e di compiacerlo o di metterti in competizione con lui.
Allo stesso tempo investi su una visione di te stessa più “egoista” che si traduca in atteggiamenti concreti.
Per esempio, riservando piccole e continue attenzioni a te stessa, soddisfacendo i tuoi desideri e i tuoi bisogni, facendo delle precise richieste (realistiche) al tuo partner, con coraggio e assertività.
Insomma datti amore e nel contempo apprezza l’amore che lui ti dà e chiedigli esplicitamente che cosa ti aspetti dal rapporto.
L’autostima si sviluppa facendo un passo avanti, muovendosi a vantaggio di se stessi.
Ecco come si vince il senso di inferiorità nella coppia.
Grazia 4 anni fa (27 Settembre 2020 19:22)
Grazia 4 anni fa (27 Settembre 2020 19:35)
Alice 4 anni fa (28 Settembre 2020 23:48)
Kicca 4 anni fa (30 Settembre 2020 7:33)
Stupendo articolo, grazie ancora IlariaAlice 4 anni fa (26 Settembre 2020 23:06)
Silvia 4 anni fa (27 Settembre 2020 13:38)
Alice 4 anni fa (28 Settembre 2020 11:12)
Quindi il silenzio é da intendersi come la risposta di una persona sana?Silvia 4 anni fa (28 Settembre 2020 21:41)
Nimue 4 anni fa (29 Settembre 2020 0:30)
Nimue 4 anni fa (28 Settembre 2020 19:15)
Alice 4 anni fa (30 Settembre 2020 14:28)
Silvia 4 anni fa (30 Settembre 2020 22:07)
Alice 4 anni fa (12 Ottobre 2020 15:14)
Angy 4 anni fa (11 Ottobre 2020 9:58)
marina 3 anni fa (20 Giugno 2021 9:43)
Michela 3 anni fa (28 Agosto 2021 10:50)
Ilaria Cardani 3 anni fa (30 Agosto 2021 8:20)
SoleLuna 2 anni fa (15 Novembre 2022 1:51)