Come superare l’insicurezza nella seduzione?
Come superare l’insicurezza, cioè la mancanza della fiducia in se stessi e nella propria capacità di avere successo e di raggiungere i propri obiettivi?
Come è possibile andare oltre quel senso di agitazione, di ansia e di incertezza che riguarda la tua persona e le tue capacità, soprattutto quando si tratta di seduzione e di relazioni?
L’insicurezza è una “brutta bestia”, perché impedisce di dare il meglio di sé quando si vorrebbe approcciare un uomo.
Impedisce di dare il meglio di sé anche quando si è approcciate.
Rischia di “sabotare” le relazioni che stanno per nascere o anche quelle già belle avviate.
Proprio così, dato che, se si è preda dell’insicurezza, non si è libere, non ci si sente libere e non ci si comporta in modo libero.
Che non significa “spontaneo”, come sostengono alcuni.
La spontaneità, in senso stretto, come è normalmente intesa, non è sempre positiva.
Anzi, spesso è una sonora stupidaggine.
Ma se per spontaneo si intende un comportamento “libero dalle catene dell’insicurezza”, ebbene, sì, anch’io voto a favore della spontaneità.
La spontaneità insensata, cioè il comportarsi così come viene, il “lanciarsi” senza freni, il pretendere che gli altri tollerino, accettino e sopportino qualunque nostro comportamento, invece, è una sciocchezza infantile.
Con gli altri – come del resto con noi stessi – è molto più sano, giusto e utile adottare dei comportamenti che facilitino la relazione.
Che aprano la strada al raggiungimento del benessere reciproco, della concordia, dell’unione, anche attraverso la rinuncia a soddisfare incondizionatamente i nostri bisogni o anche i nostri istinti.
La capacità di entrare in relazione, di creare relazioni e di mantenerle è proprio nel trovare il giusto equilibrio tra l’esprimere se stessi, come persone, a tutto tondo, e permettere all’altro di fare lo stesso.
Senza scontrarsi, senza soffrire e senza arrecare sofferenze all’altro, nei limiti del possibile.
Le relazioni disfunzionali sono quelle nelle quali, per diverse ragioni, questo non avviene e per solito a causa dei comportamenti di entrambi e certo non di uno solo.
Se nella coppia c’è uno che le suona, significa che c’è un altro che le prende.
Entrambi sono responsabili. Uno di darle, l’altro però di prenderle.
Torniamo a noi e all’insicurezza, che il tema che stiamo trattando adesso qui.
La spontaneità, come mancanza di freni non va bene. L’abbiamo detto.
La manipolazione, il desiderio di manipolare, il controllo sull’altro non vanno bene.
E non va bene nemmeno l’eccessivo controllo di sé, delle proprie azioni e delle proprie reazioni.
Un controllo che limita, che contiene, è distruttivo e può essere causato dall’insicurezza.
Dalla paura di sbagliare e di essere giudicati dagli altri.
Come superare l’insicurezza: i danni che fa nelle relazioni
Stiamo parlando dei danni di quell’insicurezza che fa sorgere mille dubbi su se stesse, sul proprio valore, sulla propria capacità di affascinare, di sedurre e di farsi amare.
Che guaio!
Perché a forza di farsi prendere dall’insicurezza, non ci si lascia avvicinare con amore e attraverso l’amore, si diventa antipatiche oppure bisognose, oppure assillanti.
Ci si accontenta e ci si lascia maltrattare (“Come al solito è colpa mia, sbaglio sempre, sono sbagliata e sono incorreggibile, ha ragione ad arrabbiarsi…”)
Quando ci si sente insicure si litiga più facilmente, ci si comporta in modo più suscettibile e permaloso, si è ipersensibili ai comportamenti degli altri, anche quelli più innocenti.
Si perde fascino, si diventa gelose immotivatamente, perfino respingenti.
Si mette anche ansia al partner, si distrugge la sua fiducia nel rapporto.
L’insicurezza rovina le relazioni.
Di più: rovina la vita!
L’insicurezza è la sensazione di essere perennemente minacciate, di essere continuamente giudicate e di non essere adeguate e all’altezza.
E’ un sentimento comune, diffusissimo.
In più è uno stato d’animo che può avere picchi ma anche bassi.
Nelle fasi più critiche della vita, per esempio, si sente più insicurezza.
E’ logico, normale, comprensibile.
Non è che si debba pensare di essere strane se ci si sente insicure.
Soprattutto se ci si sente insicure nei momenti difficili della vita.
E’ per questo che bisogna in genere evitare di mettersi in situazioni difficili, dove e quando possibile, e in storie sbagliate o accanto a persone inguaiate che ci creano problemi.
In tutta franchezza, le storie sbagliate con persone sbagliate si possono evitare.
Si può perfino lasciare un marito abusante dopo trent’anni.
Sì, sì, si può.
Basta avere una sufficiente considerazione di se stesse.
La questione è entrare nell’ordine di idee che la tua vita, la tua serenità, la tua soddisfazione sono più importanti di un legame che può sembrare rassicurante ma che ti distrugge psicologicamente, facendoti perdere tutto quello che di bello, a livello personale, hai.
Insomma, le relazioni tossiche vanno abbandonate, di qualsiasi tipo esse siano.
Perché aumentano l’insicurezza, fiaccano e fanno scempio dell’autostima.
Dunque sentirsi insicuri talvolta e in alcuni frangenti della vita è normale e naturale.
E’ che non bisogna esagerare, no.
L’insicurezza nasce e si sviluppa piuttosto presto, nell’infanzia, per varie ragioni, non sempre determinabili.
Per esempio non è sempre colpa della mamma e nemmeno dei compagni di scuola.
Credo sia arrivato il momento di non sopravvalutare l’influenza del nostro passato, in particolare degli eventi della nostra infanzia e adolescenza, sul nostro modo d’essere nella vita adulta.
Certo, se si sono subiti abusi gravi e importanti è giusto occuparsene, con serietà e dedizione, affidandosi a scienziati, ricercatori e professionisti seri e non a cialtroni, benché laureati, titolati e noti.
Basta cialtroni e cialtronerie. Non è più tempo nemmeno per tutte queste cose, che spesso fanno più danni sulle persone sofferenti del non fare nulla.
Su questo non ci sono dubbi.
Come non ci sono dubbi che è necessario, da adulti, occuparsi di sé con tenerezza e affetto, generosità verso noi stessi e verso gli altri per rimediare alle trascuratezze che abbiamo subito da bambini o che crediamo di aver subito.
Ma tutto con misura.
Teniamo presente che chi tende all’insicurezza oppure è stato cresciuto con messaggi che hanno rafforzato la sua insicurezza naturale, spesso la alimenta con giudizi troppo severi su se stesso (o se stessa), ingigantendo situazioni frustranti della vita, in modo irrealistico.
Con pensieri parole e azioni svalutanti o anche andando a cercarsi situazioni svalutanti
I pensieri svalutanti sono quei continui rimuginii in cui ci si dipinge come inadeguate e incapaci.
Quel tornare continuo a ricordi di fatti ed episodi che si considerano fallimenti personali, umiliazioni, “bocciature”.
Lo stesso vale per le parole.
Il parlare di sé, a se stesse e agli altri, in modo sempre critico, eccessivamente umile e modesto, per non dire “abusivo”.
Già, perché si può essere abusive anche con se stesse.
Essere abusivi con se stessi significa camminare con il proprio aguzzino appiccicato alle costole, peggio della propria ombra.
Significa abituarsi all’abuso e avere comportamenti abusanti.
Emettere giudizi sempre negativi su di sé nella propria testa è veleno.
Come sono veleno assoluto le relazioni sbagliate, che si tratti di relazioni sentimentali, di amicizia, di lavoro.
Lo abbiamo appena detto.
E non per niente chi si sente più insicura, più facilmente ha relazioni sbagliate a tutti i livelli.
Le relazioni sbagliate poi confermano, riaffermano, rafforzano l’insicurezza.
E portano di nuovo ad altre relazioni sbagliate.
Ancora: gran parte dell’insicurezza è dovuta a una valutazione ingigantita di alcuni episodi del presente e a una visione irrealistica e proiettata alla negatività di quel accade nel mondo intorno.
Per cui è necessario “cambiare posizione” per “cambiare prospettiva” e vedere il mondo con sguardo più obiettivo in modo da ridimensionare la propria percezione della “gravità” delle esperienze vissute e la conseguente insicurezza che si nutre di questa percezione eccessivamente negativa.
Come si fa a superare l’insicurezza nella seduzione?
Con la propria insicurezza ciascuno di noi fa i conti un po’ tutta la vita, a meno che non si sia persone dotate di grande presunzione e di un’ammirazione del proprio ego sconfinata, come possono essere certi personaggi particolari, magari un po’ disturbati.
Anzi, certamente disturbati.
Considera che la pretesa di annullare l’insicurezza, così come di cancellare qualsiasi vulnerabilità che ci appartiene come esseri umani, non è una pretesa realistica, matura, da persone adulte.
Il punto di partenza per una vita serena è accettare i propri limiti, quelli degli altri, quelli delle situazioni che viviamo.
Il secondo passo è quello di desiderare di superare certi limiti, spostarli in avanti, ma non volere annullarli.
Il desiderio di superare i propri limiti non deve sorgere da disprezzo di sé, ma da amore e ammirazione per sé e per il fatto di essere nel mondo, esistere, avere un’anima (diciamo così per convenzione, a proposito di anima ;) )
Desiderare la perfezione è solo pensare in modo non umano e non benevolo verso se stesse e perdere un sacco di energie in un obiettivo vano e inutile.
E quindi, che fare?
Il primo passo, anche in questo caso è accettare. Accettare la propria insicurezza. Il fatto di sentirsi la tremarella e che la tremarella aumenti quando si deve fare o dare un esame o quando si esce con un uomo che ti piace.
Il primo passo ogni volta che ci si sente sopraffare dalle proprie fragilità interiori è fare un bel respiro, concentrarsi sulla propria persona con amore e accettare consapevolmente quello che si prova.
Questo atteggiamento ti dà una forza enorme.
Provare per credere.
13 passi per superare l’insicurezza davvero e per sempre
Ora veniamo al consueto elenco di “strategie” per andare oltre gli ostacoli dell’insicurezza.
Sono 13.
Pensi di farcela almeno a leggerli tutti?
1. Considera la “sfida” di superare la tua insicurezza come un gioco divertente.
La vita, volenti o nolenti, ci sottopone a sfide spesso davvero grandi e complicate. Questa, al paragone non è così terribile.
Riguarda te e il tuo benessere.
Caricati di entusiasmo e decidi che ti dedicherai a questo obiettivo con passione e insieme distacco, non dimenticando appunto il lato giocoso e anche scherzoso di una sfida del genere.
2. Sii consapevole che si tratta del tuo benessere e della tua serenità. Superare l’insicurezza è un obiettivo possibile. Vale davvero la pena che ti ci dedichi, è importante.
3. Basta menate. Dalla metà del secolo scorso, grazie alla diffusione delle teorie e delle terapie psicanalitiche e psicologiche e alla loro divulgazione, a poco a poco si è “disseminata” un’abitudine all’analisi e all’autoanalisi.
Un po’ ossessiva, inutile, spesso inadeguata e frutto di malainformazione e di disinformazione.
Vivere senza consapevolezza della propria psicologia e della propria emotività non va bene, ma non va bene nemmeno concentrarsi continuamente su un’analisi continua di sé, della propria vita, del proprio passato e dei propri “traumi”.
Interpretando il tutto spesso in modo arbitrario e personale, senza basarsi su teorie attendibili e senza soprattutto cercare e dedicarsi a soluzioni pratiche.
Come dicevo sopra, se c’è qualcosa di davvero significativo, va affrontato con determinazione e serietà facendo affidamento su figure di aiuto e di supporto autorevoli (ahimé non sempre facili da trovare).
Per il resto prendi l’abitudine di assumere un certo distacco dalle tue sofferenze passate, di infischiartene del fatto di avere avuto una famiglia disfunzionale, di avere avuto delusioni nella tua infanzia o umiliazioni nella tua vita adulta.
Non dobbiamo dare potere ai tanti che hanno attraversato le nostre vite tentando di farci del male e spesso riuscendoci.
Indeboliamo il male nel mondo andando oltre e dimostrando di stare bene nonostante. Le vere sfide della vita sono adesso e qui e continuare a ripercorrere il passato nei suoi momenti bui, è solo un inutile masochismo, una perdita di energie preziose.
Rimuginare sul passato significa farlo rivivere e farlo diventare il nostro presente.
Non va bene. Per nulla.
Cambiamo.
4. Non vederti e percepirti come “fuori posto”, “tarata”, “fallata” addirittura magari “malata”.
Facendo riferimento al punto precedente cerchiamo di non vivere ogni esperienza emotiva sgradevole che viviamo come una forma di disturbo o di patologia.
Per cui, se proprio non è necessario, evita di perdere tempo in terapie, che spesso rischiano di deresponsabilizzarti e di tenerti in attesa e in aspettativa di una guarigione che non può avvenire, dal momento che non c’è una malattia.
O, come ancora più spesso capita, evita di entrare in contatto con ambienti e persone che applicano a te, anche nel ruolo di professionisti, l’etichetta di persona che “va curata”, sennò non può avere una vita decente.
E’ un gioco sporco, perché può contenere conflitti di interesse o, perfino peggio, può essere frutto di proiezioni personali, quelle sì disturbati, o di deformazioni professionali irresponsabili e inconsapevoli.
Soffri di insicurezza? Prenditene cura, intanto cominciando da te.
5. Poniti degli obiettivi realistici, alla tua portata che ti diano reale soddisfazione.
Il mondo è pieno di persone che non sanno che cosa fare nella vita e della propria vita, che ignorano che cosa le rende felici e soddisfatte, che non sanno quali obiettivi porsi.
Hanno molte ambizioni, desiderano essere brave o migliori in un’infinità di campi, ma non sanno nemmeno che cosa tutto ciò significhi, nel bene e nel male.
Perché molti di questi obiettivi e di queste ambizioni non appartengono genuinamente a loro, ma sono entrati nella loro testa attraverso diverse vie di persuasione esterna.
Detto questo, tu decidi che cosa ti interessa davvero e che cosa non puoi e non vuoi perderti della vita e dedicati a raggiungere almeno un obiettivo che ritieni importante, per te, genuinamente e autenticamente, per te solo per te.
Non fare dipendere la tua felicità nemmeno da quello.
Fai in modo che si tratti di un traguardo alla tua portata, non troppo difficile e nemmeno troppo facile.
E soprattutto che non dipenda dagli altri o dalla vita e dalle scelte degli altri.
Fare un figlio e sposarsi non rientrano in questo genere di obiettivi.
Parlare il russo correntemente o metterti in proprio con il lavoro, sì. E se non riesci nemmeno a raggiungere quei pochi obiettivi che ti sei posta, dopo esserti impegnata con dedizione e con passione, non importa.
Ne sarà comunque valsa la pena, ti conoscerai meglio e, accettando di nuovo i tuoi limiti, ti amerai ancora di più, che non è poco.
Al tuo passo e con amore arrivi dove vuoi
6. Procedi per gradi, un passo alla volta
7. Non fare confronti con gli altri, non fare confronti con le altre donne in particolare.
Siamo tutti diversi, veniamo da storie diverse e abbiamo compiuto percorsi diversi. Non ha senso fare confronti. I confronti ti fanno perdere di vista i tuoi punti forti.
8. Se devi fare confronti ed esprimere valutazioni, fai riferimento a te stessa e ai tuoi progressi personali, anche quelli che hai fatto nel ridurre il tuo senso di insicurezza.
9. Diventa tu stessa la misura del tuo valore. Se poni a te stessa dei piccoli obiettivi, ma importanti, da perseguire con continuità e costanza, nel quotidiano, la tua autostima aumenta e di conseguenza diminuisce il tuo senso di di insicurezza.
Per esempio? Decidi che per rendere migliore la tua vita, fai un po’ di ordine in casa, seguendo una routine quotidiana di piccole azioni che non rendano questa abitudine ossessiva ma che ti permettano di comprendere che fai qualcosa per te stessa, di buono e di amorevole e che dipende esclusivamente da te.
10. Vivi con gioia, trova ogni giorno qualcosa di divertente e di positivo nella tua vita su cui concentrarti, da apprezzare pienamente e da memorizzare con curiosità e passione.
11. Tieni sempre presente i tuoi punti di forza, addirittura segnandoli sul tuo diario personale. E’ come se facessi costantemente un inventario delle tue doti uniche e speciali.
E’ bellissimo!
Questo è importante in particolare al rapporto di coppia.
Molte donne si sentono inadeguate rispetto a un partner, anche solo a un partner ipotetico, immaginato o a un uomo che conoscono di vista e del quale non hanno mai nemmeno sentito la voce.
Non siamo tutti uguali, ciascuno di noi ha punti di forza e di debolezza.
Ciascuno di noi ha caratteristiche positive o una combinazione di caratteristiche positive che nessun altro ha.
In questo sta l’unicità e l’irripetibilità degli individui e il loro sacro valore.
Tu hai questa unicità e irripetibilità, dei “meno” e dei “più” esattamente come gli uomini che incontri e che ti piacciono o con i quali puoi iniziare o hai già una relazione.
In una coppia si collabora e si è “interdipendenti”, non “dipendenti” si vive in due ma come individui.
Il tuo compagno ha caratteristiche positive che tu non hai, ma questo vale anche per te nei confronti di lui.
Tu parti da quello che sei in grado di offrire e di dare tu.
Non nel senso che ti devi sacrificare o immolare, si intenda.
Non sei in debito, ecco. Non sei debito con nessuno e tantomeno con un uomo che vorresti ti amasse o già ti ama.
Non sei in debito con un uomo per il fatto che sta con te e ti ama.
Tu hai il tuo valore e un uomo sano che ti ama lo sa bene, altroché.
12. Imponi a te stessa di essere il più possibile indipendente, cioè di provvedere ai tuoi bisogni materiali ed emotivi in modo autonomo.
Questo è importante e spesso necessario farlo quando non si è in coppia e si vive da soli, ma è in ogni caso fondamentale farlo quando si è in un rapporto o in una convivenza.
Non considerare il tuo compagno la tua stampella, il tuo cameriere, il tuo segretario.
O, peggio mi sento, il tuo rifugio e la tua ragione di vita.
13. Conta su te stessa e non sugli altri, nemmeno sul tuo partner.
E’ così che alleni la tua sicurezza personale e diventi più libera da schemi, paure e costrizioni emotive.
Sei più libera.
Anche di amare e farti amare.
Costruire una maggiore fiducia in te stessa ti sembra un’altissima montagna da scalare?
Non chiedere e non pretendere troppo da te stessa e fai un passo alla volta, considerando che tutto quello che fai per te ha un valore immenso e non ha prezzo.
Ecco come superare l’insicurezza.
Emilia 5 anni fa (15 Febbraio 2020 22:26)
Che meraviglia questo articolo. Grazie infinite Ilaria, le tue parole sono come un balsamo sul cuore... Grazie.Chiara 5 anni fa (16 Febbraio 2020 8:30)
Carla 5 anni fa (16 Febbraio 2020 8:41)
Bellissimo. Grazie.Sara 5 anni fa (16 Febbraio 2020 12:32)
Grazie, sto lavorando proprio su questo e l'articolo mi serve tantissimo, lo rileggerò più volte. Grazie infinite!Enry 5 anni fa (16 Febbraio 2020 17:15)
AnnaV 5 anni fa (16 Febbraio 2020 21:27)
Alisia 5 anni fa (17 Febbraio 2020 11:49)
sara 5 anni fa (17 Febbraio 2020 13:55)
Cara Ilaria, in breve: l'ho stampato ed evidenziato nei punti a me più "difficili". E' un articolo di una semplicità e forza incredibili. Grazie, SaraIlaria Cardani 5 anni fa (17 Febbraio 2020 14:53)
Grazie per il complimento e brava per usare gli strumenti che metto a disposizione.Carla 5 anni fa (17 Febbraio 2020 15:07)
Emanuele 5 anni fa (17 Febbraio 2020 16:51)
Ciao Carla, Che dire purtroppo l'eleganza nel corteggiare e passata di moda per molti uomini. L'eccesso in qualcosa è già un indicatore importante. Da evitare fin da subito soggetti così.Cinzia 5 anni fa (17 Febbraio 2020 18:53)
Vic 5 anni fa (18 Febbraio 2020 14:51)
Carla 5 anni fa (19 Febbraio 2020 9:28)
Vic 5 anni fa (19 Febbraio 2020 12:21)
emanuele 5 anni fa (19 Febbraio 2020 13:40)
Ciao Vic, Ci vuole un po audacia nella vita. Antenne dritte e occhi aperti e osare quel tanto che basta per non riamare immobili.Ilaria Cardani 5 anni fa (19 Febbraio 2020 13:14)
Adele 5 anni fa (24 Febbraio 2020 20:00)
Ilaria Cardani 5 anni fa (24 Febbraio 2020 20:12)
"Non valgo. Non merito. Non merito amore."Giusi 5 anni fa (16 Febbraio 2020 9:13)
Emanuele 5 anni fa (16 Febbraio 2020 18:31)
Atolla 5 anni fa (16 Febbraio 2020 19:28)
AnnaV 5 anni fa (16 Febbraio 2020 20:47)
Pauline 5 anni fa (28 Febbraio 2020 2:10)
Angy 5 anni fa (18 Marzo 2020 22:24)
Ilaria Cardani 5 anni fa (18 Marzo 2020 22:41)
Le persone non cambiano!!! Cambiano le loro motivazioni e i loro obiettivi. Punto. Se uno tradisce te e non un'altra, a te che cosa interessa?Angy 5 anni fa (19 Marzo 2020 7:57)
Cristina 5 anni fa (19 Marzo 2020 11:51)
Ilaria Cardani 5 anni fa (19 Marzo 2020 12:46)
Angy 5 anni fa (19 Marzo 2020 18:44)
Angy 5 anni fa (19 Marzo 2020 18:41)
Grazie Cristina.. Il tuo intervento è stato utilissimo.. Effettivamente no.. Non ha senso che uno dei due debba faticare a tenere d'occhio l altro!!!Cristina 5 anni fa (19 Marzo 2020 0:02)
Angy 5 anni fa (19 Marzo 2020 7:55)
Certo Cristina hai ragione.. La persona che lasciamo per determinati motivi... La lasciamo per il suo modo di vedere le relazioni... Al massimo impareranno a nasconderle un poDoris 5 anni fa (19 Marzo 2020 12:46)
Angy 5 anni fa (19 Marzo 2020 19:59)
Grazie Doris... Si se uno già ha tale indole.. Può non avere opportunità e sembrare cambiato.. Ma alla minima occasione non potrai fidarti..!!!Kicca 4 anni fa (11 Febbraio 2021 20:15)
Grazie Ila, bellissimo articolo