Vivere le relazioni con leggerezza. Ti interessa? Ne sei capace? Ti piacerebbe saperlo fare?
"Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. I.Calvino"
Vivere le relazioni con leggerezza non significa essere donne “facili”, “poco di buono” o “superficiali”.
Tutte definizioni che tendono a descrivere una donna come stupida, poco affidabile e, appunto, di facili costumi.
Non sia mai!
Si sa che le brave ragazze per essere accettate e ben giudicate, per essere all’altezza delle aspettative, per essere “brave” nel senso più pieno del termine, devono anche essere “serie”.
E una brava ragazza e seria non può essere anche leggera, nello stesso tempo.
O, almeno, non è così facile ed è un compito nel quale riescono solo quelle molto astute e abbastanza anticonformiste.
Però, siamo di nuovo dal principio. Se si è astute e anticonformiste, non si può essere anche brave e serie.
Insomma, se si è brave e serie, prima di tutto bisogna essere coerenti, mantenere la barra dritta, non lasciarsi andare.
E come si fa a essere leggere? Non si può! Non si deve! Soprattutto: non è buono, non è giusto, non sta bene!
Vivere le relazioni con leggerezza. E’ consentito dalla legge?
Certo è un bel problema quello di vivere le relazioni con leggerezza. Attenzione, sto dicendo precisamente “vivere le relazioni con leggerezza”, non vivere relazioni leggere (indicibile, proprio!!!) o comportarsi con leggerezza.
Perché vivere relazioni leggere significa essere chiaramente delle poco di buono, assimilabili a donne di strada.
Invece, certo, comportarsi con leggerezza, significa essere superficiali, distratte, disattente. Questo devo dire non piace nemmeno a me, dato che anch’io, nel mio piccolo, sono una brava ragazza.
Ma sai qual è il guaio? Che molte donne non vivono con leggerezza, non vivono le relazioni con leggerezza e nello stesso tempo si comportano con leggerezza.
Cioè, compiono delle scelte “stupide”, “sbagliate”, “fuori luogo”, che le danneggiano.
Non per niente c’è un vecchio celebre libro dedicato agli errori delle donne in amore che in italiano è stato tradotto “Donne intelligenti, scelte stupide”. Un titolo che dice tutto.
Perché a un sacco di donne capita di essere intelligenti e di comportarsi da stupide.
Di essere brave ragazze e di non vivere con leggerezza e tantomeno di vivere con leggerezza le relazioni.
E questo non va bene. Perché è molto più utile vivere le relazioni con leggerezza e non con pesantezza.
"Pensare con leggerezza non significa essere persone leggere. Significa scegliere il sorriso, e il sorriso è una scelta coraggiosa (egyzia, Twitter) "
Solo che sul tema c’è un bel po’ di confusione. Molte donne si indignano all’idea di poter vivere storie “leggere”, senza importanza, senza grande coinvolgimento.
Il problema serio è che tra queste, molte donne si indignano anche all’idea di vivere le relazioni con leggerezza.
Perbacco! L’amore è una cosa seria, spessa, importante. Non si può vivere con leggerezza, come fanno le adolescenti (sempre che lo vivano con leggerezza) o le stupidelle.
"La ragione per cui gli angeli sanno volare è che si prendono con leggerezza. GK Chesterton"
Non ne parliamo poi, se si è sofferto in passato. Come si fanno a vivere le relazioni con leggerezza? Metti che tu ti distrai un attimo, per leggerezza, e rimani di nuovo fregata…
No, no e poi no!
Se si è sofferto bisogna trascinare la sofferenza e la pesantezza del passato nel presente e nel futuro. Nelle relazioni presenti e future.
Mica bisogna darsi la possibilità di alleggerirsi. La leggerezza è per gli ignoranti (coloro che non conoscono il vero amore, quello che fa soffrire) e per gli stupidi (quelli che non soffrono abbastanza, e per questo sono senza cuore e senza cervello).
Questo, diciamocelo pure, è un altro cliché. Uno dei tanti cliché tutto femminile, che viene dall’educazione delle brave ragazze.
Dato che per l’immortale maschilismo d’accatto (che piace tanto anche alle cosiddette “élite”), un uomo che vive storie leggere è un figo e un uomo che vive le relazioni con leggerezza è un uomo simpatico, affidabile, equilibrato.
Vivere le relazioni con leggerezza: ne hai voglia?
Allora com’è che le donne per prime hanno qualche resistenza a vivere le storie d’amore con leggerezza?
Forse perché si auto censurano? O forse per pudore? O per paura del giudizio degli altri? Per paura di soffrire?
Magari per tutte queste ragioni e anche per qualcun’altra.
Bene.
Si fa per dire…
Mettiamo il caso che a te interessi lasciare andare un po’ di pesi, un po’ di zavorre, qualche sassolino o addirittura macigno relativo alle storie sentimentali.
Passate, presenti, future.
Così facendo potresti muoverti in modo più lieve ed essere percepita come più lieve anche dagli altri. Uomini compresi.
Vivere le relazioni con leggerezza. Come si fa?
Direi che il primo passo, se ti va, è di prendere in considerazione il fatto che vivere le relazioni con leggerezza non significa viverle con meno amore e meno eccitazione. Probabilmente significa viverle con più divertimento. Soffrendo meno.
Probabilmente significa anche non farsi rovinare la vita (la carriera, il lavoro, gli studi, la salute) da una relazione e da un uomo. Magari significa fare un’esperienza che ti arricchisce, che poi è il vero senso della vita. Fare esperienze che non ci distruggano.
Vivere le relazioni con leggerezza non significa essere superficiali, anzi. Significa avere una prospettiva oggettiva su come funziona la vita e su quello che è veramente importante.
Una relazione d’amore non è la vita. E’ solo una parte della vita.
Esserne consapevoli vuol dire evitare i drammi (che non piacciono alle persone equilibrate, agli uomini equilibrati), ed essere sagge e consapevoli.
Il secondo passo è sviluppare il tuo senso dell’umorismo, la tua ironia e la tua autoironia.
Scopri come ridere di più su quel che ti accade, anche di spiacevole e impara a ridere in faccia ai tanti uomini inconsistenti, beceri e volgari che ti avvicinano.
L’ironia è utile, purché non si trasformi in sarcasmo, in causticità (cioè in costante svalutazione di te stessa, degli altri e dei sentimenti). Sennò torni a essere pesante e non va bene.
Quindi di nuovo: coltiva un sano senso dell’umorismo, la capacità di cogliere il buffo e il ridicolo di quel che accade e di riderci sopra, senza rabbia, senza desiderio di rivalsa, di autocommiserazione o di diminuzione dell’altro.
Il terzo passo è riconoscere che la paura di vivere le relazioni con leggerezza viene dalle ferite passate, ma anche da tante convinzioni poco rispettose di te come donna e della tua femminilità, convinzioni che hai preso dal mondo esterno e delle quali ti puoi disfare.
Perché la leggerezza ti serve a fare le cose per bene per te e per gli altri ed essere leggera, non drammatica, non “pesante”, non dipendente, è un punto di forza, non un punto di debolezza.
La leggerezza, in questo senso, è produttiva e creativa.
Lasciare andare certe difese che ci mettono preventivamente contro gli altri, è un atto di liberazione ed è auto protettivo, non autolesionista.
Rimanere chiuse ed arroccate su vecchie convinzioni, idee e posizioni significa essere più fragili, non più forti.
Perché quella strenua e inutile autodifesa “a prescindere”, tra l’altro, succhia energie preziose. Che alimentano altra sofferenza. Pensaci.
Il quarto passo è sperimentare la “leggerezza” un po’ in tutte le aree della vita prima di iniziare con le relazioni. Nei rapporti famigliari, in quelli con gli estranei e con il mondo in generale. Nello studio, nel lavoro e nella carriera.
Il quinto passo è fare un poco alla volta, prendersi il tempo necessario e nello stesso tempo andare avanti. Mantenendo continuità e costanza. Un pezzetto tutti i giorni. Lasciare andare un peso ogni giorno senza mai più raccoglierlo, abbandonandolo per sempre.
Può davvero valerne la pena di vivere le relazioni con leggerezza.
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Come fare innamorare un uomo e tenerselo è un percorso che ti guida passo passo a costruire una relazione vera e autentica, senza snaturarti ma mettendo in luce la tua vera personalità.
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Marie 5 anni fa (17 Luglio 2019 19:16)
Ilaria Cardani 5 anni fa (17 Luglio 2019 19:23)
marie 5 anni fa (17 Luglio 2019 19:44)
Hai ragione. Riavvolgo, ricomincio.Silvia 5 anni fa (17 Luglio 2019 21:13)
Aver realizzato è già un ottimo punto di partenza, Marie!FrancescaF 5 anni fa (12 Settembre 2019 19:21)
Silvia 5 anni fa (12 Settembre 2019 20:14)
Emilia 5 anni fa (12 Settembre 2019 21:08)
Viviana 5 anni fa (12 Settembre 2019 22:53)
AnnaV 5 anni fa (12 Settembre 2019 23:43)
AnnaV 5 anni fa (13 Settembre 2019 10:22)
FrancescaF 5 anni fa (13 Settembre 2019 22:03)
AnnaV 5 anni fa (14 Settembre 2019 0:46)
Confusa nel senso che non ti senti a tuo agio ma (o perché) vuoi una avventura. Perché ti rimetti in una situazione che ti crea disagio? Dov’è la leggerezza?Ilaria Cardani 5 anni fa (14 Settembre 2019 13:05)
FrancescaF 5 anni fa (15 Settembre 2019 19:46)
Ilaria Cardani 5 anni fa (15 Settembre 2019 20:19)
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere ;)FrancescaF 5 anni fa (24 Settembre 2019 20:15)
Emilia 5 anni fa (25 Settembre 2019 12:06)
Ahahahaha 😂 Esatto FrancescaF, condivido l'ultima riflessione. Ho avuto anch'io esperienze di questo tipo... Uomini incapaci di fare sesso, pure se gliela offri su un vassoio. Perdonate la delicatezza... 😅😂AnnaV 5 anni fa (25 Settembre 2019 12:15)
Oppure: prossima volta segui la pancia. Non ti sentivi a tuo agio, forse perché non era tutta sta gran bella persona.AnnaV 5 anni fa (25 Settembre 2019 13:56)
Fra l'altro, riflettendoci, un invito a una mostra non è un invito da avventura, ma da amicizia o da corteggiamento. Non esiste quasi più l'avere avventure e frequentarsi.FrancescaF 5 anni fa (25 Settembre 2019 15:20)
Atolla 5 anni fa (25 Settembre 2019 18:21)
FrancescaF 5 anni fa (25 Settembre 2019 19:28)
@Atolla. Uhm...interessante. Io credo che il bastone si fosse rotto a lui. :-DIlaria Cardani 5 anni fa (25 Settembre 2019 19:36)
:D :D :D Ci sono bastoni molto delicati... Soprattutto di questi tempi :)Atolla 5 anni fa (25 Settembre 2019 21:07)
Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Settembre 2019 13:41)
Ovviamente per quanto riguarda la prima frase, si tratta di una battuta e di una provocazione ironica che non ha nessun contenuto di reale intenzione ;)FrancescaF 5 anni fa (26 Settembre 2019 14:50)
Ilaria Cardani 5 anni fa (26 Settembre 2019 15:04)
FrancescaF 5 anni fa (26 Settembre 2019 15:20)
AnnaV 5 anni fa (26 Settembre 2019 16:44)
Atolla 5 anni fa (26 Settembre 2019 15:25)
Ma infatti, piuttosto la bacchettata sulle dita come ai bambini a scuola molti anni fa :D oppure, ancora meglio, una sonora pernacchia come insegna Eduardo ne "L'oro di Napoli" :PIlaria Cardani 5 anni fa (26 Settembre 2019 15:31)
La seconda che hai detto. Come se non ci fosse un domani...FrancescaF 5 anni fa (26 Settembre 2019 15:43)
In effetti! Fantastico il pernacchio di Don Ersilio Miccio :-DDD (per chi non lo ha mai visto: https://youtu.be/D-qowrEufko)Atolla 5 anni fa (26 Settembre 2019 18:56)
AnnaV 5 anni fa (26 Settembre 2019 19:41)
:lol:Emilia 5 anni fa (25 Settembre 2019 21:47)
@FrancescaF, Uahahahahahahahaha... Morta!FrancescaF 5 anni fa (26 Settembre 2019 12:03)
@Emilia. :-D Umorismo e aperitivi se no non se ne esce. 😆Silvia 5 anni fa (25 Settembre 2019 13:57)
Ally 5 anni fa (25 Settembre 2019 21:48)
Si direi che tra l uomo Ikea e il desaparecido non vi siete perse sto granché. Spiace sicuramente ma state un passo avanti :) next! Un abbraccioShy 5 anni fa (21 Novembre 2019 10:45)
Cesarina 4 anni fa (5 Dicembre 2020 18:18)
Cesarina 4 anni fa (4 Dicembre 2020 17:06)
Vic 4 anni fa (4 Dicembre 2020 20:08)
Cesarina 4 anni fa (4 Dicembre 2020 21:29)
Vic 4 anni fa (4 Dicembre 2020 22:43)
FrancescaF 4 anni fa (4 Dicembre 2020 23:19)
Silvia 4 anni fa (5 Dicembre 2020 16:51)
FrancescaF 4 anni fa (5 Dicembre 2020 19:27)
Silvia 4 anni fa (6 Dicembre 2020 19:59)
FrancescaF 4 anni fa (6 Dicembre 2020 21:01)
Silvia 4 anni fa (6 Dicembre 2020 22:28)
Ilaria Cardani 4 anni fa (6 Dicembre 2020 22:45)
Respons-abile, capace di dare una risposta, di avere una reazione, di compiere un'azione, questo significa essere responsabile. Essere colpevole, che cosa significa?FrancescaF 4 anni fa (6 Dicembre 2020 23:29)
Silvia 4 anni fa (7 Dicembre 2020 12:21)
Ilaria Cardani 4 anni fa (7 Dicembre 2020 13:14)
Silvia 4 anni fa (7 Dicembre 2020 13:40)
FrancescaF 4 anni fa (7 Dicembre 2020 14:12)
Silvia 4 anni fa (7 Dicembre 2020 18:55)
FrancescaF 4 anni fa (7 Dicembre 2020 22:32)
Emilia 4 anni fa (8 Dicembre 2020 9:51)
Ciao Ilaria, ciao FrancescaF. 😊 Ma il corso residenziale si farà? (Ovviamente quando sarà possibile...)Ilaria Cardani 4 anni fa (8 Dicembre 2020 23:05)
Emilia 4 anni fa (8 Dicembre 2020 23:21)
A me piace molto l'idea, Ilaria 😊 Spero che si potrà realizzare in qualche maniera.Maria 4 anni fa (11 Dicembre 2020 19:16)
Che bello! Piacerebbe anche a me partecipare.Silvia 4 anni fa (9 Dicembre 2020 8:29)
Viviana 4 anni fa (9 Dicembre 2020 10:52)
Concordo con te Silvia, sarebbe bello se si svolgesse su due giorni e in generale trovo veramente interessante quest'iniziativa!Emanuele 4 anni fa (9 Dicembre 2020 12:29)
Mi auguro che ci sia posto anche per noi ometti. Sarebbe davvero bello conoscerci.Vic 4 anni fa (11 Dicembre 2020 12:33)
Anch'io aderisco all'iniziativa, servirebbe a tutti :)FrancescaF 4 anni fa (7 Dicembre 2020 14:40)
Cesarina 4 anni fa (5 Dicembre 2020 18:28)
FrancescaF 4 anni fa (5 Dicembre 2020 23:33)
Eureka, Cesarina, eureka! Tu dici di amare lui. Ma tu, quanto ti ami?Serena 4 anni fa (5 Dicembre 2020 7:58)
Cesarina 4 anni fa (5 Dicembre 2020 18:31)
Grazie Serena! Effettivamente non c'è un altro modo se non quello di cambiare il proprio modo di agire. Se tutto resta uguale nulla cambia!Laura 4 anni fa (5 Dicembre 2020 11:53)
Cesarina 4 anni fa (5 Dicembre 2020 18:35)
Fabio 4 anni fa (6 Dicembre 2020 0:27)
Silvia 4 anni fa (5 Dicembre 2020 16:47)
Cesarina 4 anni fa (5 Dicembre 2020 18:10)
Silvia 4 anni fa (6 Dicembre 2020 19:47)
FrancescaF 4 anni fa (4 Dicembre 2020 22:55)