Come continuare una conversazione con un uomo? Quante volte succede di riuscire a rompere il ghiaccio con una persona che ci interessa e poi, di colpo, di trovarsi senza più argomenti?
Oppure, quante volte capita di frequentare un uomo da qualche tempo e di aver paura di non aver nulla da dirgli per approfondire la conoscenza senza superare i confini di una legittima, reciproca riservatezza?
Intanto, un inciso.
Io ho la sensazione che in molte situazioni due persone che si sono conosciute da poco finiscano a letto perché non sanno che altro fare, non hanno niente da dirsi.
Non scherzo!
Spesso si bruciano le tappe perché si fatica a fare un passo per volta e non si sa quali sono i passi giusti da fare nel corteggiamento.
Bruciando le tappe però si rischia anche di bruciare le storie.
Va bene, ok, questa è un’altra storia.
Ora veniamo al tema del giorno, cioè come continuare una conversazione con un uomo.
Ti voglio raccontare di una ricerca fresca fresca che rovescia molte convinzioni che un po’ noi tutti ci portiamo dietro riguardo i rapporti tra le persone.
Parliamo di rapporti di ogni tipo e quel che vien detto è a maggior ragione valido per le relazioni di coppia.
La vera verità, rivelata dalla ricerca della quale ti parlo è che in genere, quando conosciamo qualcuno, quando incontriamo una persona per la prima volta e iniziamo a frequentarla, tendiamo a sopravvalutare il rischio di mettere noi stessi e l’altro in imbarazzo affrontando questioni importanti della vita e sottovalutiamo il piacere di uno scambio su temi profondi e pieni di significato.
Che cosa dire e che cosa non dire
Il buon senso, la prudenza e il galateo avvertono che in pubblico o tra estranei non si debba mai parlare di calcio, di religione, di politica e di sesso.
Perché?
Perché si tratta di argomenti potenzialmente “esplosivi”, o “sensibili” come direbbero alcuni.
Calcio, religione e politica possono dar vita a immediate prese di posizione e al crearsi di schieramenti interni al gruppo o tra i due interlocutori.
Quanto al sesso, molte e diverse sono le sensibilità e, anche in questo caso, gli schieramenti a dire il vero.
Ai nostri tempi forse non è nemmeno il caso di parlare di vaccini (per carità, no!), di scelte alimentari (vegetariani, vegani, onnivori, carnivori, per cortesia, non discutiamone!) e di ambientalismo, diventato anch’esso un tema sensibilissimo.
In un caldo pomeriggio d’estate, sorseggiando un tè in compagnia di mia madre – sì, io bevo il tè caldo anche quando fa caldo – le riferivo la teoria che in pubblico e/o con estranei non è consigliabile parlare di calcio, di religione, di politica e di sesso, e lei mi ha obiettato: “…e che cosa rimane?”
Buona domanda.
Ora vediamo.
Dalla regola di buon senso che ho citato, deriva una convinzione che nel nostro mondo è molto diffusa.
Con gli estranei, con chi si conosce poco, è meglio parlare di argomenti molto generici, che non siano emotivamente coinvolgenti, che non entrino nel privato e nel personale.
Allora, dài che si discute del tempo – inteso come meteo -, di quanto fa caldo e di quanto fa freddo, di come le stagioni non siano più quelle di una volta, di come quest’estate sia stata tanto strana e quest’autunno si preveda piovoso.
Come si fa a divertirsi e a risultare simpatici
Dopo scambi del genere però succede che si torna a casa con una sensazione di vuoto e di noia.
Ti chiama l’amica del cuore o tuo fratello e ti chiede: “Sei poi uscita con Tizio o Caio/sei andata con Petronilla a conoscere i suoi amici?”
“Sì guarda. Una palla cosmica. Mi sono annoiata da morire. Gente superficiale. Non so se sono io o sono loro. Non so se è un mio momento particolare, ma non riesco a trovare nessuno di interessante e a interessarmi a niente!”
E ci credo!
A furia di parlare del tempo, di quanto sia più buono lo spritz del Gigi Bistrot di quello del Bar Barcalà e di quanto sia più comodo fare la spesa online che di persona, chiunque si annoierebbe da morire.
Il vero problema, cara la mia amica, caro il mio amico, è che non solo tu hai trovato l’incontro noioso e le nuove conoscenze prive di fascino, ma anche loro hanno avuto la stessa sensazione riguardo a te.
Non ti offendere, eh!
Che si fa allora?
Faccio un altro inciso (un altrooo?!?) molto importante.
Se chiedessero a me come definirei questo nostro tempo risponderei: l’era della solitudine.
Essì, cara lettrice e caro lettore.
Dalle nostre parti del mondo la solitudine è una merce che non manca e che tende ad aumentare.
Dopo questa considerazione ottimista dobbiamo deprimerci e buttarci sul divano con Netflix e le patatine?
Naaah. Peggiorerebbe la situazione.
Dobbiamo cambiare paradigma e diventare attori, agenti del cambiamento.
Lo so, sembra lo slogan della convention di una multinazionale dei petroli.
Eppure è così.
Come creare connessioni forti
Ognuno di noi dovrebbe affrontare la sfida contro la solitudine e l’isolamento.
Per sé e per gli altri.
Perché anche questa è una di quelle sfide dalle quali noi umani o usciamo tutti insieme o periamo tutti insieme.
Come l’affrontiamo la sfida contro l’isolamento e la solitudine?
Avendo il coraggio di creare connessioni, contatti, conoscenze e amicizie.
Oltre che, non è necessario dirlo in questa sede, legami d’amore.
Facendo noi il primo passo.
Vediamo un po’ cosa dice quella ricerca citata dall’American Psychological Association della quale ti voglio raccontare.
Il professor Nicholas Epley, docente di scienza del comportamento alla University of Chicago Booth School of Business ha spiegato come si sono svolti i loro esperimenti.
Sono stati prese in considerazione 1.800 persone (un bel numero) che non si conoscevano e a loro è stato chiesto, dividendoli in coppie, di interagire sulla base di domande di “diversa profondità emotiva”.
Cioè ad alcuni è stato chiesto di conversare sulla base di temi leggeri del tipo:
“Che tempo fa oggi? Come ti sembra?”, il più scontato e grottesco dei classici.
O: “Qual è la tua serie tv preferita del momento?”
Ad altri è stato chiesto di conversare sulla base di domande ben più coinvolgenti e “intime” come: “Ti è mai capitato di piangere di fronte ad altre persone?”
Oppure: “Se tu avessi una palla di cristallo che ti dicesse tutta la verità su di te, sulla tua vita, sul tuo futuro o qualsiasi altra cosa, che cosa vorresti sapere?”
Gli esperimenti si sono svolti in base a criteri piuttosto articolati, richiedendo alle stesse persone di confrontarsi alternativamente in conversazioni “leggere” e in altre più intime e verificando in anticipo le loro aspettative e successivamente le loro reali emozioni a “cose fatte”.
In sintesi, si è scoperto che tutti hanno provato maggior soddisfazione e divertimento quando si è trattato di scavare nel profondo.
Come continuare una conversazione con un uomo
Scavare nel profondo ha permesso ai partecipanti all’esperimento di sentirsi più connessi agli altri, più compresi e capiti.
Di fatto tutto questo studio è partito da un’idea abbastanza intuitiva.
Noi esseri umani siamo animali sociali e abbiamo bisogno del contatto degli altri un po’ come abbiamo bisogno di respirare, di mangiare, di bere e di vestirci.
Ma allora perché tendiamo a tenere gli altri a distanza, tra l’altro usando la strategia difensiva di parlare di argomenti irrilevanti e anche noiosi?
Perché siamo convinti che affrontare argomenti più importanti ci metta in imbarazzo e in ridicolo e perché abbiamo paura di mettere in imbarazzo gli altri, compiendo errori di cui potremmo pentirci.
In realtà è molto più divertente e anche costruttivo, generativo, direi “avventuroso”, confrontarsi su argomenti più personali, che rivelano la nostra unicità e ci fanno scoprire quella degli altri.
Aggiungo che è proprio su queste connessioni autentiche che si creano i legami sentimentali più veri e più forti.
Quindi?
Quindi, cara te o caro te, prendi il toro per le corna e datti il coraggio di buttarti in una conversazione che riveli il tuo interesse autentico per la “persona”, per l’”uomo”, l’”essere umano” che hai di fronte.
Sempre e soprattutto di questi tempi, in questo modo fai la vera differenza.
Ecco come continuare una conversazione con un uomo o con chiunque tu desideri e che meriti il tuo tempo e la tua attenzione.
valentina 66 3 anni fa (4 Ottobre 2021 20:15)
Fabio 3 anni fa (4 Ottobre 2021 20:52)
Carlotta 3 anni fa (3 Ottobre 2021 8:37)
Bello, grazie! CarlottaIda 3 anni fa (17 Ottobre 2021 10:36)
Ida 3 anni fa (15 Ottobre 2021 23:11)
Ilaria Cardani 3 anni fa (16 Ottobre 2021 10:30)
Cristina 3 anni fa (16 Ottobre 2021 12:25)
Fabio 3 anni fa (16 Ottobre 2021 14:36)
Emanuele 3 anni fa (16 Ottobre 2021 21:02)
Ida 3 anni fa (18 Ottobre 2021 17:18)
Grazie Emanuele. Sono decisa più che mai a lasciare un uomo poco acculturato, arrogante e possessivo. Davvero, non ne vale la pena. Io ho bisogno di qualità.