Come andare d’accordo con una persona che amiamo e alla quale vogliamo bene? Come andare d’accordo con il partner? Come mantenere l’intesa anche quando i tempi sono o si fanno duri?
Quando per esempio ci sono delle difficoltà economiche o professionali.
O i figli danno preoccupazioni o hanno problemi di salute.
O noi stessi, il nostro partner, qualche parente vicino, abbiamo problemi economici e di salute.
O quando siamo costretti, per proteggere noi stessi e gli altri, a limitazioni, sacrifici e incertezza.
In questo momento per esempio faccio di sicuro riferimento al fenomeno del Covid-19, al lockdown, alla quarantena che ha caratterizzato la fine dell’inverno e l’inizio della primavera 2020.
Lockdown che, oltre ad avere separato molte persone, ne tiene molte altre insieme, in spazi ridotti, tutto il giorno e tutta la notte. Tutti i giorni e tutte le notte.
La quarantena che abbiamo sperimentato nei primi mesi del 2020 è un ottimo esempio di un “momento difficile e critico” nella vita delle persone, esempio utile a capire anche altre situazioni di difficoltà per imparare a gestirle.
Teniamo presente che amarsi e volersi bene non significa andare d’accordo.
Lo sa bene chi ha figli adolescenti.
E per stare bene con chi amiamo è necessario andarci d’accordo.
Se ci si ama e ci si vuole bene per davvero (ho scritto: per davvero), si può scoprire anche come andare d’accordo.
E’ facile.
Anche perché se ci si ama e ci si vuole bene per davvero, si è motivati ad andare d’accordo.
Gli adolescenti lasciamoli da parte, che sono un caso a parte.
Guai a dir loro che ci vuoi andare d’accordo, loro vogliono trovare se stessi nel conflitto con i genitori, non nell’accordo.
Un po’ come gli adolescenti di 40 e 50 anni che fanno impazzire i partner, non ci vogliono andare d’accordo e in realtà nemmeno li amano nemmeno vogliono loro bene e il loro bene.
Questi vanno lasciati e non frequentati.
Altroché andarci d’accordo.
Come andare d’accordo quando ci si ama ed è necessario capirsi
Nei giorni scorsi ho ricevuto due messaggi diversi da due persone diverse.
Il primo messaggio:
“In merito alla tua ultima mail (la mia newsletter, che ricevono gratuitamente gli iscritti al blog n.d.r.) volevo solo ringraziarti per aver fatto la scelta di non mollare le tue lettrici.
Immagino che per qualcuna, leggerti in un periodo difficile come questo, possa fare la differenza.
A tal proposito sarebbe utile, secondo me, poter leggere qualcosa riguardo al come “sopravvivere” ad una quarantena sotto lo stesso tetto con qualcuno che, magari non ci picchia (avevo appena affrontato il tema delle donne pesantemente maltrattate e più a rischio in quarantena, pochi giorni prima n.d.r), magari non ci tratta male né ci manca di rispetto, ma più semplicemente non ci sostiene o supporta nel nostro modo di vivere e sentire il momento attuale.
Questa cosa, penso possa essere un fatto che accade a molte donne, essendo per natura più emotive, sensibili ed estroverse.
Si rischia di apparire, agli occhi dei propri conviventi, tragiche, ossessionate e quant’altro.
Ecco che ci si può trovare, a non sapere se è meglio tacere, sempre, in ogni occasione ed evitare discussioni che in spazi chiusi e senza poter cambiare aria rischierebbero di appesantire la convivenza oppure continuare ad essere se stesse, con le conseguenze del caso.
Ecco mi piacerebbe trovare prossimamente sul blog un articolo su questo argomento.”
Una riflessione subito a nota di questo primo messaggio che poi capiamo meglio: “continuare ad essere se stesse”, non è sempre una buona idea.
Il secondo messaggio, scrittomi da un’altra lettrice, recita:
“Avrei una domanda da porti: come si fa, in una relazione, a distaccarsi emotivamente dai problemi che riguardano il partner?
Mi rendo conto che quando si sta insieme ad una persona si tendano a condividere gioie e dolori quindi è davvero possibile non sentire come nostri i problemi di chi si ama?
Ad esempio, in questa situazione sono molto preoccupata per la situazione economica del mio compagno che ha un’attività che ha dovuto sospendere.
Lui mi dice di non preoccuparmi, che sono cose che riguardano lui e di star tranquilla. Io però non riesco a disinteressarmi, sono in ansia e mi preoccupo per lui.
Esiste un modo per, non dico fregarsene, ma imparare a distaccarsi dai problemi delle persone a cui vogliamo bene?”
Sono entrambi messaggi profondi e intelligenti, quasi speculari, cioè propongono in apparenza situazioni opposte, ma che in realtà sono simili.
Mostrano tutte e due quella che viene considerata una caratteristica tipicamente femminile, l’empatia.
Il fatto è che anche per quel che riguarda l’empatia dobbiamo essere in equilibrio.
La seconda lettrice ha molta empatia, fin troppa.
La prima non ne mostra a sufficienza, ma ne richiede tanta, fin troppa.
Alla prima, colei che convive con un partner rispettoso e dal quale non si sente supportata e sostenuta nel “proprio” modo di vivere il momento attuale, ribadisco un mio antico mantra: nessuno è una stampella per nessuno.
Siamo individui, cioè persone singole, ciascuno con difetti, doti, inclinazioni, caratteri e propensioni.
Ciascuno con anima, mente, cuore.
Ciascuno con un passato e un futuro, un immaginario e un senso di sé.
Una storia personale e un modo di raccontarsela.
E’ necessario, tra persone che si amano e che vivono in coppia, stabilire confini e limiti.
Se c’è un momento di crisi, nel 99% per cento dei casi, esso investe entrambi i componenti della coppia.
Immaginiamoci un momento di crisi come questo.
Il compagno della signora avrà di certo anche lui ansie, preoccupazioni, paure.
Che cosa legittima la signora a pretendere che lui si faccia carico anche di quelle di lei, nel modo in cui vuole lei?
Che lui ascolti e capisca tutta l’emotività di lei, senza sconti e senza limiti?
Perché lei è donna e quindi sensibile, emotiva ed estroversa più di lui?
No, amica mia, non è così che funziona.
Lui non può fare il suo lavoro e anche il tuo. Lui non è il tuo tutore, lui è il tuo partner.
Non chiedere a lui la tranquillità che tu non riesci a darti.
Cerca tu soluzioni per recuperare tranquillità per te.
Questo significa essere adulti, amarsi ed amare.
Non metterti in uno stato di bisogno e di subordinazione.
Non ne hai ne hai necessità, dato che le tue risorse ti bastano e non ti è utile.
Amore: equilibrio tra vicinanza e lontananza, collaborazione e autonomia
La seconda lettrice vuole ficcare il naso negli affari altrui e lo fa anche in modo ansiogeno.
Cioè che crea ansia.
Vi prego di notare che il mio tono è scherzoso e benevolo, non certo giudicante. Per nessuna delle lettrici, per nessuna delle situazioni.
Non mi sarebbe concesso giudicare e rimproverare e non ne ho diritto e poi non è necessario.
Gli uomini, in generale, non vogliono passare per dei cretini incapaci e, in linea generale, chiunque di noi, se un minimo è sano, conosce rischi e opportunità del proprio lavoro meglio di altri.
Inoltre, molti di noi, anche quando abbiamo problemi, se abbiamo anche un minimo di equilibrio, tendiamo a tenerci i nostri guai per noi stessi per non seminare agitazione intorno e per non alzare polvere, che poi entra anche nei nostri, di occhi.
Molti uomini, poi, se hanno problemi preferiscono non parlarne, se non con persone di cui si fidano da un punto di vista personale, ma soprattutto “tecnico”.
Di tasse parlano con gli amici che hanno un regime fiscale simile al loro o con il commercialista, di lavoro con i colleghi con cui vanno d’accordo, di salute con il medico…
Ed è tutto molto sano.
Certo c’è anche il rischio che il silenzio e la minimizzazione siano strumenti per “nascondere” realtà scomode o dolorose.
E che dire? In coppia non è necessario dirsi tutto, come nemmeno tra amici.
Se possiamo risparmiare un peso a qualcuno che amiamo, perché non farlo?
(E questo è utile anche alla signora del primo messaggio).
Preoccuparsi per gli altri e buttare addosso a loro la propria apprensione è un atteggiamento egoistico e manipolatorio, che con maturità è utile lasciare andare.
Come? Limitandosi a fare la nostra parte.
Davvero nei momenti di difficoltà e sempre, abituiamoci a stare concentrati su quello che noi possiamo fare per noi e per la squadra alla quale apparteniamo, rimanendo nel nostro ruolo, non pretendendo di controllare tutto.
Ecco, è importante lasciare andare la mania del controllo, in questo caso.
Sono convinta che entrambe le signore, con i piccoli passi che ho indicato, possono far fare un gran balzo di qualità alla loro relazione.
Sempre se nella loro relazione c’è amore e volersi bene.
Come andare d’accordo 12 facili passi
Ora consideriamo alcuni passi che ci permettono di migliorare la nostra relazione con il partner a prescindere.
Te ne propongo 12
1 Non pretendere di cambiarlo. Non volerlo diverso da come è.
E’ una cosa terribile. Che ti allontana da lui.
In una coppia si può di certo evolvere, quando ci si ama e si ha un progetto di vita in comune.
Ciascuno dei due partner evolve nella direzione più giusta per e verso l’altro e per e verso la coppia, quando ha piena consapevolezza che questa sua evoluzione lo rende migliore e più felice.
E’ una motivazione che può venire solo dall’interno, non dall’esterno.
L’unica cosa che puoi fare tu è pensare alla tua di evoluzione e non intralciare la sua.
2 Non dare per scontato di conoscere i suoi desideri, le sue aspirazioni e i suoi obiettivi e che questi siano corrispondenti ai tuoi.
Tradotto in termini semplici: parlatevi. Comunicate. Prendetevi del tempo e dei modi (che non siano riunioni dirigenziali o sindacali) per confrontarvi e rivelarvi i vostri sogni e i vostri progetti, sincerandovi che siano compatibili e cercando un punto di incontro che non sia un compromesso.
Remare nella stessa direzione è eccitante e cementa l’unione.
3 Rispettate i valori l’uno dell’altra.
Non è necessario avere le stesse idee politiche o le stesse credenze religiose, ma è fondamentale rispettarle e non farne terreno di scontro.
Del tipo: conosco una coppia a me molto, molto vicina in cui il marito accompagna a messa la moglie e la va a riprendere.
4 Riconosci quali sono gli aspetti importanti della vita, di una persona e di una relazione e lascia perdere il resto.
E’ un buon padre e non chiude il tubetto del dentifricio? Vuoi litigare per questo?
Va a fare la spesa grossa regolarmente, regolarmente si smazza pesi grossi e sacchetti e regolarmente si dimentica quelle due cose essenziali che non è umanamente possibile dimenticarsi?
Lascia perdere.
Organizzati per comprare sempre tu nel supermercatino sotto casa quelle due cose nei ritagli di tempo, così eviti addirittura tutta la sceneggiata.
Oh, questo deve essere reciproco…
5 Dì e fai le cose al momento giusto e nel modo giusto.
Se sta rientrando dal lavoro alle 21, è alla guida e ha avuto una giornata di melma, non raccontargli della lite con quello del piano di sopra che non ha ancora riparato la canna del cesso che scola sul muro del salotto e che sarebbe bene che fosse lui (il tuo partner) a contattare l’amministratore per parlargli del decreto XXII del 24 maggio 1964, comma 65, capitolo 12, art 16, nota 47, in merito alle canne del cesso guaste.
Come volersi bene
6 Non arrivare a conclusioni affrettate.
Una settimana di piccoli litigi non significa che stai con l’uomo sbagliato.
7 Non lasciarti prendere dall’effetto “rana bollita”, cioè non tollerare litigi, comportamenti scorretti e mancanza di rispetto a tempo indeterminato.
Abituati a dare ultimatum e a rispettarli, non sei uno zerbino.
8 Comportati da donna adulta che ha un comportamento serio e responsabile.
Lui non è tuo padre, quando avevi cinque anni, il tuo confessore e il tuo psicologo. Pretendi lo stesso comportamento da lui. Non sei sua madre, la sua assistente sociale, la sua psicologa.
9 Se hai dei segreti che sei certa che tali rimarranno e sai che potrebbero farlo soffrire, tieniteli per te.
Se hai commesso degli errori verso di lui e lo hai offeso – sul serio, non paturnie autocolpevolizzanti – chiedi scusa in maniera autentica e fai in modo che si volti pagina. Pretendi, anche in questo caso, reciprocità.
10 Prendetevi regolarmente del tempo per affettuosità, coccole, condivisione di piccoli piaceri, sesso soddisfacente. Insomma, statevi vicino e vogliatevi bene, per davvero.
11 Abbi cura di te, del tuo stato emotivo, della tua salute fisica e del tuo aspetto. Anche a casa. Non sono necessarie grandi cose, pulizia, ordine, una ravviata, un sorriso anche nella fatica quotidiana.
12 Abbiate tenera cura di voi, in modo reciproco, senza insistenze e senza invadenze.
Una carezza inaspettata, un bacio, un tocco sulla spalla o sulla schiena, un sorriso, di nuovo, così giusto per farlo.
Momenti di silenzio e di pace totale insieme, senza pc, smartphone, telefoni, chat.
Ecco come andare d’accordo con un partner anche in momenti difficili.
Cristina 5 anni fa (3 Maggio 2020 22:52)
Maria 5 anni fa (4 Maggio 2020 11:27)
Monica 5 anni fa (11 Maggio 2020 0:16)
Ilaria Cardani 5 anni fa (11 Maggio 2020 12:27)
Sbagli nel domandarti dove sbagli. Probabilmente non sei tu che sbagli o l'unico sbaglio è continuare a stare con quell'uomo. E' brutto sentirselo dire, ma è molto probabile che sia la verità.White 5 anni fa (11 Maggio 2020 15:51)
Silvia 5 anni fa (11 Maggio 2020 21:16)
White 5 anni fa (12 Maggio 2020 11:50)
Vittoria 5 anni fa (20 Maggio 2020 20:30)
Silvia 5 anni fa (21 Maggio 2020 10:38)
Esmeralda 4 anni fa (14 Giugno 2020 16:40)
Ilaria Cardani 4 anni fa (14 Giugno 2020 17:16)
Andare a vivere per conto tuo. Farti una vita tua. Il che non vuol dire attaccarti al primo uomo che passa. Vattene da casa. Così si fa nella vita.Esmeralda 4 anni fa (14 Giugno 2020 17:29)
Purtroppo è una situazione momentaneamente stare lì ed ho una figlio piccolo non è facile... senza aiuto. Dici che non c’è nessuno modo per far cambiare idea ai miei ?Ilaria Cardani 4 anni fa (14 Giugno 2020 17:48)
Esmeralda 4 anni fa (14 Giugno 2020 17:54)
Io ho 32 anni, sono separata da quattro anni , sono una brava persona anche se ho fatto qualche sbaglio nella vita. Si infatti non è facile essere tra i due fuochiIlaria Cardani 4 anni fa (14 Giugno 2020 18:27)
Esmeralda 4 anni fa (14 Giugno 2020 20:59)
Si è vero ! Al momento non posso proprio permettermi di andarmene da casa, ma se lui mi ama veramente mi aspetterà ... spero . Grazie Ilaria !Esmeralda 4 anni fa (16 Giugno 2020 23:26)
Ilaria Cardani 4 anni fa (16 Giugno 2020 23:31)
Ilaria Cardani 4 anni fa (16 Giugno 2020 23:35)
Esmeralda 4 anni fa (16 Giugno 2020 23:41)
Ciao Ilaria, hai ragione sono stata ingenua ad innamorarmi ancora dell’uomo sbagliato ... non mi merita ... lo lascerò , seguo il tuo consiglio. GrazieFrancescaF 4 anni fa (17 Giugno 2020 10:15)
Ilaria Cardani 4 anni fa (17 Giugno 2020 10:29)
La seconda che hai detto.FrancescaF 4 anni fa (17 Giugno 2020 10:47)
Questo mi rincuora moltissimo.Ilaria Cardani 4 anni fa (17 Giugno 2020 11:33)
Immagino sia ironico...FrancescaF 4 anni fa (17 Giugno 2020 12:02)
Emilia 4 anni fa (17 Giugno 2020 11:07)
FrancescaF 4 anni fa (17 Giugno 2020 13:03)
Fabio 4 anni fa (17 Giugno 2020 15:12)
Fabio 4 anni fa (17 Giugno 2020 15:41)
Ahh! Dubiti con due b, pardon.Emilia 4 anni fa (17 Giugno 2020 15:29)
Cristina 4 anni fa (17 Giugno 2020 13:08)
Esmeralda 4 anni fa (16 Giugno 2020 23:39)
È vero ho trovato davvero un uomo pessimo ... credo proprio che lo lascerò ... non mi merita. Io stavolta ci credevo sembrava diverso e invece niente ... grazie Ilaria.Esmeralda 4 anni fa (17 Giugno 2020 9:37)
Hai ragione! Lo lascerò non mi è piaciuto nemmeno un’po quello che mi ha detto. Grazie Ilaria.Margot 4 anni fa (17 Giugno 2020 11:44)
Esmeralda 4 anni fa (17 Giugno 2020 22:12)
Saretta 4 anni fa (1 Novembre 2020 10:43)
Ilaria Cardani 4 anni fa (1 Novembre 2020 17:06)
Saretta 4 anni fa (1 Novembre 2020 18:02)
Ilaria Cardani 4 anni fa (1 Novembre 2020 18:06)
Laura 4 anni fa (1 Novembre 2020 18:18)
Saretta 4 anni fa (1 Novembre 2020 18:45)
Saretta 4 anni fa (1 Novembre 2020 18:18)
FrancescaF 4 anni fa (1 Novembre 2020 18:30)
Saretta 4 anni fa (1 Novembre 2020 19:16)