Come lasciare una persona che ami? Come lasciare un uomo che non riesci a lasciare? Come chiudere una storia che non ti fa bene e non ti farà mai del bene?
L’amore è uno dei sentimenti più grandiosi e allo stesso tempo più complessi e complicati che un essere umano può provare.
Lo sapevi già, vero? Non avevi bisogno che te lo dicessi io 😊.
Se si vive l’esperienza di un amore autentico e sano le emozioni sono straordinariamente vivificanti.
Ci sono le famose “farfalle nello stomaco”, si vive in un perpetuo “incantamento”, ci si sente leggeri fisicamente ed emotivamente, non si fa che pensare all’altra persona e ad attendere e desiderare un incontro con lei.
Possibilmente molto ravvicinato. Nel tempo e nello spazio.
Non solo, quando si è in una relazione che fila liscia e che è appunto colma di amore, anche le eventuali difficoltà della vita sembrano meno insormontabili.
La grande paura si supera
Ci si sente protetti, non si ha paura del futuro, ma lo si vive con trepidante attesa della realizzazione dei progetti di coppia.
Il presente è pieno di piaceri e di scoperte.
In totale contrasto con quanto abbiamo detto finora, sappiamo anche che l’amore è quel sentimento che più di ogni altro può crearci dolore.
Faccio un esempio semplice: pensiamo a quanto soffriamo per la perdita di una persona cara, anche se molto anziana.
Quanto può essere dolorosa la morte di una nonna ultranovantenne?
Ecco come l’amore può causare dolore, anche quando questo dolore lo sappiamo elaborare e gli sappiamo attribuire un senso che ci dà la consapevolezza sufficiente per superare la disperazione.
"L’esistenza è superare la disperazione per correre incontro alla speranza e permettere di lasciarci invadere dalla bellezza e di creare bellezza. Ilaria Cardani"
Perché la questione non è provare dolore o sofferenza, saremmo statue di marmo, pupazzi da luna park, diversamente, e il dolore fa parte della vita, cioè dell’essere in vita e di ogni forma di vita.
Le tante facce dell’amore
La questione è attraversare il dolore con la maggior consapevolezza possibile per superarlo e continuare ad acquisire consapevolezza per proteggerci dal dolore evitabile e anche inutile.
Il dolore banale, come il male banale.
E qui tocchiamo un punto importante.
Tornando infatti all’amore di coppia, quanto dolore molte persone sperimentano a causa di schemi sbagliati di comportamento e di risposta alle azioni degli altri?
Certo non capita solo in amore, ma soprattutto in amore e io di questo mi occupo.
Basta di soffrire per amore!
Basta di soffrire per amore!
Voglio aiutare le persone e le donne in particolare a smettere di soffrire per amore.
Perché so che se tantissime smettessero di soffrire per amore avrebbero una vita più bella, più successo negli studi, nella carriera e nella famiglia.
Sarebbero anche più ricche materialmente. Sul serio!
Non solo. Avrebbero anche una salute fisica e mentale più forte.
E allora perché mai continuare a soffrire?
Spesso si soffre per un amore che non funziona, per una relazione violenta dalla quale non ci si riesce ad allontanare.
Per un amore non ricambiato o per il fatto di stare con un partner con il quale non ci si capisce o, che peggio, gioca con i sentimenti di chi gli è o le accanto.
Quest’ultimo aspetto, si sappia, rientra nell’ambito della violenza.
È violenza psicologica.
Ovviamente so bene (ah, se lo so!) quanto è difficile lasciare una persona che si ama, anche se ci si trova in una relazione complicata, se non complicatissima.
Perché è così difficile lasciare una persona che ami?
Tu dirai “Che domanda scema fai Ilaria, tutti lo sappiamo, è difficile lasciare una persona che amiamo e proprio perché la amiamo e siamo legate a lei facciamo fatica a lasciarla. È come se andassimo a cercarci dell’altro dolore”.
Lo conosciamo bene il detto che al cuore non si comanda.
Anche se l’anima e il corpo le prendono di santa ragione…
E proprio per questo, cioè se una relazione non funziona o porta dolore o impoverisce le nostre vite e riduce le nostre potenzialità di realizzarci o tutte queste cose insieme.
Cioè esattamente per queste ragioni spesso è necessario lasciare qualcuno anche se lo si ama.
Per cominciare capiamo davvero perché è così difficile allontanarsi da qualcuno che si ama.
Intanto perché c’è una sorta di “dipendenza”.
E non parlo tanto – in questo caso – di dipendenza affettiva patologica, che ahimè spesso c’è.
Attenzione alla dipendenza
Siccome, come dicevamo prima, l’amore porta una serie di emozioni esaltanti alle quali, nel bene o nel male e con più o maggiore consapevolezza, ci si abitua, si crea una dipendenza.
Un po’ come dall’alcool, da certi farmaci, o dal cioccolato o, purtroppo, da sostanze altamente tossiche.
Alla dipendenza si aggiunge il forte legame che si è creato e che, anche se è parte della dipendenza, le è differente.
Inoltre ha caratteristiche di unicità e di esclusività irripetibili.
Unicità e irripetibilità
Siamo tutti unici e irripetibili.
Quando ci incontriamo con qualcuno, che sia un amico o un partner, siamo con una persona unica e irripetibile.
Il rapporto tra due persone uniche e irripetibili porta a una relazione unica e irripetibile, proprio perché costituita da questi diversi fattori non replicabili in nessun modo.
Consciamente o inconsciamente è di certo difficile lasciare qualcosa che sappiamo non avremo mai più, nel bene e nel male.
Di certo avremo relazioni più gratificanti e più adatte a noi, ma inevitabilmente diverse.
Le molte ragioni per le quali è difficile lasciare e lasciarsi
Sappiamo anche che spesso lasciare una persona comporta dei cambiamenti – anche strettamente pratici e materiali – che trattengono dal prendere decisioni drastiche.
Gli esseri umani sono restii ai cambiamenti.
Eppure cambiamenti e trasformazioni sono la linfa delle nostre esistenze.
Solo che sono “scomodi” e ci costringono ad andare al di fuori dalla nostra zona di comfort.
Poi c’è la paura del futuro, di ritrovarsi soli dopo una relazione, di dover soffrire ancora, di incontrare la persona sbagliata (o ancora più sbagliata della precedente).
Non manca la paura di doverlo dire ad amici e parenti (si chiama paura del giudizio degli altri) e quella di rischiare di rimanere soli tutta la vita.
Poi si teme di sbagliare compiendo la scelta di lasciare e non dimentichiamo che sovente – soprattutto nelle relazioni abusive – il partner, pur comportandosi male fa di tutto per non essere lasciato.
E questo aumenta indecisione e incertezza.
Quando si pensa di lasciare una persona che si ama, si è assaliti da paure per lo più irrazionali, lo sappiamo (quasi) tutti, ma la nostra emotività è così che funziona.
Per questo è il caso di scoprire come gestire le tue emozioni per prendere un sano controllo delle situazioni che sperimenti.
Come lasciare una persona che ami. 6 passi per farlo
1 Il primo passo per lasciare una persona che ami è distaccarsi fisicamente e psicologicamente.
Cioè è importante disinnamorarsi. Come se fosse facile…
Disinnamorarsi e allontanarsi col corpo e con la mente non è impossibile.
Quante persone abbiamo creduto di amare di un amore immarcescibile, cioè incapace di guastarsi, e adesso, se ci pensiamo, di loro ci interessa poco o nulla.
C’è chi arriva a odiare chi ha amato. Atteggiamento profondamente sconsigliato, dato che l’odio lega quanto e più dell’amore.
Quando si è innamorati e si soffre perché le cose con il partner non vanno bene sembra impossibile potere trovare tanta forza emotiva dentro di sé per andarsene.
Eppure è importante cominciare a compiere azioni di distacco e, soprattutto, a immaginare il distacco, possibilmente come una opportunità.
Perché se la relazione fa male, il distacco è di certo una opportunità.
Sii onesta con te stessa
2 Il secondo passo è essere onesti con se stessi e guardare la realtà con oggettività.
Ok, quella persona la ami.
Ma che sarà del vostro rapporto (e della tua vita!) tra un anno, tra cinque o tra dieci?
" Meglio soffrire prima che soffrire dopo. Ilaria Cardani "
In che modo il tuo partner ricambia il tuo amore?
Che cosa fa di buono per te?
Soprattutto quanto di quello che fa o non fa ti ferisce o ti rende insoddisfatta, frustrata, ansiosa?
Vi parlate e vi confrontate con maturità relativamente ai vostri valori, ai vostri standard, ai vostri desideri e alle vostre aspirazioni?
Lo ascolti? Lui ti ascolta?
Non è che per caso lui talvolta (o spesso) ti dà sui nervi o hai la sensazione che sia tua dargli sui nervi?
Queste sono tutte considerazioni da fare con onestà e obiettività verso te stessa.
Considerazioni che possono anche modificare il termometro del tuo coinvolgimento emotivo, abbassando la temperatura e permettendo una separazione meno dolorosa.
Concentrati sul fatto che puoi essere più felice
3 Il terzo passo è: concentrati sulle tue sensazioni.
Ritorna ai bei ricordi della vostra relazione o pensa anche a quello che ancora c’è di bello tra di voi.
Prendendo una certa distanza dalle tue paure o dai momenti di eccitazione che magari condividete, chiediti se quello che hai adesso ti regala le stesse emozioni dei primi tempi.
Rifletti bene sul fatto se questa relazione ti ha permesso di crescere nel modo migliore e di esprimerti al tuo massimo.
Ti ha arricchito? Ti sta ancora arricchendo? Ti permette e ti sostiene nel raggiungere i tuoi obiettivi di donna e di persona e di realizzare i tuoi desideri?
Se ti accorgi che questa relazione non fa più per te, prendine atto e tienilo ben presente.
Lasciare è ancora difficile? Accetta anche questo, con pazienza verso te stessa e con la determinazione di chi deve compiere un viaggio impegnativo ma necessario.
C’è chi può aiutarti
4 Il quarto passo è: parlane con qualcuno in grado di capire sul serio (non con l’amica incasinata e più emotiva e impaurita di te) o, meglio, con qualcuno che è competente su questi temi.
Può essere uno psicoterapeuta, un coach (io stessa mi occupo di coaching (clicca qui per saperne di più) e lavoro con molte persone su questi temi), o, nel caso, un avvocato.
La selezione dei professionisti ai quali rivolgersi deve essere fatta con scrupolo e attenzione, spesso ci sono persone che anche piene di lauree e titoli non sanno fornire il giusto aiuto.
Le dinamiche sentimentali sono in continua evoluzione e i fenomeni che presentano sono sempre diversi e molti non si aggiornano e non si appassionano allo studio e alla vera cura di chi chiede loro aiuto.
Determinazione e tempo. I tuoi più potenti alleati.
5 Il quinto passo è: prendi atto che ci vorrà del tempo.
Porta pazienza e tieni lo sguardo sull’obiettivo che centrerai senza alcun dubbio: riuscire a distaccarti.
E di certo trovare serenità e indipendenza, sicurezza in te stessa e un nuovo, vero amore.
6 Il sesto passo è: guarda al futuro con entusiasmo.
Abituati a portare i tuoi pensieri su tutto quello che della vita ti piace e ti interessa e che vuoi realizzare.
Usa anche la visualizzazione, cioè visualizza te stessa in situazioni del futuro prossimo e remoto che sai che ti fanno e ti faranno star bene.
Ogni volta che un pensiero negativo si affaccia alla tua mente, tu sostituiscilo visualizzando, cioè immaginando vividamente (e con un giusto realismo) momenti piacevoli della tua vita futura che sicuramente sperimenterai concentrandoti sugli obiettivi che ti stanno a cuore e agendo per realizzarli.
Agire è fondamentale. Senza azione nulla si realizza.
Ecco come lasciare una persona che ami.
Vuoi approfondire il tema di questo articolo?
Scopri il mio percorso multimediale Come dimenticare una persona (clicca qui adesso per saperne di più).