Il mio corpo non mi piace, cosa faccio?

non mi piace il mio corpoNon mi piace il mio corpo.

E’ un pensiero che perlomeno ha sfiorato 15 donne su 10.

No vabbé, forse questa è un’esagerazione.

Non sono nemmeno il 100% le donne alle quali non piace il proprio corpo, ma qualche ricerca dice che almeno l’85% non sono entusiaste della loro fisicità.

Un bel numero, comunque sia.

Se poi consideri che molte donne nelle loro diverse età percepiscono il loro corpo in modo diverso e talvolta arrivano ad accettarlo del tutto, puoi ben pensare che molte donne nella loro storia siano passate attraverso la fase non mi piace il mio corpo.

Se anche tu fai parte della schiera di coloro che non amano il proprio corpo del tutto o solo in qualcuna delle sue parti, beh, ora ti trovi nel posto giusto.

Una nota importante: se soffri o sospetti di soffrire di disturbi alimentari o se soffri o sospetti di  soffrire di disturbi dell’immagine corporea, questo articolo può darti qualche spunto di riflessione e allo stesso tempo è bene che tu pensi di rivolgerti a un terapeuta competente nel campo specifico.

Perché il tuo corpo non ti piace?

Perché sempre più persone (anche moltissimi uomini) non amano il proprio corpo?

Le ragioni possono essere infinite e tra queste alcune sono abbastanza ovvie.

Viviamo in un mondo in cui l’apparenza è sopravvalutata, a causa di pericolose ipocrisie.

La piacevolezza estetica di una persona, in particolare una donna, è un tratto positivo per chi le sta intorno, mentre la sua intelligenza e la sua istruzione possono essere percepite come minacce.

Pensa a quanti capi stupidi assumono dipendenti più stupidi di loro per non essere messi in ombra.

Costringere le persone a occuparsi e a preoccuparsi del proprio corpo permette a interi settori produttivi di arricchirsi e crescere.

Fa sì che la maggioranza sia messa in una posizione di costante inferiorità: alla fine se ci si deve preoccupare tanto della propria apparenza o di questioni legate al superfluo, alla forma, non è che ci si accorge che per lo più chi decide delle nostre sorti è un imbecille integrale.

Beninteso, non sto parlando di complotti o di “Matrix”, per carità, ma proprio di quelli che amministrano e governano e dirigono paesi, nazioni e organizzazioni mettendoci la faccia e il nome.

Nulla di occulto, tutto perfettamente visibile. Solo che per vedere bisogna avere mente e cuore liberi e concentrati.

Criticare e offendere l’apparenza di qualcuno non richiede nessuno sforzo analitico e spesso solo tanta maleducazione, ignoranza e cattiveria, merci ben diffuse.

Nel contempo dà immensi risultati in termini di sottomissione e di controllo di chi è appena un po’ vulnerabile.

Le donne da sempre sono considerate prevalentemente, se non esclusivamente, per la loro bella presenza, come oggetti decorativi o d’uso ricreativo.

Per cui una donna brutta e/o vecchia non vale nulla…

Una in meno che rompe le scatole e nella sua vulnerabilità creata ad arte, molto manipolabile.

I mezzi di comunicazione da tempo esaltano modelli irrealistici di fascino e di bellezza, sia maschili, sia femminili.

Modelli che magari cambiano nel tempo e in base alle mode e che di volta in volta sono però univoci, uniformati.

E’ importante, a onore del vero, tenere presente che per quanto riguarda quest’ultimo punto si intravedono – finalmente e meno male – dei cambiamenti e delle inversioni di rotta.

Tornando alle ragioni per cui è facile sentirsi inadeguati fisicamente, consideriamo anche che per un “pregiudizio” presso inconscio si associa alla bellezza un valore speciale, tanto che una persona bella in automatico e in genere viene considerata anche più meritevole.

Per valutare l’apparenza di una persona non ci vuole un particolare acume.

Anche se su questo avrei molto da ridire.

Vi è sempre più una tendenza all’uniformità, al conformismo, al “tutti dobbiamo essere uguali a un unico modello”.

Così basta schiacciare un solo bottone per dirigere le persone dove si vuole.

Uguali fuori, uguali dentro.

Il conformismo e il conformarsi sono atteggiamenti dovuti alla ricerca di sicurezza e di certezza, alla paura del “diverso” e del “nuovo”, al timore del rifiuto e dell’esclusione e quindi a una insicurezza emotiva che spesso diventa una “insicurezza di massa”.

Per cui, in un mondo sempre più affollato da insicuri per le pressioni che ho elencato, la diffusione di tanta insicurezza crea ulteriore insicurezza, in un circolo vizioso.

Su tutto ciò poi ci si mettono come il cacio sui maccheroni i social, i grandi illusionisti, lo strumento di creazioni artificiali più potente che mente umana abbia scoperto.

Poi ci sono ragioni prettamente personali per le quali qualcuno può sentirsi a disagio nel proprio corpo.

Esperienze di “bullismo” in famiglia e fuori dalla famiglia. Magari il fidanzatino o la fidanzatina.

O il partner.

Piccole o grandi imperfezioni stigmatizzate oltre misura sempre per bullismo in famiglia, fuori dalla famiglia o di massa.

Ovviamente ci sono anche molte persone corazzate e sicure di sé che se ne impipano del giudizio degli altri, non sono poi così sensibili a tutte queste pressioni.

Ma le altre…

Non mi piace il mio corpo, come risolvo?

Ho già ripetuto diverse volte che ciascuno di noi, ha un fascino innato e naturale.

Questo fascino può essere accresciuto attraverso una importante cura di sé, nel senso che al termine “cura di sé” davano gli antichi.

Un’attenzione costante e rilassata al proprio corpo, al proprio spirito e alla propria mente.

Il che non significa affatto disfarsi in palestra o rifarsi pezzo a pezzo.

Due settimane di sfide per scoprire il tuo valore, quello del quale nemmeno tu sei consapevole, regalarti sicurezza e mettere in luce i tuoi punti di forza più autentici. Sorriderai, riderai e diventerai più forte e determinata.

In un celebre libro di un sessantina di anni fa, dal titolo Psicocibernetica, il chirurgo estetico Maxwell Maltz spiega chiaramente come nella sua esperienza abbia constatato che per quanto si intervenga ad “aggiustare” gli inestetismi o i presunti inestetismi di una persona, fino a farle raggiungere quasi la perfezione, tutto ciò non serve a nulla se la  persona non crede in se stessa, non ha autostima.

Amare se stessi e il proprio corpo dipende dal cuore e dalla mente. Non dal corpo.

Non dall’essere effettivamente belli o affascinanti.

Non dall’essere riconosciuti belli o affascinanti in base ai canoni estetici del momento o in base al giudizio degli altri.

Il punto di partenza non è l’interno, ma l’esterno.

E l’interno è il punto di partenza per comprendere che è la varietà a creare bellezza, che sono le diversità a dare ricchezza e fascino.

Che sono le caratteristiche di umanità e di personalità ad arricchire di fascino le persone.

Sempre l’interno è il punto di partenza per impiparsene del giudizio degli altri e convincersi che la propria esistenza è troppo importante per lasciarsi condizionare dal pensiero di non essere adeguati fisicamente.

Non mi piace il mio corpo: ci sono consigli utili?

Questa volta e su questo tema non intendo darti i consueti “passi” o “punti”, non ho intenzione di proporti soluzioni semplici con delle direzioni precise.

L’accettazione di sé è un atto d’amore grandioso che può essere spontaneo e naturale o richiedere un processo di maturazione e di crescita.

Con questo atto d’amore ci si crea una vita serena e si mantengono energie emotive sane e intatte per investirle sui propri obiettivi.

Quest’amore, come sempre fa l’amore autentico, libera e permette la piena realizzazione.

Per questo, siccome si tratta di un percorso assolutamente personale e intimo e di una meta alla quale si può giungere attraverso varie vie, non ti propongo suggerimenti passo passo.

Alcune semplici considerazioni però sì.

Accettare il proprio corpo, avendone una giusta cura, significa accettare la vita. Che è imperfetta, non lineare, provvisoria. Precaria. Varia. Mutevole. Imprevedibile.

E, per questo, interessante.

Sapersi apprezzare per quel che di bello si possiede, anche a livello fisico e lasciare andare quello che non ci pare “perfetto”, ci permette anche di conoscerci meglio.

Anche perché la soddisfazione e l’insoddisfazione di sé sono punti di vista, posizioni e opinioni.

Vedersi belli o brutti dipende anche dai canoni di giudizio più severi o più benevoli che si applicano su se stessi.

La benevolenza verso di sé è una precondizione per la serenità e ci facilita nella benevolenza verso gli altri e quindi nelle buone relazioni.

Ci si può accorgere, a un certo punto della propria esistenza, di aver perso tempo ed energie inutili nell’essere giudici severi di se stessi e di aver sofferto molto per niente.

Perdendo occasioni e opportunità creative e di realizzazione personale o semplicemente facendo un sacco di fatica in più per vivere.

Credo che conti di più trovare armonia ed equilibrio interiore e poi rispecchiarli verso l’esterno attraverso la manifestazione di una personalità autentica e salda, non tormentata da preoccupazioni frutto di becere pressioni da mercato di massa.

Da popolo bue.

La bellezza concreta in fondo è cura, attenzione a se stessi, equilibrio, solidità.

Non è uniformità, standardizzazione, misura precisa.

Per ragioni soprattutto professionali osservo il comportamento di persone note e “comuni” sui social network e non finisco mai di stupirmi di riuscire a cogliere alla prima occhiata la miseria (e sofferenza) interiore di coloro che pongono troppa enfasi sul proprio aspetto.

Non può che essere disperata una persona che dedica tanta attenzione all’apparire, magari scimmiottando in modo incompetente l’atteggiarsi di grandi star.

Star alle spalle delle quali vi sono  interi sistemi di comunicazione e di business, oltre che potenti e ben oliate macchine studiate per persuadere, convincere, vincere.

Non certo solo e banalmente del misero narcisismo che non ha un riscontro né emotivo, né materiale.

Tantomeno estetico.

Le star, i famosi, gli “influencer” in realtà sono, come si dice, quelli che “creano tendenze”, gli innovatori.

Quelli che possono permettersi di osare, di fare qualcosa di mai visto e sentito e far sì che l’inatteso e l’inaspettato, il mai pensato, diventi trend e di massa.

Loro possono dire una frase, indossare un abito e farsi ritrarre in un luogo e cambiare di colpo i gusti quasi a livello globale.

Spesso lo fanno imitando abilmente il passato, replicando strategie che hanno dato risultati, studiando con analisi, sondaggi e ricerche i gusti delle masse e anticipandoli.

Molto bene.

Perché loro possono farlo a livello globale e tu non lo puoi fare nel tuo piccolo-grande mondo?

La sicurezza in se stessi, la sfida dell’esistenza alla fine è scegliere di darsi quel briciolo di coraggio per fare e pensare in modo differente e diverso.

Ciascuno di noi può diventare un “influenzatore” compiendo una piccola scelta che lo pone fuori dal massa, dal coro, dal gregge di pecoroni che si rovinano la vita perché non hanno gli occhi azzurri anziché neri o sono alti 1,60 come me anziché 1,75 come la Pellegrini.

In un mondo ansioso e ansimante per l’insicurezza e l’ansia da prestazione come quello in cui viviamo, avere il coraggio di considerarsi degni per le proprie idee e per la propria fisicità, anche se non “uniformate” e “uniformi” è bello di per sé e può mettere in atto una rivoluzione estetica liberatoria.

Fermati a riflettere su queste considerazioni quando pensi: non mi piace il mio corpo.

 

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26 Commenti

  1. Avatar di Marilina

    Marilina 4 anni fa (24 Agosto 2020 7:22)

    Sono pienamente d'accordo, ritengo che però anche il voler curare il proprio aspetto nella misura giusta sia un modo per amare se stessi, ripeto, nella giusta misura
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    • Avatar di Adele

      Adele 4 anni fa (24 Agosto 2020 13:03)

      Concordo, soprattutto per quanto riguarda l'eliminare i kg di troppo con un'alimentazione e uno stile di vita sani.
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  2. Avatar di Maria

    Maria 4 anni fa (24 Agosto 2020 13:16)

    Buongiorno a tutti! Ilaria, ti ringrazio moltissimo per questo articolo, il cui contenuto mi to a tantissimo da vicino. Infatti, combatto praticamente da quasi tutta la vita per (o contro) la mia immagine, non riuscendo mai a vedermi bene. Fortunatamente, appena ho raggiunto i 30 anni sono diventata più accogliente nei confronti della mia persona ma ancora non sono riuscita a raggiungere la piena accettazione del mio corpo. Tu hai ragione quando scrivi che il problema è prima interiore e poi esteriore ed è da là che sto reimpostando il mio cammino. Sicuramente, fregarsene dell’opinione altrui è fondamentale, anche perché ormai mi sono resa conto che per gli altri non va mai bene niente; è la nostra idea su di noi la più importante. Un abbraccio a tutti e buona settimana.
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  3. Avatar di Michela

    Michela 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:00)

    Cara Ilaria, bellissimo articolo! Anche io sono 1,60 cm di donna, ma ci sto bene, non è mai stato un problema...poi nella botte piccola c'è buon vino! Avere cura di sé, del proprio corpo è importante perché vuol dire che ci si vuole bene, ma senza essere "troppo" perfetti! Non bisogna però trascurare altri aspetti di noi che sono altrettanto importanti come prendersi cura della nostra interiorità. Grazie Ilaria, per i tuoi articoli! Buona giornata!
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  4. Avatar di Cristina

    Cristina 4 anni fa (24 Agosto 2020 14:09)

    Ciao Ilaria e ciao a tutti voi del blog. Molto bello questo articolo, da cui mi sento toccata intimamente, perchè quand'ero adolescente ho iniziato a non piacermi. Mi ricordo che cercavo in tutti i modi di coprirmi, di vestirmi anonimamente per non farmi notare, per non attirare l'attenzione. Sono stati anni in cui non riuscivo quasi a guardarmi, in cui mi sono limitata, nelle relazioni sentimentali e non, nonostante in realtà non avessi proprio nulla di cui vergognarmi. Ammetto che tutt'oggi qualche volta mi risalgono le insicurezze, magari in momenti in cui sono giù di morale per qualche motivo. La percezione di me, però, è totalmente cambiata, nonostante si tratti solo di qualche chilo in meno rispetto all'epoca. Questo per dire che è proprio vero che parte tutto dall'interno, e che nessuna propaganda/commento ferisce se siamo sicuri noi in primis. Grazie Ilaria, alcuni tuoi articoli mi danno sollievo quando li leggo, come fossero una carezza. Buona giornata a te e a tutti voi.
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    • Avatar di Nimue

      Nimue 4 anni fa (24 Agosto 2020 15:11)

      Grazie Ilaria e grazie a te Cristina per questo bel commento! :)
      Rispondi a Nimue Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Agosto 2020 18:35)

      Ho letto or ora questa massima : "La bellezza attrae, il gusto seleziona". Perciò tutte possiamo piacere e piacerci. De gustibus, come si dice. Se ci si piace, però, si parte avvantaggiati, perché esternamente si vede. Eccome se si vede.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 4 anni fa (24 Agosto 2020 22:03)

      Bella questa massima Vic, ed è proprio vero: il gusto è tremendamente soggettivo, e ci sarà sempre qualcuno a cui non piacciamo, indi per cui ci si dispera per qualcosa che non ha rimedio. Prima lo si fa proprio, prima si vive meglio :) Grazie Nimue, e grazie Vic.
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (24 Agosto 2020 23:16)

      Esatto :)
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

  5. Avatar di Carla

    Carla 4 anni fa (25 Agosto 2020 13:02)

    Guardando le foto di 20-30 ma anche solo 10 anni fa, mi rendo conto che ero bella. Bella senza saperlo. Come la maggior parte di noi. Difetti che sembravano impossibili da sopportare, perfezionismo etc. Ora mi rendo conto di tante cose. Ho 50 anni, il tagliando si sta avvicinando, con visite e controlli vari. Mi accetto, ma non troppo. Cambia il fisico, cambia anche la mente. Cambia, todo cambia, canta Mercedes Sosa, cercate su Youtube, meravigliosa canzone, cercate le parole anche !
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  6. Avatar di Mia

    Mia 4 anni fa (25 Agosto 2020 22:00)

    Quanta verità in quello che scrivi, e quanta sofferenza e fatica nel non piacersi! Pensa che io non mi piacevo a tal punto da avere timore e rifiuto a guardarmi allo specchio... E quindi dipendevo totalmente dalle opinioni che altri avevano su di me... un'autentica vitaccia, facevo su e giù con l'umore a seconda di ciò che ricevevo, un'assurda e infinita altalena che mi ha portato sull'orlo del suicidio (no, non sto scherzando). Ero davvero una persona devastata, con questo ulteriore enorme dolore che si univa a una vita già traumatizzata. Col tempo, lavorandoci su, con l'aiuto di persone care, soprattutto e letteralmente con la grazia di Dio ero arrivata ad un'accettazione, perfino ad un affetto e una simpatia per la mia fisicità. E questo è ancora in crescita, ma restano altre problematiche che grazie al Cielo, pur creando sofferenza, non mi devastano più fino in fondo. Grazie Ilaria per la possibilità di raccontarsi nelle proprie magagne🙂. Il modello 'vincente' alla lunga viene alla noia perché è profondamente falso.
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  7. Avatar di Anais

    Anais 4 anni fa (26 Agosto 2020 14:30)

    Mamma mia Ilaria, sulla storia "d'amore" col proprio corpo temo che quasi ognuna di noi potrebbe scriverci un romanzo... E scommetto sarebbe più desolante della più desolante relazione disfunzionale intrattenuta con l'altro sesso :-(
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  8. Avatar di Antonella

    Antonella 4 anni fa (25 Agosto 2020 20:46)

    Buonasera Ilaria, vorrei chiederti un consiglio: ho 24 anni e sono fidanzata da due anni con un ragazzo, premetto che conosco tutti i suoi amici e son persone deliziose. Ha però dei contatti con il suo allenatore di calcio, che sinceramente non mi piace granchè come persona, è il classico uomo un po' misogino e abbastanza libertino. Ogni volta che so che lo vede sono un po' contrariata, so che io devo pensare al mio fidanzato e non a costui, però l'idea che lo frequenti non mi piace, in qualche modo non son tranquilla, è come se avessi paura che diventi come lui. Secondo te sono paranoie mie o dovrei farmi venire dei dubbi? Ti ringrazio in anticipo.
    Rispondi a Antonella Commenta l’articolo

    • Avatar di Vanessa

      Vanessa 4 anni fa (25 Agosto 2020 21:32)

      Ciao Antonella Secondo me potresti chiedergli perché ha dei contatti con il suo allenatore. Forse è soltanto per questioni sportive. Se ti dice, invece, che è anche per amicizia, io gli direi che costui non ti piace, spiegando il perché e poi discutete della cosa con calma e trai le tue conclusioni in base a quello che ti dice il tuo ragazzo.
      Rispondi a Vanessa Commenta l’articolo

    • Avatar di Antonella

      Antonella 4 anni fa (26 Agosto 2020 11:17)

      Ciao Vanessa, hai ragione, potrei chiederglielo: forse ho paura che dica che lo ammira e non me lo spiegherei proprio, dato che tutti gli altri suoi amici non sono così. Però è meglio che io mi tolga il dubbio, quindi gliene parlerò. Grazie per il tuo parere.
      Rispondi a Antonella Commenta l’articolo

    • Avatar di Vanessa

      Vanessa 4 anni fa (26 Agosto 2020 16:37)

      Ciao ancora Antonella, grazie per i complimenti (?). Secondo me c'è ammirazione e ammirazione. Magari scopri che pensa solo che sia un bravo atleta e lo considera un punto di riferimento esclusivamente sotto questo aspetto. Capisco il timore, ma non preoccuparti, quando avrai le idee più chiare poi sarai libera di utilizzare le informazioni raccolte nel modo migliore.
      Rispondi a Vanessa Commenta l’articolo

    • Avatar di Antonella

      Antonella 4 anni fa (26 Agosto 2020 19:06)

      Si è vero, ci sono ammirazioni di diverso tipo. Il suo allenatore è oggettivamente un uomo che ha dietro di sè una bella carriera sportiva e anche il mio ragazzo è appassionato di sport, in questo si trovano molto. Chiederò più approfonditamente comunque per stare tranquilla :) ti ringrazio e ti auguro buona serata Vanessa.
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  9. Avatar di Nabiria Elle

    Nabiria Elle 4 anni fa (27 Agosto 2020 19:23)

    La bellezza e' relativa, n sempre ciò che sembra perfetto trasmette simpatia, ciò che comunica la mente ed il cuore rendono un fascino superiore dare amore, avere dentro il sole fanno ogni persona igliore
    Rispondi a Nabiria Elle Commenta l’articolo

  10. Avatar di Cristina

    Cristina 4 anni fa (27 Agosto 2020 14:50)

    Ciao Ilaria e ciao a tutti voi del blog. Avevo letto in qualche tuo commento, Ilaria, di un po' di tempo fa che il termine "brave bambine" fosse oggetto di un'ingente letteratura anglosassone. Sono andata a fare qualche ricerca, ma non ho trovato granchè. O meglio, ho trovato articoli, che si son rivelati molto interessanti, ma non veri e propri romanzi nè saggi. Posso chiederti se per favore puoi suggerirmi qualche titolo a riguardo? Mi piacerebbe approfondire il tema. Buona giornata a tutti!
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 4 anni fa (27 Agosto 2020 20:26)

      Ciao Cristina, ricordo certamente di averne parlato, non ricordo i dettagli delle informazioni. Di certo il tema è abbastanza comune se non addirittura un luogo comune nel mondo anglosassone. Se vuoi fare delle buone letture ci sono i saggi di un’autrice tedesca, che ha diffuso il concetto di ‘brava ragazza’ al negativo anche da noi. Si chiama Ute Ehrhardt. E’ lei che ne parla in modo ampio proprio nel suo filone ‘le brave ragazze’. Ti consiglio ‘Le brave ragazze vanno in paradiso le cattive dappertutto’
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 4 anni fa (27 Agosto 2020 21:52)

      Grazie Ilaria, non l'avevo mai sentito nominare, partirò proprio da questo allora. Buona serata!
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

    • Avatar di FrancescaF

      FrancescaF 4 anni fa (27 Agosto 2020 20:46)

      Ciao Cristina, mi permetto anche di suggerirti "Liberati dalla brava bambina, otto storie per fiorire"di Maura Gancitano e Andrea Colamedici.
      Rispondi a FrancescaF Commenta l’articolo

    • Avatar di Cristina

      Cristina 4 anni fa (27 Agosto 2020 23:40)

      Ciao FrancescaF, grazie mille! Aggiungo alla lista :)
      Rispondi a Cristina Commenta l’articolo

  11. Avatar di Federica

    Federica 4 anni fa (3 Ottobre 2020 14:24)

    Mi sento femminile e donna e voglio vivere questa realta'!
    Rispondi a Federica Commenta l’articolo

  12. Avatar di Daniela

    Daniela 2 anni fa (23 Maggio 2023 16:48)

    Una volta sono andata a passeggio con il mio cane dopo molti mesi che non uscivo più di casa a causa di una grave malattia che mi ha fatto pure perdere circa 10 chili di peso. Non mi piacevo più e ho cercato di vestirmi con colori che mi donano restando comoda ma mi sentivo comunque a disagio, mentre cercavo di godermi finalmente la mia passeggiata. Ad un certo punto ho incontrato un uomo con il suo cane che mi ha salutata, si è voluto fermare nel parco per scambiare due parole con me, mi sono accorta che era interessato. Mi sembrava davvero strano che qualcuno potesse esserlo in quel momento, in cui ero uno straccio ambulante ma gli ho parlato come se non fosse così, poi ho notato il suo cane. Una di quelle razze magrissime e longilinee con il musetto allungato e le zampe sottili che sembra quasi impossibile riescano a tenersi in piedi e a cui in effetti somigliavo. Quando dopo qualche minuto è venuto un amico a prendermi al parco, ho visto negli occhi di questo uomo dell'insoddisfazione, probabilmente pensando lui fosse il mio fidanzato. Condivido questa mia esperienza perché poi ho capito che non importa affatto come siamo fisicamente, basta mantenersi curate e qualcuno a cui piaci per come sei esiste sempre!
    Rispondi a Daniela Commenta l’articolo