Che sarà mai l’amore liquido? Perbacco, già non sappiamo bene che cosa sia l’amore, figuriamoci l’amore liquido. E invece no, l’amore liquido è qualcosa che in realtà conosci molto meglio di quanto tu pensi, anche se non lo sai. L’amore liquido lo sperimentiamo di continuo, al giorno d’oggi – e l’amore liquido è proprio l’amore dei nostri tempi, tempi liquidi – e lo sperimentiamo di continuo o perché lo viviamo in prima persona, o perché lo vediamo sperimentare dagli altri (dalle persone a noi più prossime) o perché lo vediamo scorrere nei media, nei social media, su internet. Tutto intorno a noi. Spesso siamo noi a volere l’amore liquido, anche se magari non lo sappiamo e diciamo che non lo vogliamo.
"L’amore è affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante. Z. Bauman"
Piccola, doverosa premessa: che accipicchia ti interessano ‘sti discorsi pseudofilosofici sull’amore liquido? Non è che ti sto menando il can per l’aia parlando di niente, o, almeno, di niente di veramente utile o di veramente interessante, per te e per la tua vita sentimentale? La risposta è: sapere che cosa è l’amore liquido significa avere una chiave di lettura della realtà che viviamo oggi, del modo di vivere le emozioni e i sentimenti, del tuo modo di viverli e del modo di quelli che stanno intorno a te.
Se prendi consapevolezza dei fenomeni che ci circondano e di come si manifestano, puoi avere una visione più ampia di quali sono gli schemi e le motivazioni del comportamento, tuo e di quello degli altri e puoi scegliere quali decisioni prendere e quali azioni iniziare, per vivere la vita come la vuoi tu, ottenendo dalla vita quello che vuoi tu, sapendo scegliere quali sono le persone non solo che ti piacciono e che ti fanno stare bene, ma con le quali puoi vivere e condividere i tuoi valori più profondi. Conoscere qual è lo spirito che ispira i nostri tempi ti permette di capire meglio i fenomeni che hanno effetto sulla tua vita, di avere consapevolzza sui tuoi comportamenti e di avere una comprensione più acuta anche della psicologia maschile.
Amore liquido e tempi post-moderni
Intanto, se sei ancora qui e noi ti sei ancora rotta di scatole con tutto questo predicone di cui sopra, faccio una precisazione (“Ammappa, anche la precisazione adesso, Ilaria, mi sa che questo è uno di quei giorni che vuoi filosofeggiare e girare in tondo… A quando la “ciccia”?”): amore liquido è una definizione di uno dei più grandi filosofi viventi, Zygmunt Bauman (tecnicamente, a dirla tutta è un sociologo) che, appunto, ha scritto anche un libro intitolato Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi (libro che, tra l’altro, è nella lista dei testi consigliati che ho messo sul sito).
Bauman nel suo saggio esprime, come dice il sottotitolo, le proprie teorie sulla “fragilità” dei legami umani, in particolare proprio delle relazioni sentimentali. Bauman sostiene che, per dirla in modo semplice, non esistono più gli amori di una volta (ma vah?), di quel tempo in cui, con impegno e dedizione (e probabilmente molte rinunce) due persone stavano insieme per una vita intera, decenni e decenni, senza lasciarsi mai. I nostri tempi post-moderni sono i tempi dell’amore liquido.
"L’amore ha bisogno di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno. Z.Bauman"
Gli amori di una volta, sono stati sostituiti da relazioni estremamente liquide, sempre in bilico e a metà tra il desiderio di avere sicurezza ed emozioni forti ed esaltanti e il desiderio di essere liberi e indipendenti, affrancati da legami che potrebbero risultare soffocanti e impedire di provare le emozioni sempre nuove e sempre estreme di relazioni che cambiano e non sono mai le stesse, perché realizzatesi con persone diverse, in contesti diversi e con modalità diverse. Insomma, pare proprio che nei tempi che viviamo, nei tempi del consumismo, l’amore liquido sia quell’amore che, esattamente come uno smartphone, le scarpe o l’auto cambiamo di continuo, in modo che sia in grado di fornirci, esattamente come un paio di scarpe, l’auto o lo smartphone, alcune irripetibili emozioni immediate. A scapito dei sentimenti profondi, che richiedono tempo e impegno.
L’amore dunque è diventato un bene di intrattenimento e di consumo, come un film scaricato da Netflix, un ovetto kinder o le mutande rosse del capodanno. E, allo stesso tempo, nell’essere umano postmoderno rimane un grande bisogno e desiderio di sicurezza, quello che si può realizzare solo in relazioni piene e durature. Relazioni di amore solido e non liquido.
Ecco allora perché l’amore postmoderno si muove tra parole altisonanti e dichiarazioni passionali ai suoi inizi e poi, ancora prima di nascere e sbocciare, muore nel whats’app che non arriva, negli SMS insensati, nel “io non voglio una storia seria”; nel “sono confuso”; nel “non sono pronto per…”. E non solo da parte di uomini, si intenda, ma anche da parte di donne. Ecco perché l’amore postmoderno vive di chat, di amicizie Facebook, di romanticume a effetto, ma senza sostanza. E, anche, soprattutto di distacchi rapidi e repentini, di inconcludenza e – molto spesso – di mancanza di contatto fisico, totale o parziale.
Amore, libertà e sicurezza
C’è un disperato bisogno di amare e di essere amati – che può essere soddisfatto solo in relazioni autentiche – e insieme una ricerca spasmodica alla soddisfazione piena, che però non si è mai sicuri di avere raggiunto e quindi nel dubbio, alè che si cerca un’altra relazione, che forse, magari, chissà, potrebbe essere più appagante – eccitante, emozionante, soddisfacente – della precedente. Ma questo non è possibile, dato che questa provvisorietà, velocità, liquidità minano la “sicurezza”, regalando invece libertà. E non è possibile anche perché l’amore autentico si alimenta di sicurezza. Il fatto è che la sicurezza è (o almeno viene percepita come) antitetica alla libertà e la sicurezza richiede impegno, dedizione, fatica. La sicurezza, che deriva dall’impegno, promette autenticità e continuità. Ma limita le emozioni dell’esaltazione momentanea. Limita la libertà, in sostanza.
"La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Z. Bauman"
Quindi, tutti coloro che vivono amori liquidi e sperimentano l’amore liquido in realtà sono alla ricerca di libertà e sono insoddisfatti perché avrebbero bisogno – come tutti gli esseri umani – di sicurezza. Sicurezza che rifuggono giacché oltre a richiedere impegno, li fa sentire “legati” rispetto al desiderio di cambiare e di cercare di meglio. Che ne pensi? Ti risuona in qualche modo, le hai sperimentate anche tu queste sensazioni, da protagonista o da spettatrice?
L’amore liquido non è in grado di creare di legami forti e autentici, ma solo connessioni. Le “connessioni” non danno sicurezza. E’ più probabile invece che diano tanta angoscia, perché, senza sicurezza, quel che rimane, appunto, è l’ansia dell’incertezza.
Amore liquido: esempi pratici di vita vissuta
L’amore liquido, vivendo e nutrendo semplici connessioni (e non legami veri che sono più strutturati), è l’amore (e l’amicizia, ovviamente) di Facebook, delle chat, dei siti di incontri online, delle whatsapp e di tutti i social media in senso stretto e in senso lato. L’amore liquido è l’amore che vive e si alimenta della comunicazione sempre più tecnologica e sempre meno personale, quella che non ti mette in gioco faccia a faccia, occhi negli occhi, corpo a corpo, ma solo per messaggini sms e stupidaggini da chat da copia-incolla, come dico io.
E l’amore liquido va a braccetto con la seduzione liquida, con la sessualità liquida. Tutta liquidità che evita ogni sfida sentimentale fatta di intimità autentica, troppo rischiosa, eh, di questi tempi in cui si ha bisogno di amore – quello sempre, non si smetterà mai di averne bisogno – ma si pretende la libertà, che spesso rischia di strasformarsi in disconnessione da se stessi.
Ora per “ricollegare” tutta questa filosofia o sociologia o analisi dei costumi, a dir si voglia, alla nostra vita pratica ti faccio due esempi e ti racconto una piccola storiella.
Un giorno della tarda primavera appena passata, mentre ero in autobus stavo leggendo un quotidiano economico della City di Londra. E mi è caduto l’occhio su un articoletto dedicato a un sito di incontri extraconiugali di origine canadese che, cresciuto esponenzialmente, – prima di quest’estate, appunto – intendeva quotarsi alla borsa di Londra. Va beh, di notizie del genere ce ne sono per così su blog e giornali di economia. Ma la “notiziona” che mi ha colpito quella mattina non era tanto la storia della quotazione quanto il fatto che da parte della borsa di Londra venissero posti degli ostacoli: quotare una società del genere non è propriamente semplice, dato che i dubbi etici non sono da poco, diceva il giornale…Accipicchia l’amore liquido che si scontra con l’etica. Che l’etica non sia così liquida? Mah…
“Perbacco” mi son detta “ma guarda questi tipetti della borsa di Londra – non proprio dei santerellini pieni di scrupoli – che si pongono dei dubbi etici per un sito dedicato ai tradimenti in serie…” La contraddizione tra amore liquido ed etica della borsa mi ha talmente colpito che in fretta e furia prima di scendere ho strappato la pagina con l’articolo e l’ho messa nel quadernino dei temi di cui occuparmi, come faccio spesso.
Cioè, avevo intenzione di parlarne sul blog. L’articoletto è girato per un po’ tra i miei appunti di lavoro ma, si sa, di appunti di lavoro di cui non mi occupo nell’immediato ne ho un sacco e una sporta, ergo no problem. Insomma: alla fine mi sono dimenticata il nome del sito. Di certo non la notizia.
Fatto sta che è passato un mesetto circa e come forse ricorderai è scoppiato il caso Ashley Madison: il sito è stato hackerato e l’identità di milioni di traditori – uomini e donne, appassionati dell’amore liquido – è stata rivelata al mondo, creando grande scandalo. E causando molti dubbi sulle sue modalità di gestione… Guarda un po’ Ashley Madison era proprio quel sito canadese che la borsa di Londra si stava facendo grandi scrupoli a quotare.
Molto interessante, nevvero? L’amore liquido che diventa business, il business cresce ma il business dell’amore liquido (che cosa c’è di più liquido che un tradimento cercato online) per eccellenza perde la faccia. Alcuni commentatori hanno poi concluso che il problema di Ashley Madison era di buon senso imprenditoriale, prima che morale (accippichhia che affermazione), visto il pasticcio combinato con la violazione della riservatezza degli iscritti… E’ così oppure l’amore liquido e la vita liquida sono destinati a sostenere molti dei business del presente e del futuro, alla faccia dell’etica e della morale comune? Ma non è finita qui.
Amore liquido e separazioni liquide
Pochi giorni qualche giornale italiano ha riportato la notizia già anticipata da alcuni media americani. Si tratta di un’altra “brillante” idea canadese nell’ambito delle relazioni di coppia (o dell’amore liquido, per dirla meglio). C’è un sito sul quale è possibile comprare diversi servizi utili per la rottura di una relazione, una rottura facile e veloce. Pulita e liberatoria. Sei stufo o stufa di stare con il tuo partner? Sul sito puoi acquistare quei prodotti ad hoc per rompere con lei o con lui senza perdere il tuo tempo, senza, anche in questo caso, metterti in gioco in prima persona e senza scocciature o strascichi seccanti. O puoi avvalerti di un consulente, che può fare tutto per te senza che tu ti sporchi le mani.
Gli addetti del sito possono inviare un sms per conto tuo oppure – in base a quanto spendi e dal pacchetto di servizi che scegli, – possono inviare all’ex un regalo “di consolazione” o quant’altro. Il sito si chiama The Break up Shop, il negozio della rottura e in realtà non è l’unico del genere in circolazione, ce n’è per esempio un altro, che si chiama I break up (Io mi separo) e mi aspetto che altri ne nasceranno: il business è molto ben differenziato. E probabilmente al riparo da complicazioni etiche rispetto al sito dedicato ai tradimenti. Del resto che male c’è ad affidarsi a un servizio per lasciare il partner? Soprattutto in tempi di amore liquido?
Ora, mi interessa puntualizzare un aspetto: se esistono siti del genere, significa che c’è una richiesta da parte del “pubblico” di servizi del genere. Ovvio che poi l’esistenza di servizi del genere e la grande offerta danno una percezione di “normalità” a certi atteggiamenti verso l’amore e i sentimenti che forse non sono poi tanto utili per il benessere a lungo termine.
La conclusione di tutto questo discorso qual è? E’ che tu puoi scegliere che tipo di amore sperimentare. E prima di questo devi saper selezionare bene e con intelligenza le persone con cui vuoi condividere le tue esperienze d’amore. L’amore liquido spiega molti degli atteggiamenti che vediamo intorno a noi di questi tempi. Non è di certo obbligatorio uniformarsi a questi atteggiamenti, se si desidera sperimentare l’amore autentico.
Dimmi che cosa ne pensi e se questo tema ti interessa.
Se vuoi intraprendere il tuo personale percorso verso l’amore autentico per te ci sono i percorsi che ho preparato per te:
Stai Calma & Trova l’Uomo Giusto
Autostima al femminile in APP Autostima Passo Passo.
Come Sedurre un Uomo senza Stress
maura 9 anni fa (2 Dicembre 2015 13:36)
helen 9 anni fa (2 Dicembre 2015 15:44)
bianca 9 anni fa (2 Dicembre 2015 16:13)
Ilaria Cardani 9 anni fa (2 Dicembre 2015 16:20)
O relazioni liquide o storie travagliate, una terza via non è possibile, giusto?bianca 9 anni fa (2 Dicembre 2015 16:37)
Caty 9 anni fa (3 Dicembre 2015 14:38)
Claudine 9 anni fa (3 Dicembre 2015 19:02)
Erika 9 anni fa (7 Dicembre 2015 7:57)
elisa 9 anni fa (9 Dicembre 2015 17:43)
Anna 9 anni fa (9 Dicembre 2015 16:27)
helen 9 anni fa (9 Dicembre 2015 17:48)
helen 9 anni fa (9 Dicembre 2015 17:26)
Ilaria Cardani 9 anni fa (10 Dicembre 2015 0:04)
Anna 9 anni fa (9 Dicembre 2015 13:55)
Ilaria Cardani 9 anni fa (9 Dicembre 2015 14:37)
Gea 9 anni fa (19 Dicembre 2015 13:13)
Gea 9 anni fa (19 Dicembre 2015 14:18)
Giusi 9 anni fa (18 Dicembre 2015 22:45)
Ilaria Cardani 9 anni fa (19 Dicembre 2015 14:15)
E' statistico: in chat ci sono più psicopatici o sociopatici (a dir si voglia), cioè stronzi pericolosi, che altrove. Vedete un po' voi...Gea 9 anni fa (19 Dicembre 2015 14:25)
laura 9 anni fa (24 Gennaio 2016 20:58)
Costanza 9 anni fa (8 Febbraio 2016 11:20)
Ilaria Cardani 9 anni fa (8 Febbraio 2016 11:26)
La decisione definitiva, al contrario di quel che tu pensi, non riguarda scegliere tra uno di questi due.Costanza 9 anni fa (8 Febbraio 2016 18:25)
...cosa allora? Tra Impegno e indipendenza?Gea 9 anni fa (8 Febbraio 2016 21:01)
Tertium non datur! Ilaria, come osi contraddire Aristotele? ;-) Hai ragione, una terza opzione c'è sempre... e non é un uomo: siamo noi stesse e la nostra vita :-)Gea 9 anni fa (5 Maggio 2016 23:24)
max 8 anni fa (19 Settembre 2016 15:09)
PAMELA 8 anni fa (15 Maggio 2017 13:59)
Chiara 8 anni fa (18 Maggio 2017 13:25)
greta 9 anni fa (1 Febbraio 2016 12:31)
Ilaria Cardani 9 anni fa (1 Febbraio 2016 12:34)
Adesso: tutta vita. Solida.Francesca 6 anni fa (26 Febbraio 2019 17:03)
Maria 5 anni fa (9 Giugno 2019 20:29)