Come si a fa credere in se stessi? Come fai a credere in te stessa? Quali sono i “parametri” in base ai quali ti dài il permesso di credere in te stessa? Quali sono i tuoi criteri? Sono interni (li stabilisci tu) o sono esterni (li stabiliscono gli altri)? E se li stabiliscono gli altri, chi sono questi altri ai quali tu dài il potere di stabilire il tuo valore e di farti credere in te stessa oppure di farti pensare di essere una patacca? Ti si è annodato il cervello? Bene, è il mio scopo. Scombinare le carte serve a fare assumere una prospettiva e una posizione diversa e più utile rispetto ad eventi, oggetti e persone. Per cui ben venga un po’ di annodamento di cervello.
Più il tuo cervello si annoda e si snoda, più diventa flessibile e meno probabilità hai di comportarti da stupida – comportati da stupida alla lunga ti rende infelice, lo sai, vero? – e più possibilità hai di comportarti in modo intelligente.
"Se credi di “non essere abbastanza”, crei una realtà nella quale non hai abbastanza.H.Eker"
Credere in se stessi e la storiella di un idiota
Parliamo di avvenenza fisica, per esempio: è vero o non è vero che solo le persone avvenenti, cioè solo le persone “belle” hanno diritto alla felicità? Sì, è vero secondo il “principio del criceto”, cioè secondo il principio di vita di quegli esseri umani che hanno raggiunto un’evoluzione emotiva, spirituale e intellettiva ben inferiore a quella del gatto (per favore, chi è animalista si astenga da commenti del tipo: “Conosco gatti ben più intelligenti di certi esseri umani, altroché…”. Non ce la posso fare…).
Quante persone, nel nostro mondo, hanno un livello intellettivo inferiore a quello del gatto? Moltissime. Sono le persone che raccolgono come spugne i “luogi comuni”, gli “stereotipi”, le “mode del momento”. Sono le persone che ingrassano gli uffici marketing delle aziende che fabbricano oggetti perennemente inutili, facendosi prendere per il naso dalla cultura dominante che li usa per fare della manipolazione di terzo livello e succhiare via loro i miseri risparmi di fine mese.
Queste persone che sono a un livello di perenne adolescenza e quindi non sono “dotate” di strumenti fodnamentali quali il senso critico e la capacità di giudicare in modo indipendente, l’aspetto esteriore conta moltissimo. Perché? Perché è facile. Due grandi tette le vede chiunque. Dov’è la difficoltà? Dove’è la “ricerca”? Dov’è la “fatica” della crescita e dello sviluppo personale? Le tette grosse vanno a colpire i bassi, bassissimi istinti, facile come bere un bicchiere d’acqua. Di più.
"Se credi di essere più che abbastanza creerai più che abbastanza in ogni sfera dell’esistenza.H.Eker"
Credere in se stessi, criceti e piccioni
Tempo fa su Facebook – come faremmo senza Facebook? Come faremmo ad esplorare gli abissi di vuoto della mente umana senza campo di dimostrazione quale è questa staordinaria invenzione che si chiama Facebook? Mark Zuckerberg, sei un genio totale (ma questo già lo sai)!
Dicevo: tempo fa, su Facebook leggo lo stato di un giovanottone, chiamiamolo Cretino Laqualunque, giusto per mantere un po’ di equilibrato distacco dal racconto. Il Signor Cretino, scrive nel proprio stato, tronfio e soddisfatto della propria presenza di spirito: “Siamo entrati in un ristorante, mia moglie e io. Un ragazzino dice: “Papà guarda che tette che ha quella!” E io avrei voluto dirgli: “Perché credi che io l’abbia sposata?!” In coda a tanta dimostrazione di arguzia, intelligenza e fascino, una serie di “mi piace”, più qualche commento del tipo “Bravo!” “Aaah, l’invidia!” etc. E un commento: “Chissà che pensa tua moglie del fatto che l’hai sposata per quello. C’è di che essere felici…”
Io penso che ci sia una linea di profondo accordo tra i due, intendo il marito con il cervello piccolo e la moglie con la testa grossa: una tempesta di cervelli. Criceto contro piccione. Roba così. Ecco. La moglie si è sposata il marito che si è sposata. Il marito che se l’è sposata per le tette grosse. Non fa una piega.
Credere in se stessi e le scelte personali
Qualche giorno fa una lettrice mi ha fatto inviato una mail nella quale dichiarava di sentirsi stanca del fatto che gli uomini la cercano sempre solo per il suo aspetto fisico e non sono interessati ad altro. Nel risponderle mi sono chiesta e le ho chiesto se per caso non sia lei, magari senza accorgersene e per abitudine, a mettere sempre l’accento sul proprio aspetto fisico, quando si relaziona con gli uomini.
"Ci si rialza sempre, perché nulla è più importante di noi stessi. Ligabue"
I rapporti umani assomigliano molto spesso a una danza: gli altri ballano con noi al ritmo che noi indichiamo. Mi fanno sorridere le donne – sempre di più – che si abbigliano come professioniste da trivio e poi si “stupiscono” (santo cielo, beata ingenuità!!!) che gli uomini le notino solo per quello. Un po’ di coerenza, ragazze. Se il vostro disperato bisogno di attenzione, di affetto e la vostra mania del controllo (che vi dà l’illusione di avere un potere che non avete) vi porta a trattare il vostro corpo come si fa con i quarti di bue da esibire al mercato delle carni, non vi stupite se poi attirate solo l’uomo criceto.
O, meglio, non vi stupite e non cadete dalle nuvole se poi attirate uomini (criceti o no) che vi trattano come quarti di bue o come professioniste da trivio, o tutte e due le cose insieme. Non scadete nel ridicolo please… Se non volete tutelare il vostro corpo, tutelate almeno la vostra dignità di persone dotate di cervello, per favore!
Credere in se stessi, bullismo e violenza
Di recente una lettrice, Audrey, ha scritto un commentoa a questo articolo, un commento che che ha avuto molti riscontri. Il commento dice:
“Sono colpita dai commenti sul problema delle donne piacenti che hanno problemi perchè vengono cercate solo per il loro aspetto fisico.
Io parlo da donna diversamente bella che viene scartata alla prima occhiata senza possibilità di appello e pensavo che la vita delle belle fosse un susseguirsi di splendide senzazioni, sentirsi amate, accettate, corteggiate…. insomma un’autostrada a sei corsie o la storia di Cenerentola/Biancaneve/Pretty Woman passate al mixer. Non mi rallegro nel sentire che tutti hanno i loro problemi, ci mancherebbe, ma credo avere questa consapevolezza mi aiuterà a vivere certe situazioni con più leggerezza.
Per esempio: siamo al mare tra amiche e sediamo al tavolo di una discoteca all’aperto, si avvicinano alcuni ragazzi e prendono delle rose da un venditore ambulante. questi si siedono, uno per ogni mia amica e danno loro le rose. Io l’unica senza corteggiatore e senza rosa, presa in giro dagli e dalle altre. Ieri avrei passato un paio di orribili giorni al mare col morale sotto la sabbia, oggi penserei che le mie amiche hanno trovato alcuni cretini che al prezzo di una rosa avvizzita speravano di concludere la serata, amiche non degne di questo nome visto che mi hanno pure sbeffeggiata e prenderei la macchina per farmi una vacanza più consona anche se da sola.”
A questo proposito, hai mai sentito parlare di “bullismo”? Di “mobbing”? Di “violenza morale”? Ebbene, udite, udite, ragazze, tutte queste sono realtà, fenomeni, comportamenti ben presenti nel nostro mondo. C’è una diffusa violenza morale, a scuola, in famiglia, nella coppia. Tutta intorno a noi.
Eppure si può recuperare la propria autostima anche dopo aver accumulato un fallimento dopo l’altro e dopo che la propria autostima “è stata calpestata da qualcun altro”.
"Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia. Totò"
Recuperare la propria autostima è possibile ed è fattibile.
Rimane il fatto, come ripeto spesso a proposito di come avere cura della propria autostima, che “furbetti”, prepotenti e prevaricatori vanno evitati.
Si tratta di scegliere e di saper scegliere.
Ale 10 anni fa (26 Giugno 2014 23:20)
Più criterio! Meno criceti!Monica 10 anni fa (27 Giugno 2014 8:40)
Incuriosita 10 anni fa (27 Giugno 2014 11:42)
stefy 10 anni fa (27 Giugno 2014 13:01)
Alex 10 anni fa (27 Giugno 2014 13:08)
ilariacardani 10 anni fa (27 Giugno 2014 13:25)
Eh, sì, Londra, la città più eccentrica del mondo è proprio una straordinaria pietra di paragone contro la quale si infrange ogni stereotipo, provincialismo, "giudizio".zaffiro 10 anni fa (27 Giugno 2014 16:24)
Al 10 anni fa (27 Giugno 2014 16:25)
Ana 10 anni fa (28 Giugno 2014 11:39)
Anna 10 anni fa (29 Giugno 2014 0:31)
Blumare 10 anni fa (29 Giugno 2014 16:48)
gold 10 anni fa (1 Luglio 2014 15:14)
sab_sab 10 anni fa (7 Luglio 2014 10:48)
gold 10 anni fa (7 Luglio 2014 11:39)
sab_sab 10 anni fa (8 Luglio 2014 18:00)
Goldie 10 anni fa (9 Luglio 2014 11:28)
Elizabeth 10 anni fa (10 Luglio 2014 0:12)
Melanie Romano 10 anni fa (24 Luglio 2014 15:25)
angymandr 10 anni fa (8 Marzo 2015 23:16)
Elena 8 anni fa (17 Settembre 2016 11:49)