Scusa, ma tu lo sai che cosa hai da offrire?

Essere consapevole del tuo valore è essenziale per attrarre la persona e la relazione giusta per te.

E anche per amare in modo autentico. Intendo per essere “portatore” o “portatrice” d’amore.

Sì, perché se sei davvero consapevole di quanto vali, dài più amore e di migliore qualità.

Dell’importanza di conoscere bene il tuo valore parlo ampiamente anche nella mia guida gratuita “Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi”.

Oggi voglio fare alcune considerazioni importanti e darti degli spunti utili in pratica.

Mi capita molto spesso, nel mio lavoro con i miei clienti di coaching e nelle comunicazioni con i lettori del blog,  di constatare un comportamento molto diffuso e ben poco produttivo comune a molti che vogliono attrarre la persona giusta per loro.

Molti uomini e molte donne quando conoscono e cominciano a frequentare una persona alla quale sono interessati/e si pongono in una posizione che mi sento di definire di “inferiorità”.

Si preoccupano davvero tanto di non “essere all’altezza”, vogliono fare a tutti i costi “bella figura” e temono che vi sia qualcosa di sbagliato, inadeguato, non sufficiente in loro rispetto al partner potenziale che hanno di fronte.

Attribuiscono all’altro il grande potere di “decidere” come condurre la relazione, “pendono” non solo dalle sue labbra, ma anche dalla sua volontà e dai suoi desideri. Si comportano come se il buon esito del rapporto dipenda esclusivamente dal lui o dalla lei che hanno appena incominciato a frequentare.

Insomma, in fondo alla loro mente e al loro cuore, c’è la convinzione forte che essere presi in considerazione dall’altra persona sia solo un colpo di fortuna. Che va “tutelato” a tutti i costi.

Danno enorme valore a quello che l’altro (o l’altra) pensa, dice e fa.

E non si concentrano minimamente su quanto sono loro a valere, a essere appetibili e desiderabili.

Si comportano come se ignorassero nel modo più assoluto il fatto di essere loro, in sé e per sé, dei portatori di “valore aggiunto” per le altre persone e per un compagno o una compagna in particolare.

Pensaci un attimo: per caso questo succede anche a te?

Se succede anche a te, considera che cambiare le tue convinzioni rispetto al tuo valore, ti permette di cambiare profondamente atteggiamento in una direzione molto positiva e ti consente di dare nuovo senso e significato ai rapporti che hai con gli altri in generale e con la persona giusta per te in particolare.

Perché tu desideri attrarre la persona giusta per te, vero?

E da che cosa è alimentato questo tuo desiderio?

Forse dal fatto che ti fa piacere avere accanto a te un compagno o una compagna con il quale o con la quale creare un rapporto di speciale intimità?

Con il quale o con la quale andare al cinema di sera e in gita la domenica?

Due settimane di sfide per scoprire il tuo valore, quello del quale nemmeno tu sei consapevole, regalarti sicurezza e mettere in luce i tuoi punti di forza più autentici. Sorriderai, riderai e diventerai più forte e determinata.

Con il quale o con la quale fare progetti per il futuro?

Con il quale o con la quale … (mettici tu quello che vuoi)?

E quando incontri una persona con la quale pensi che sia possibile fare tutto ciò come piace a te, le dài molto valore.

Non credi che anche tu potresti avere suoi occhi (e a quelli di molti altri o di molte altre) un valore per lo meno uguale?

In effetti tu sei una persona dotata di un cervello, di un corpo, di idee, di volontà, di desiderii, di emozioni, di storie, di sentimenti etc.

Un immensità di cose. Un valore gigantesco.

Escludi pure tutto quello che è “materiale” e “formale”.

Considera te stesso e te stessa il più al “naturale” possibile.

Fai riferimento solo a quello che veramente sei.

Posso immaginare che tu abbia delle braccia utili ad abbracciare (o anche a portare le borse della spesa), degli occhi utili a guardare, a osservare (e ad ammirare); una testa con dei pensieri dentro e una bocca per parlare ed esprimerti, delle mani utili ad accarezzare, addirittura un corpo da accarezzare…

Ora ti chiedo: sei consapevole di quanto tutto ciò possa valere per gli altri?

Ti rendi conto di quello che sei e di quanto questo conta?

Quando giri per strada, ti sposti, sorridi, guardi, vivi, lo fai con la consapevolezza di essere portatore o portatrice di un valore inestimabile?

Sai davvero quanto questo può dare alle persone che incontri e con le quali hai rapporti?

Lasciami il tuo commento.

Cordialmente

Ilaria

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113 Commenti

  1. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (30 Ottobre 2010 3:30)

    ...d'istinto ti risponderei che io, certo, so bene di valere. E che infatti se non trovo la persona giusta è perché non mi accontento o perché gli altri non sembrano riconoscermi abbastanza valore. In particolare il mio ex non lo faceva minimamente, mi faceva sentire una tra tante, intercambiabile, una cosa. Ma se anche vado più indietro nel tempo, ho in generale questa sensazione di non essere stata abbastanza stimata, rispettata. Molti (amici e familiari), spesso, mi hanno dato questo consiglio, vedendo quanto finivo per accontentarmi di certe relazioni: "non ti buttare via". Dunque sono io che non scelgo persone che mi stimano perché non mi stimo abbastanza? Di sicuro, comunque, per molto tempo ho pensato di dover essere amata per ciò che ero e non per ciò che davo... poi ho capito, ho cominciato a dare... ma nemmeno questo è servito a farmi riamare. Ho dato a chi non aveva voglia di ricambiare. Ultimamente, questa estate, ho realizzato di avere delle insicurezze che a volte (perlopiù però le affronto) non mi permettono di darmi il meglio. Ad esempio fatico ad affrontare tutte le situazioni nuove e a fare le cose che non ho mai fatto. Ogni tanto la paura è più forte dell'entusiasmo. Perché io non mi accontento di farle sufficientemente bene, devo farle se non perfettamente almeno molto bene. E' la solita storia del perfezionismo. Mi do sempre il voto. E' facile dirmi di non farlo, meno facile per me smettere. Sono stata educata così, sono cresciuta così. Lo so bene che non sono perfetta e che non lo sarò mai, ma vorrei essere, in alcune cose, meglio o almeno riuscire bene. Non perfetta, non 10, ma almeno 8 o 9. Non per questo, quando non ci riesco, mi deprimo all'inverosimile... divento solo ancora più insicura in quella determinata cosa. E, a volte, la lascio perdere. Mi blocco. E' proprio un discorso generale, che coinvolge tutti gli aspetti della mia vita. Ma mi hai già detto come potrei provare a risolvere questo problema... il più è riuscirci. Forse non mi condiziona così tanto... se non, pare, nelle faccende amorose. E questo è l'unico aspetto della mia vita che davvero mi pare non funzionare affatto. Quanto al fatto che non solo il partner a determinare l'andamento di una relazione: assolutamente vero. Questo lo so benissimo e non sono una che subisce passivamente. Anzi io lotto sempre per migliorare le cose e mi prendo la mia parte di responsabilità. Se mai ho il problema contrario: cioè penso fin troppo che dipenda da me, per cui presumo di poter far innamorare qualcuno che non ne vuole sapere o cambiare gli altri... e questo è sbagliato quanto il subire del tutto gli altri. Lo so bene, lo so da tempo, eppure mi scappa sempre di farlo. A me non pare, ora con questa nuova conoscenza, di avere il problema di voler fare bella figura e la paura di non piacergli. Non è questo il punto (se mai ho paura che lui abbia, come altri, troppi problemi suoi per riuscire ad amarmi... non per un difetto mio). Io, sarò pure presuntuosa, penso di avere moltissimo da dare ad un uomo. Credo ai complimenti che mi vengono fatti, sono convinta di essere una donna intelligente, bella e con tante qualità umane. E non ho nemmeno bisogno che ci sia sempre qualcuno a ricordarmelo... non sono affamata di complimenti altrui, me li faccio pure da sola. Io sono una che si guarda allo specchio e si piace. So che ci sono persone che in questo o quell'aspetto sono più belle, più brave... ma non è un problema: ognuno di noi è un mix di pregi e difetti e a me piace il mio mix, la mia personalità. Io non cambierei la mia vita con quella di nessun altro. Sono contenta delle cose che ho fatto, sono soddisfatta di me. Non sono qui a torturarmi perché a 36 anni non ho un compagno, nemmeno se c'è sempre (anche oggi) qualcuno pronto con sempre la solita donna: "non ti sei ancora sposata? come mai, una bella donna come te? non hai voglia di impegnarti? dài che poi è tardi per fare dei figli..." e via così. Io non ho un compagno perché non sono pronta per averlo. O almeno non lo sono stata fino ad ora. Per molto molto tempo ho pensato di dover trovare qualcuno che mi amasse e non mi sono preoccupata di amare. Ero immatura. E avevo molte altre cose da superare e risolvere. E da fare, anche. Con tutta la libertà che si ha quando non si ha un compagno. Ho dato un senso alla mia storia, l'ho capita e credo anche di avere perdonato tanto a me stessa e agli altri. In ogni caso è andata anche bene così... e poi quello è il passato. Ma ora voglio andare avanti. E bene, possibilmente. Per quello sono qui. Non ho dubbi che l'evoluzione del mio nuovo incontro dipenda anche da me. Proprio perché dipende da me, ne sento la responsabilità. E sentendola non riesco a non essere attiva (con la testa almeno). Volermi bene e attendere gli eventi per me è indice di passività... è il famoso "lasciar andare" del tai chi che fatico davvero a fare mio. Lo so, Ilaria, dalle mie parole traspare qualche contraddizione... forse c'è qualcosa che ancora sfugge alla mia coscienza. Non posso far altro che raccontare ciò che sento, sperando di capirmi di più. Comunque, a lasciar andare, ci ho provato (ieri, oggi), ricontattando quella persona e aprendomi di più su quello che vorrei, quello che penso, quello che sento. Non ho mai fatto niente del genere con qualcuno che conosco così poco. Non ho piagnucolato, però nn ho nascosto alcuni miei modi di essere che spiegano certe mie reazioni... anche perché ho capito che se ne riteneva responsabile lui. E questo non era giusto, visto che io so bene certe impressioni che faccio agli altri e cosa invece ci sta dietro. Tanto vale che lo sappia anche lui. No, non mi sono sminuita, se è quello che stai pensando. Ho solo detto: io sono fatta così e così ed ecco perché così così. Di nuovo: mi sono preoccupata troppo dell'impressione che faccio agli altri? Senti, è già tanto difficile conoscersi e capirsi... se posso evitare fraintendimenti.... poi vedrà lui che pensarne. Pare abbia apprezzato, ora l'invito è per un aperitivo. Tra qualche giorno. Vi racconterò.
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  2. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (30 Ottobre 2010 3:49)

    C'è qualche refuso nel mio primo intervento: me ne scuso, spero che il senso si capisca. Ho dimenticato una cosa: non so quanto sia importante o indicativo. In effetti c'è un altro motivo per cui poi mi sono aperta più del solito con questa persona: mi sento a mio agio con lui... è stato subito così. Non saprei, il famoso feeling. Lui poi è uno che capisce al volo e a sua volta comunica piuttosto bene. Non è semplicemente estroverso, è... qualcuno con cui stare bene, forse (per completare le tue frasi in sospeso, Ilaria) e che dà davvero l'impressione di essere qualcuno con cui creare un rapporto speciale d'intimità. Non è perché non giudica. Lo fa, ma nel modo giusto. Forse posso imparare qualcosa da lui, al di là di tutto il resto.
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  3. Avatar di Agnese

    Agnese 14 anni fa (30 Ottobre 2010 12:31)

    wow comprendo che è solo volontà di allenare il cervello (mio) a essere, fare e manifestare quello che è ... grazie
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  4. Avatar di elisa

    elisa 14 anni fa (30 Ottobre 2010 22:23)

    Fin da piccola i miei genitori mi hanno inculcato un'educazione basata sull'umiltà: "non bisogna vantarsi troppo", "non ci si deve mettere troppo in mostra", "non bisogna pensare di essere chissà chi e darsi tante arie"..mia madre è per natura un'insicura che nella sua vita si è sempre sentita, per questo o l'altro motivo, inferiore agli altri..da primogenita mi ha passato le sue insicurezze e non mi ha stimolata più di tanto a tirare fuori il valore che c'è in me..con gli anni e la maturità, grazie agli obiettivi raggiunti, la consapevolezza del mio valore è aumentata ma quella matrice d'origine non mi ha mai abbandonata del tutto.. So di essere una persona completa, "bella fuori e dentro" ma ancora quel senso di insicurezza, quel sentirsi in dubbio se essere all'altezza o meno nelle situazioni della vita di tutti i giorni, oltre in quelle dell'amore, mi accompagna ancora..Sarà appunto perchè ho in me un'eccessiva umiltà e tendo a sminuire o non potenziare ciò che è in me ma spesso mi confronto con le altre mie coetanee chiedendomi se forse loro non abbiano qualcosa di più rispetto a me che le renda più brillanti, affascinanti, capaci.. So che questo mio stato d'animo non aiuta a trovare la persona giusta e in questo periodo ci sto pensando tanto: se avessi più fiducia, più sicurezza, di sicuro riuscirei ad attrarre più ragazzi e magari anche quello giusto!! In questo periodo un ragazzo mi sta facendo il filo, non è il mio tipo ma, su di un piano amichevole, mi va anche bene uscirci ogni tanto..Non è certo un "bellone" e spesso, quando parla, spara delle "cavolate abissali" di cui sembra non rendersene conto eppure è narcisista all'inverosimile, non si fa problemi per nulla, si considera bello e capace di "rimorchiare" diverse ragazze, in più occasioni si vanta con me di essere "uno che ne ha avute tante.." Io ci resto basita ma allo stesso tempo mi chiedo se non sia la sua eccessiva fiducia in se stesso a fare di lui un "dongiovanni" quando, in apparenza, potrebbe sembrare un tipo qualunche, uno come tanti di cui non si scommetterebbe che abbia avuto molti incontri..Non è la prima volta che vengo "corteggiata"da tipi bizzarri, mi chiedo se per caso io non possa ambire ad un certo tipo di uomini: quelli veramente ok (affascinanti, maturi, desiderabili..) che tanto vorrei conoscere..ma anche in questa frase, scritta così di getto per sfogarmi, intravvedo la mia insicurezza.. Dopotutto quando ero in coppia credevo di stare con "un pezzo da 90" perchè era bello, laureato, affascinante, plurilingue, esperto di mondo e di viaggi, con grandi aspirazioni,,E poi,alla fine, "il pezzo da 90"per maturità valori e serietà, ero io che ho viaggiato pochissimo, la lingua straniera che conosco meglio è il latino e il mio sogno è fare l'insegnante di liceo nella città in cui vivo.. Non so, mi ripeto sempre che se fossi meno umile, mi confrontassi meno con gli altri e prendessi un po' più di fiducia forse mi sentirei meglio e riuscirei a rifarmi una vita sentimentale dopo un anno e mezzo che sono sola... In questo periodo ho anche tanta paura, non riesco ad essere del tutto forte e abbandonare per sempre alle spalle un passato, ormai superato, col mio ex riaprendomi così alla completa fiducia verso la possibilità di tornare ad amare..
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  5. Avatar di Giacomo

    Giacomo 14 anni fa (31 Ottobre 2010 11:12)

    Ciao Ilaria, interessante il posto, come sempre, ma se da un lato il comprendersi e conoscere il proprio valore è importante, dall'altro poi spesso si finisce con il confondere il valore delle persone con il guadagno che da loro possiamo ricavare. Trovo che ragionare in termini "materiali", nel senso di cerco questo o quest'altro, pretendo che la persona giusta sia così e cosà, porti lontani dall'amare. Forse il problema è che si pretende di ricevere per forza? che si pretende di ricevere almeno quanto dato? Possibile che l'amore sia ormai incontestabilmente considerato alla stregua di uno scambio? Che il problema sembra quello, tipico da mercato, di trovare "la merce" migliore? E se la persona "giusta", lungi dal corrispondere ad un identikit, fosse quella che scegliamo semplicemente di amare? Buona domenica a tutti!
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  6. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (31 Ottobre 2010 12:12)

    mi rivedo molto nelle parole di BICE:il perfezionismo di cui parla è dovuto al tipo di educazione ricevuta,molto simile alla mia. siamo quasi coetanee,io,un anno di meno... tornando al punto,BICE desidera lo stesso stile di vita anche in amore:magari si potesse "programmare" tanto facilmente!! condivido il coraggio di mettersi a nudo col potenziale partner che,una volta tanto,(ci) intriga a conoscerlo e a far(ci) conoscere esattamente per quello che siamo:pregi(tanti)e difetti(pure)...:) è una forma di onestà e rispetto che, a mio modo di vedere, dovrebbero tutti adottare. come ELISA,da bambina,ero piuttosto timida,insicura,e,come dici tu ILARIA,l'attenzione di qualcuno del sesso opposto mi faceva credere fosse quasi un miracolo...che,in qualche modo, non fossi degna di tanta attenzione,che semplicemente non lo meritassi,perchè non sufficientemente bella e degna di amore. poi,la sofferenza in famiglia ,che ancor oggi mi accompagna,ha fatto sì che pensassi meno a me stessa,che dessi maggior importanza a cose che davvero meritavano di esser ascoltate prima ancora di capirle e son maturata velocemente al punto da non cercare un potenziale partner per accorgermi di quanto fossi preziosa(e dunque degna di amore) a me stessa prima ancora che agli occhi di un altro. oggi,ho l'imbarazzo della scelta... "piovono uomini da ogni dove"!!!...ma non posso fare a meno di chiedermi se questi uomini così"presi"da me,lo siano davvero come dice un amico carissimo in quanto donna che somiglia solo a se stessa oppure son semplicemente "interessati" a... aspetto sempre che si presenti un tipo deciso come lo sono io adesso che senza troppe chiacchiere sappia volere solo ME ed abbia il coraggio di mettere in chiaro i sentimenti che nutre in modo esclusivo. già,perchè questo cerco ma senza forzature... buona domenica a tutti. ;)
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  7. Avatar di Giuseppe Arena

    Giuseppe Arena 14 anni fa (31 Ottobre 2010 13:38)

    Se noi ascoltassimo e obbedissimo solamente ai nostri desideri, non influenzati da nessun'altra personalità, noi saremmo sempre ben diretti, saremmo sulla giusta strada che ci conduce verso il nostro progresso e perfezionamento, rendendo la nostra vita estremamente utile e d'aiuto agli altri. L'essere influenzato dai desideri altrui che ci allontana dal nostro essere e sciupa il nostro tempo.
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  8. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (31 Ottobre 2010 13:51)

    @Eleonora... mi fa piacere confrontarmi con chi può capirmi così bene. Anche io da piccola e da adolescente ero molto timida e insicura, molto più di ora. E anche a me pareva un miracolo che qualche ragazzo mi considerasse. Poi le cose sono cambiate. Adesso c'è la fila (l'uomo interessante non è l'unico che si è interessato a me, è l'unico - tra questi - che ho trovato interressante anch'io), però nutro sempre i tuoi stessi dubbi... cosa vogliono questi uomini? Non esistono rapporti disinteressati, ogni relazione risponde ad un bisogno, fosse anche quella primaria e banale di avere relazioni. L'amore incondizionato, disinteressato di cui mi pare parli Giacomo, non esiste. L'ideale (mi ripeto: molto cristiano) per cui fa il tifo non esiste mai nella realtà. Chi sceglie semplicemente di amare qualcuno, usa comunque quella persona per soddisfare il proprio bisogno di amare. Qui il discorso si allargherebbe alle motivazioni di chi sceglie di fare volontariato, di chi lavora nel sociale: quanto c'è di veramente altruistico, senza che ci sia dietro un bisogno di sentirsi utili, bravi, capaci di amare o rispondenti a certi ideali? Si potrà dire che è pur sempre più nobile del pretendere qualcosa indietro dalla persona che si sceglie di amare... sì, dunque, Giacomo, saresti capace di amare chi ti odia, chi non ti rispetta, chi ti danneggia? O ti aspetti almeno una qualche soddisfazione, un riconoscimento? Ripeto: io sto cercando di perdonare il mio ex e tutto il male psicologico che mi ha fatto. E' molto difficile quando la mattina ti sveglia con un sms reclamando il tuo amore a fronte del trattamento che ti riserva (tuttora, perché lo stalking non è amore) e per di più si arrabbia perché non sei a disposizione (dopo 5, dico 5, mesi che l'ho mollato... sto raccontando quanto successo stamattina). E poi... perché farlo? Perché dovrei scegliere di amare chi non mi dà nulla o, peggio, mi fa del male? Certo, idealmente, io non dovrei preoccuparmi di essere amata ma solo di amare. Ad amarmi ci pensano gli altri, non lo devo pretendere, giusto? Nella realtà non funziona affatto così: spesso se inizi una relazione con qualcuno che semplicemente ti piace e cominci ad amarlo, questa persona si prenderà il tuo amore ma non per questo ti amerà. Dovremmo accontentarci di amare? A fronte di tutto? E bearci del nostro sacrificio? Posso chiederti se è un'esperienza che nella realtà hai mai vissuto? Perché io ho un'amica cresciuta con valori come quelli che dici che ha dato tutta sé stessa in un matrimonio dove amava solo lei, fino a perdersi completamente, fino a ritrovarsi prosciugata di ogni suo pensiero e volontà, fino all'autodistruzione di sé stessa... e si è svegliata solo quando questo bel marito amato di amore incondizionato ha preteso lo stesso dai figli. Allora, a quel punto, si è svegliato in lei un senso di giustizia. E con immane fatica, sentendosi tremendamente egoista e andando contro l'educazione ricevuta, è riuscita a lasciare quest'uomo che le aveva rubato TUTTO: che l'aveva ridotta senza amici, senza volontà, senza desideri, senza sogni, senza dignità e pure senza soldi (compresi quelli per i figli). Ma non ci è ancora saltata fuori: perché, per come è stata educata e poi trattata da chi se ne è approfittato, ha perso la capacità di amare sé stessa. No, Giacomo, il tuo ragionamento fila in un mondo ideale in cui l'altro ci ama a sua volta, basta che sia amato, ma non è affatto così. Per di più su quali basi scegli chi amare, allora? Matrimoni combinati? Il primo che passa? Il destino? Cupido? Volontà divina? Scusami, sono un po' dura ma... noi donne rischiamo già di nostro di ritrovarci ad amare senza essere riamate, per quella strana abitudine al sacrificio di sé, o addirittura al martirio, che ci contraddistingue, non so quanto per natura e quanto per educazione. Dobbiamo imparare ad amare noi stesse e ad aspettarci rispetto e amore, a concentrarci su noi stesse, non a dare. Siamo capaci di dare, il problema è ricevere. Tu sei un uomo... boh, resto molto perplessa. @Eleonora ancora. A volte si legge che non è consigliabile mostrare i propri difetti ai primi appuntamenti. Non so, stavolta ho fatto quello che sentivo nel momento in cui ho avvertito che poteva nascere un fraintendimento su un certo mio atteggiamento. Sono una persona introversa, ma chi non lo capisce subito confonde questa mia caratteristica per altro e, a volte, si sente respinto e anche insicuro nei miei confronti. Non volevo succedesse con quest'uomo che, proprio perché è invece molto estroverso, da un lato si era fatto avanti, dall'altro pareva disorientato o comunque un attimo insicuro (anche se non ci stava affatto mollando, ma aveva avvertito qualcosa e stava fraintendendo il "problema"). Comunque sì, mi sono aperta e mi pare che questo abbia creato un clima di rilassatezza. Anche perché per il resto in questi giorni ci siamo capiti benissimo. Poi ripeto (anche a me stessa) che sono solo prime impressioni. E' davvero dura, ragazze, avere tante esperienze alle spalle che da un lato ti fanno sentire più matura (?), dall'altro rendono difficile essere spensierata. Con in più l'ex che cerca continuamente di rientrarti nella testa. Diventa ancora più difficile vivere le cose serenamente senza fare confronti, senza farsi domande. Mi pare davvero già tanto che io abbia deciso di vivere questa nuova esperienza. Sono uscita con altri in questi mesi, ma erano persone che non mi creavano ansia perché non mi interessavano. E non risvegliavano fantasmi. Questa volta è diverso. E io non voglio rovinare tutto. E se il modo per non rovinare tutto, come dice Ilaria, è cercare di essere meno perfezionista, meno critica, di aprirmi e volermi bene, credendo in me stessa, io cercherò di farlo. Mi fido di Ilaria (che si preoccupa per me!!!), anche se - lo so - è di me che devo fidarmi. Buona domenica a tutti voi.
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  9. Avatar di elly

    elly 14 anni fa (31 Ottobre 2010 14:29)

    Il mio valore... a pensarci, si, se mi fermo a riflettere su ciò che posso dare ad una persona, non esagero se ti dico che so di poter offrire molto ad una persona quando mi innamoro. So di saper offrire amore incondizionato, ascolto, supporto, complicità, amicizia (penso che oltre ad un fidanzato, sia importante saper essere anche uno dei migliori amici del proprio partner), risate e sorrisi, abbracci, profondità, serietà, follia (in senso buono, quel tocco frizzante, quei gesti che rompono la routine e riportano gioia al rapporto), coraggio, forza, sostegno di ogni sorta. Io penso di poter offrire al mio ideale partner una sorta di porto sicuro nel quale lui possa abbandonarsi, ma a costo di essere sincero nei suoi sentimenti per me. Il problema è che, nelle mie esperienze, mi sono resa conto che mi ritrovavo a provare amore verso persone che dicevano di amarmi, ma che poso tempo dopo mi dimostravano la mancanza di quel sentimento che fino a poco tempo prima giuravano di provare. Io non posso stare con una persona a queste condizioni. Il problema è però, che ho scarsa fiducia nella possibilità che, una volta attratta una persona, una volta che magari questa inizia a sentire qualcosa di particolare nei miei confronti, questo qualcosa non si tramuterà mai in un amore sincero e totalizzante pari al mio, né, qualora una sorta di amore si instauri, che permanga... come sarebbe bello e giusto che accadesse. Ho pensato, stupidamente, che la vita ti riscatta delle disavventure passate, magari offrendoti la felicità prima negata. Ma ho imparato a mie spese che non è così, e che non c'è una "forza cosmica" che renda giustizia a chi ha già patito e che, nonostante tutto, trova il coraggio di rimettersi in gioco. Se hai preso calci sulle gengive, non hai sconti per il futuro! E davanti a tale pericolo, chi me lo fa fare di impelagarmi ancora nelle acque di un oceano instabile, suscettibile di affogarmi non appena abbasso le difese e i muri con i quali cerco all'inizio di difendermi? Ho l'impressione, anzi, la convinzione, che l'amore sia solo un bisogno temporaneo d'affetto, regolato da ormoni, che dopo qualche mese, scemando, ti lascia amarezza e illusioni distrutte. Economicamente parlando, non ha molto senso giocare al tira e molla con il proprio cuore, condannandolo a ferite dalle quali non guarirà mai completamente. Ecco, questo è il mio pensiero negativo del giorno... spiacente, ma la vita mi ha insegnato soprattutto questo.
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  10. Avatar di Laura

    Laura 14 anni fa (31 Ottobre 2010 14:38)

    Per farsi amare bisogno prima di tutto amare se stessi,lo so.. sembra la classica frase con connotazioni bibbliche,e so bene.. a mie spese che i sante e le preghiere non sevono per confrontarci con l'universo maschile...Troppo spesso non crediamo in noi,nelle nostre potenzialita,non abbiamo una buona dose di autostima e ci sforziamo di farci vedere migliori di quello che siamo...ma L'ESSERE NON E' L'APPARIRE...in fondo indossare ogni giorno una maschera è solo una gran fatica,un gran dispendio d'energie,che care donne ci serve...e dobbiamo spendere per noi,o quanto meno imparare a farlo concedendoci ogni giorno piccole gratificazioni... dobbiamo smetterla di aver paura di rivelarci per cio'che siamo...Abbiamo un fottuto terrore di essere giudicate,di essere sottoposte al giudizio del nostro partner,io per prima temo il suo giudizio,vorrei essere la meglio,vorrei essere unica e indispensabile,ma non è cosi'..qualcosa inevitabilmente non funziona,non gira mai nel verso giusto,non fa partire una storia e il lieto fine tarda a venire..anzi non arriva proprio!!arrivano critiche,battutine al vetriolo,frecciatine mirate...e cosi'via..Ai signori uomini è tutto dovuto,gli facciamo da madre,da amica,da amante,da consulente,da badante...e loro?se ne approfittano sempre...è un circolo vizioso,piu'loro ci maltrattano,ci umiliano,piu' cerchiamo il modo di farci accettare,di farci voler bene,di farci amare...perdiamo il rispetto per noi stesse,ci colpevolizziamo,ci deprimiamo e cadiamo nello sconforto piu' totale....Io ho 40 anni,sono una donna molto piacevole,una compagna affettosa,solida,pronta,attenta a soddisfare ogni piacere,ogni esigenza,ma non basta mai... Sono alla mia terza esperienza sentimentale...saro' ciclica...ogni 10 anni circa,anno piu' anno meno,m'innamoro o quanto meno ci provo,cambio pelle,mi rinnovo...dai13 -14 anni fino a 20 il fidanzatino casa e chiesa,dai 22 fino ai 39 il matrimonio e la maternita',e dai 40 in poi quel che Dio vorra' sara'...Alla vigilia di un nuovo rapporto mi guardo dentro,e a volte non mi trovo piu',continuo imperterrita a rifare gli stessi errori,a dare incondizionatamente amore,fino a diventere un estensione del mio lui,fino a perdermi,ad annullarmi...Forse questo è l'unico modo in cui so amare...forse rimetto in scena qualcosa del mio passato,della mia infanzia...Vorrei dare la colpa a questa societa'del cavolo,per non dire del c...dove si ha accesso a tutto e subito,dove il mordi e fuggi,viene riproposto come stile di vita,consumi e vai,grazie e arrivererci....ma sarebbe troppo facile,anche per una donna che facile non è!
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  11. Avatar di Amina

    Amina 14 anni fa (31 Ottobre 2010 14:46)

    Ilaria, mi complimento con te per questo bellissimo blog e per le persone che attrae. Sto iniziando a comprendere bene la "singlitudine", e quanto a volte si resti single entro quella che definiamo una "relazione di coppia".
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  12. Avatar di Fabio

    Fabio 14 anni fa (31 Ottobre 2010 16:17)

    Ciao Ilaria, personalmente ti posso dire due cose per me importanti: - la prima è che chi abbiamo davanti non necessariamente è meglio di noi. E' sbagliato pensarlo a priori. Lo può essere come no, e questo lo si scoprirà strada facendo. - la seconda cosa riguarda il modo con cui ci rapportiamo con chi abbiamo davanti. Farsi complessi di inferiorià comportandosi diversamente da noi stessi cercando di essere "perfetti" non produce molti risultati. Forse a breve termine, ma alla lunga no. Io penso che bisogna capire nel proprio io quello che è da migliorare per rendersi attraenti verso una persona. Non va bene fingere quando si è davanti ad una persona, perché alla lunga poi verrà fuori il nostro vero carattere. Essere sé stessi a mio avviso significa che non occorre mascherare il proprio carattere, ma non significa che non vada migliorato. Lo si migliora però in modo indipendente dalle occasioni che ci prospettano davanti. Il percorso parte dalla nostra vita intesa in senso lato. Lo si migliora da sé, nella propria vita privata, nelle relazioni con le persone, nel lavoro, nelle amicizie, nel mondo intero. E poi ci si presenta così come si è. Semplici, carini, e senza nessun pregiudizio verso noi stessi e verso gli altri... penso che sia la strada migliore da percorrere... almeno per me lo è sempre stato ... ;-) Un saluto!
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  13. Avatar di simona

    simona 14 anni fa (31 Ottobre 2010 17:20)

    eh si purtroppo le radici sono importanti, purtroppo sia mia madre che mio padre sono due insicuri e ansiosi mi hanno trasmesso paure e angosce, ansia per il futuro, ma nonostante tutto questo all'età di 26anni so perfettamente chi sono loro, e cosa mi hanno trasmesso, non siamo perfetti, pox sbagliare e possiamo cercare di lavorare con noi stessi affinchè si possano placare queste insicurezze,l'importante è essere consapevoli.
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  14. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (31 Ottobre 2010 18:39)

    Buona domenica,cara BICE... ;)
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  15. Avatar di MARCO GALEAZZI

    MARCO GALEAZZI 14 anni fa (31 Ottobre 2010 22:40)

    Non esiste la donna giusta. Esiste la possibilità di conoscerne tante essendo in una mentalità di ricchezza e abbondanza. Una mentalità che a priori potrebbe sembrare facile da acquisire ma che allo stato pratico non lo è per la maggior parte degli uomini, perchè implica una smisurata fiducia nelle proprie potenzialità di ottimismo realistico. Conoscersi profondamente ed essere ancorati al successo delle relazioni implica la capacità di avere una smisurata fiducia nelle proprie risorse. E' una profonda analisi retrospettiva che ci vede impegnati per tutta la vita. Se ci accorgiamo che c'è in noi un qualcosa che veramente non va bisogna reagire di istinto e lavorare sugli aspetti ancora in fase di rinforzo. T. Robbins e Roberto Re ci insegnano l'importanza di imparare dagli errori passati per non commetterne più nel presente e di conseguenza migliorare il proprio futuro. Riportando questo aspetto all' aspetto relazionale uomo - donna sono profondamente convinto che sia l' uomo che si deve mostrare convinto e sicuro della donna che vuole come compagna, perchè è stata scelta tra una grande quantità di potenziali partner ed è quella che soddisfa completamente l' esigenza dell' uomo. Vale anche il reciproco, perchè, in fondo quando due persone che si piacciono e decidono di iniziare un percorso di vita insieme, devono impostare la loro personale relazione secondo un ottica di conto corrente emozionale paritetico ( per citare prima la mia convinzione che trova tra le conferme uno scritto di Roberto Re ), nel quale c'è uno scambio di emozioni, amore e vicendevole valore. Per concludere ci sono due pilastri molto importanti che devono essere sempre presi in considerazione e sono: - Intelligenza seduttiva - Intelligenza emotiva che se usate nel giusto mix hanno il potere di rendere qualunque nuovo rapporto unico. ma la base di partenza è l' autostima fondata su solide basi. L'autostima vince sempre la paura, killer dell' entusiasmo.
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  16. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (31 Ottobre 2010 22:51)

    @ Sara. Se mi posso permettere (Ilaria se pensi che ciò che scrivo possa essere frutto di una mia suggestione e nuocere a Sara, non lo pubblicare... lo stesso se pensi che le mie parole non siano quelle giuste in simili casi... io non mi offenderò e capirò benissimo), dirò solo che assomiglia troppo al comportamento del mio ex (un don giovanni) perché non mi venga spontaneo dirti, con tutte le mie forze, Sara: ATTENTA, SCAPPA. Vorrei tanto avere ascoltato chi lo disse a me... Io la vedo così... Stai alla larga, mollalo ora prima che sia troppo tardi... perché ti è già scattata quella cosa e lui ti ha già ferito: è già scattato l'orgoglio perché lui ti ha già trattato non come una persona completa, fatta di cervello, cuore, anima, non solo corpo. Ti sta usando, non gli interessa chi sei. Ti chiama per parlare di lui, perché si sente solo (come in effetti è)... ma tu sei probabilmente intercambiabile con mille altre e se ora non ti cerca per sesso è solo perché ne ha altre. E' un narcisista, sei uno dei suoi specchi. I veri problemi li ha lui, non cambierà per te e non cambierà per nessuna, perché probabilmente non pensa neanche di avere dei problemi. Io penso che tu ti stia sentendo come mi sono sentita io per tanto tempo. Credo che l'unica sia perdonare a te stessa quello che è successo, anche se ti ha ferito. Pensare che, comunque sia, è stata un'esperienza. E scappare a gambe levate da questa persona. Quando lo farai, credimi, lui ti darà a intendere che per lui conti, ma col tempo scoprirai che lo dice a tutte, che c'è un harem ai suoi piedi ed è davvero inspiegabile visto che questa persona non dà nulla, solo illusioni. Ma è il suo alternare fughe e ritorni, il suo "tenerci così tanto" da continuare a cercarti che ti tiene legata. Lui vuole solo ciò che fugge, la conquista, capisci? Più scapperai, più ti cercherà, diventerai vitale... ma mai e poi mai ti amerà. E' solo una persona dipendente che ha bisogno di sentirsi qualcuno collezionando conquiste. Dalle donne cerca sesso e ascolto, adorazione... ma non ti darà mai nulla più di qualche complimento. Non na vale la pena, tiratene fuori prima di innamorarti. Forse il mio commento parà esagerato e presuntuoso nel suo "avere capito tutto". Ma la descrizione che hai fatto è uguale, identica ha ciò che ho vissuto io. Anche con me ci provò subito e io cedetti alla seconda, anche a me chiese solo se ero impegnata. Anche nel mio caso mi cercava sempre (con la stessa identica tempistica e per raccontarsi). Ti cercherà di nuovo per il sesso, appena avrà finito il giro o non troverà le altre libere. Lui ti tiene in un cassetto e ti tira fuori quando vuole. Sul perché ultimamente ti capitino queste cose... non so, sto ancora cercando di capire perché è capitato a me. Nemmeno a me era mai successo prima. Ma ti assicuro che sono stati due anni devastanti... e se leggerai i miei commenti capirai quanto me li porto dietro. Certo, probabilmente il problema è dentro di me... e giustamente è su di te che Ilaria porta l'attenzione. In ogni caso tutelati, perché quell'effetto distruttivo di cui parli è già cominciato e ti assicuro che non potrà che peggiorare. Non rispondergli più. Nemmeno tra 6 mesi, nemmeno quando ti scriverà che sei cattiva o che vuole una storia seria. Questi uomini non vedono nemmeno che hanno di fronte delle persone. Questo non è l'uomo che semplicemente voleva un'avventura, questo è un vampiro che si nutrirà di te e ti farà stare sempre peggio col suo egoismo/egocentrismo e la sua superficialità.
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  17. Avatar di Sara

    Sara 14 anni fa (31 Ottobre 2010 22:09)

    Ciao, ho iniziato a leggere questo sito per caso, forse perchè in questo periodo mi sta succedendo qualcosa che mi sta mettendo un po' in crisi. Non ho mai avuto particolari problemi con gli uomini, e nelle storie mie piu' lunghe sono stata sempre molto fortunata e amata. Fisicamente sono carina, alta, viso solare. Caratterialmente sono di spirito, sorridente, tosta ( ho il carattere di mia nonna!). Eppure recentemente mi sono imbattuta in un paio di frequentazioni che mi hanno fatte riflettere. Il primo era un mio vecchio conoscente dell'università che a me non era mai piaciuto. Dopo anni ci siamo rincontrati e siamo usciti. Mentre a me piaceva, lui ora non era interessato se non da un punto di vista solo estetico. La cosa per orgoglio mi ha dato un po' fastidio, ma è stato sincero, non è nemmeno successo nulla tra noi per cui diciamo che l'ho smaltita in fretta. Recentemente invece ho conosciuto un tipo molto molto bello. E' stato molto semplice, ero a cena nel suo ristorante che gestisce la sera ( di giorno fa altro), mi ha chiesto il numero con una scusa e ha iniziato a chiamarmi. Lui è il classico commerciale, parla con tutti e tutte, bello, sportivo, simpatico..da tutti definito "un figo da paura"( se posso permettermi), Immaginavo che potesse avere intenzioni come dire di un certo tipo, ma pensavo di riuscire a cavarmela, dall'alto dei miei 34 anni, anche in situazioni di questo tipo. Siamo usciti una sera e la conversazione ( come sempre) è stata molto leggera ma divertente. Premetto che io non sono una che chiede 1000 cose all'inizio, ne' parlo troppo di me e della mia vita. Penso che appena conosciuti sia piacevole conversare un po' di tutto ma per conoscersi. Di tutto un po'. Poi sono una che ride molto, di compagnia, Lui ha parlato molto del suo lavoro, di quello che fa ( ed è molto bravo) e che voleva andare di qua e di là, farmi vedere un locale etc etc. Quella sera stessa mi ha portata ( senza dirmelo prima) nel suo ufficio ( molto bello in un palazzo storico) e lì ci ha provato . Io ho detto no, e con molta calma a parte qualche piccola effusione mi sono tirata indietro. Lì per lì c'ero rimasta male, non pensavo fosse così spudorato. E pensavo non ci saremo piu' rivisti. Invece con mia sorpresa ha continuato a cercarmi e telefonarmi. Premetto che io lavoro fuori città e torno qui a casa mia solo il week end, dove c'è appunto anche lui. Passano i giorni. I 2 week end successivi eravamo entrambi impegnati, finchè io una sera in settimana sono tornata in città perchè avevo un impegno la mattina dopo. Lui lo sapeva e ha insistito per vederci. Mi ha chiamata un sacco di volte, è venuto a prendermi e...... mi ha portata a cena e poi a casa sua. Lì ho ceduto alle sue avances. In fondo dal momento che sono salita, mi sembrava davvero infantile fare la ritrosa. Fosse stato per me non sarebbero andate così le cose. Avrei aspettato, avrei voluto conoscerlo di piu'...ma mi è sembrato che la cosa non fosse reciproca, Non mi ha mai fatto una domanda sulla mia vita, su di me, sul mio lavoro. Mi ha solo chiesto se ero sposata. Lui di me non sa nulla. Pensavo che non l'avrei piu' sentito, e neanche io ero convinta di volerlo risentire piu'. Invece la cosa strana è che ogni 3/4 giorni lui mi scrive o mi chiama. Parliamo, scherziamo sempre del piu' e del meno... ma non mi ha piu' chiesto di rivederci. E' passato una sera in un locale dove sapeva che c'ero anche io, ci siamo salutati, chiaccherato 2 minuti e fine. Magari leggendo questa storia uno dice: " embè che c'è di strano? Lui ha raggiunto il suo obiettivo. Fine" Eppure a me questa cosa mi ha lasciato un vuoto pazzesco. Mi ha fatto sentire insicura. E' come se mi chiedessi: come fa una persona a non essere incuriosita da me? Non sono una cretina o una stupidina che parla solo di frivolezze, non sono appiccicosa, sono comunque di spirito, non l'ho mai cercato se non una volta dopo che mi ha sempre telefonato lui, Non capisco perchè anche solo per divertirsi se vogliamo, non mi ha piu' chiesto di uscire. Eppure mi chiama. Appena 2 minuti fa per esempio. Per dirmi che sarebbe stato a casa sul divano e poi a cena. Mi fa sentire come se avessi toppato qualcosa, se avessi sbagliato io qualcosa, come se io fossi sbagliata. Come se la mia sicurezza, il mio volermi comunque bene, la mia fiducia in me stessa fosse messa a dura prova. So di avere sbagliato ad aver "ceduto" così presto..ma ingenuamente pensavo di aver comunque trasmesso dell'altro di me a lui. Invece no. E questo mi fa sentire insicura. Come se con il suo implicito rifiuto negasse quel valore di cui si parla sopra e che io so di avere. Non mi aspettavo certo che fosse un principe azzurro che volesse sposarmi. Non è questo il punto. E' che credo di essermi comportata in modo assolutamente naturale, spontaneo, sicura di me, conscia di valere piu' di 2 belle gambe e un po' di sesso... invece pare che tutto questo non sia stato visto. Era da almeno 12 anni che non mi succedeva una cosa del genere, da quando ero ragazzina alle prime armi. E mi fa sentire molto male. Insicura, cosa che io detesto. Scusate lo sfogo, ma forse qualcuno può capire. ciao
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    • Avatar di Ilaria Cardani

      Ilaria Cardani 14 anni fa (31 Ottobre 2010 22:25)

      Ciao Sara, che cos'è nello specifico che ti fa sentire molto male? Credo che se tu lo "confessassi" sinceramente a te stessa, la cosa potrebbe essere molto utile per superare la sensazione negativa e passare a un "livello successivo" positivo per te.
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  18. Avatar di Sara

    Sara 14 anni fa (31 Ottobre 2010 23:45)

    A Ilaria: Mi fa sentire male il fatto di essere stata solo valutata per il mio aspetto e non un minimo tentativo di sapere come sono. Non una domanda su di me, la mia vita. Mi fa stare male l'dea di non essere riuscita a trasmettere niente di me. Di non averlo fatto interessare un minimo a me. Che sono sempre stata comunque adorata e amata dagli uomini che mi sono stati vicino. Ho sbagliato a cedere, lo so. Non me lo perdono. Almeno non mi sentirei usata. A Bice: grazie per la tua mail. In fondo dentro di me so che è così. Sono passati solo 20 giorni da quell'unica volta che ci siamo visti... ma già ne sento gli effetti. Sono di carattere molto orgogliosa e già da un po' questa cosa mi rosica. Per cui non credo proprio che farò passare 2 anni per farmi trattare così da uno che non sa nemmeno il mio cognome (roba da matti!!). La cosa strana è che: 1) noi pensiamo sempre che quando tocca a noi LUI sarà diverso e si redimerà; 2) è stato molti anni con una ragazza. Lo si vedeva spesso in giro con lei mi dicono, e un'amica mi ha detto che sembrava molto preso e anche serio! Ecco questa è la cosa che mi fa comunque dare a lui delle connotazioni piu' "umane" e meno vampiresche ( per riprendere le tue parole). Cioè sapere che un dongiovanni è stato anche lui fidanzato a lungo e innamorato mi fa pensare che possa risuccedere..... che non è un mostro senza cuore, ma che certe emozioni le ha provate anche lui. Forse dentro di noi ( di me) si danno sempre delle possibilità in visione anche di questo. Riguardo lui, so che frequenta una tipa anche se lui con me ha negato quando gli avevo fatto una battuta. Non so come chiudere ora con questo. Se mandargli un sms "di chiusura" o sparire. Ma siccome quando io taccio, lui poi appare... ho paura che se mi trova in un momento di debolezza magari mi faccio anche convincere...non so come fare.
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  19. Avatar di Eleonora

    Eleonora 14 anni fa (1 Novembre 2010 0:39)

    ... ma mandacelo e BASTA!... è così facile,SARA...;))
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  20. Avatar di Bice

    Bice 14 anni fa (1 Novembre 2010 2:05)

    @Sara... sei pronta per strepitose rivelazioni? Il mio ex mi aveva detto di frequentare non seriamente una ragazza. Ho poi scoperto che stavano insieme, invece, ed è stato tutto un tiramolla con lei nel periodo che frequentava me. In più, parlando con conoscenze comune, ho scoperto che ci provava anche con altre. Altro dettaglio: il mio, addirittura, era stato sposato per 5 anni con una ragazza con cui aveva avuto una relazione durata 10 anni (totale 15) e che lo aveva tradito e lasciato. Questa, naturalmente, la versione di lui. Così anche io, come te, pensavo che - poverino - era solo deluso... e io gli avrei ridato fiducia nell'amore. Col mio amore naturalmente. Invece per due anni sono stata usata e ingannata. Se affronti l'argomento con lui, ti dirà che ha tanto sofferto, che non riesce più a innamorarsi. Ma io avrei tanto voluto parlare con la ex moglie e sapere il vero motivo per cui lo ha lasciato. Lui che razza di persona era nella relazione? Quando me ne parlava, lui non aveva alcuna responsabilità, era tutta colpa di lei. Siccome questo non è MAI possibile (si è sempre in due) quello doveva essere per me un chiaro indizio di come quel genere di uomo ragiona. Sai che ora che l'ho lasciato mi dice che lui non ha colpe così gravi, proprio non capisce perché non voglio stare con lui? ...Poverino, sai, la cattiva sono io. Ti consiglio "Ho sposato un Narciso", scritto da una psicologa. Leggendolo, troverai conferma di ciò che ti consiglia Ilaria qui: chiediti perché rimani invischiata con un uomo così e concentrati sui tuoi problemi, non su quelli di lui. I suoi, gravissimi, non li risolverai tu ed è pure difficile ci riesca uno psicologo a quel che ho capito. Figuriamoci se lui ci va: ti convincerà che la pazza sei tu. Ti è scattato l'orgoglio, vorresti dimostrare a te stessa che vali attraverso il riconoscimento che cerchi da lui. Ma lui non ha occhi per vedere, Sara, lui non ha orecchie per sentire. Narciso vede solo sé stesso. La sua storia finisce male. Tu tiratene fuori. Spiegargli le cose ti espone a molti rischi: lui prenderà ogni parola che dici e la userà contro di te, farà la vittima e sarà manipolatorio come neanche ti immagini. Pensa a te stessa e chiediti perché dev'essere lui a riconoscere il tuo valore, ad ogni costo. Proprio lui, con tutti gli uomini che ci sono? Questo non è nemmeno il migliore, anzi, è dei peggiori. Ma cosa vale la sua stima? E poi , comunque, ciò che più vale è l'autostima e l'autostima viene da te stessa (come dice la parola) non dagli altri. Non ti impuntare. Quando ho letto il tuo commento, mi è sembrato di leggere una pagina del mio diario e poi ti ho visualizzata, sull'orlo del baratro. Non mi conosci, ma fidati di me... e taglia tutti i ponti. Esci con altri uomini, se questo ti aiuta, anche se non ti interessano e non sono affascinanti come lui, esci da amica, esci per dimostrare a te stessa che vali, spiega loro la tua difficoltà. Io ho trovato molti uomini comprensivi che hanno saputo essermi amici. E nel frattempo occupati di te stessa. Tu vali, devi solo rendertene conto. Ma non affidare il tuo valore alle opinioni degli altri, tantomeno a chi non ha occhi per vedere che sei una persona. E che persona! Io ho letto consigli di questo tipo per un anno almeno e nonostante questo ci sono rimasta invischiata appunto ancora un altro anno. So bene che forse le mie parole non serviranno, ma hai un vantaggio su di me: tu hai capito subito che effetto ti sta facendo. Io facevo la dura e negavo a me stessa di soffrire. Sarà anche che non avevo sensi di colpa per il sesso senza amore. Ma il punto qui non è più quello... il sesso senza amore può esistere, l'importante è che non ci si faccia del male. E lui invece te ne sta facendo... il problema non è solo che non ti ama, il problema è che non ti considera una persona. Ma non sei stupida, non mi pare proprio. Lo stupido è lui e si rovinerà con le sue mani, perché sarà sempre solo! Tu hai fatto un'esperienza. Ti sei divertita una sera con un bel tipo e poi lo hai mandato a quel paese... Potresti provare a vederla così? Niente drammi, lo hai "usato" per quel che vale. Lascia perdere tutta la morale perbenista, quelli che fanno la morale sono i peggiori, chissà che scheletri hanno nell'armadio. Lui è un mostro, non vale la pena di perderci del tempo... e basta. E' lui lo "sfigato" che deve raccontarti ogni pisciata che fa per sentirsi vivo... tu hai di meglio da fare. Se ti fermi ora, la tua dignità è salva eccome. In ogni caso si recupera, in ogni caso tu sei una persona straordinaria, con un cuore e una testa, e lui è solo un uomo senza amore... @Eleonora. Purtroppo, cara, non è affatto facile come sembra. Sono uomini che sembrano darti o poterti dare tutto, ti innamori del loro potenziale, di come fortemente sembrano volerti. E ogni giorno che passa, che tu te ne renda conto o meno, perdi autostima e dipendi sempre più da lui. Diventa un rapporto di dipendenza, altroché amore. Io ancora adesso mi chiedo come ho fatto a uscirne... era un tale vortice, sempre più giù ad ogni tira e molla, ad ogni illusione/delusione, ad ogni fuga e ritorno. La storia si è ripetuta uguale a sé stessa così tante volte... ho sofferto molto, non è stato facile resistere e non rispondere al telefono, ma mentre lo facevo, ogni giorno che passava, col sostegno di amici e amiche, parlandone con loro, scoprendo che ci sono persone con un cuore grande, che sanno volerti bene e rispettarti, che ogni volta, ad ogni suo sms o mail, mi aiutavano a capire i significati nascosti e che lui non era cambiato... allora, poco a poco, il cuore è arrivato dove arrivava solo la testa. Oggi posso dire di non esserne più innamorata. Libera completamente... credevo. Ora che questo nuovo incontro ne ha risvegliato il fantasma... non lo so. Restano le cicatrici, la diffidenza, la paura. Avevo la tua età, Sara, quando la storia è cominciata. Ma non la tua consapevolezza. Penso che tu possa tirartene fuori prima, ma non fare l'errore di pensare di essere forte. Nessuno è forte di fronte ad un uomo così devastante. Non sei di poco valore tu, è troppo "malato" lui. Non so quali altre parole usare. Vorrei parlare al tuo cuore e non solo alla testa, perché so dove resta il problema anche dopo avere capito e razionalizzato. Resta qui con noi...
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