Psicologia maschile, Toy Story e semplicità

psicologia maschileParliamo di psicologia maschile e ribadiamo: quando le donne sentono parlare di psicologia maschile, aprono le orecchie, spalancano gli occhi e si mettono sull’attenti. E perbacco, se si parla di psicologia maschile, chissà che grandi scoperte si faranno mai. La psicologia maschile sarà di certo lo strumento per chiarire tutto, per leggere nella mente di un uomo (degli uomini), per riuscire a capire il proprio partner e sedurre un uomo che piace e che interessa.

Come le donne sono interessate alla psicologia maschile, così gli uomini sono interessati alla psicologia femminile. Così come le donne sono interessate a temi del tipo come capire gli uomini, capire un uomo o capire se gli piaci, allo stesso modo gli uomini sono interessantissimi a capire una donna, capire la mente femminile e a sedurre una donna.

"Gli egoisti sono poveri maestri nell’arte di godere, ignorando la gioia del dare e del darsi. Arturo Graf"

Un po’ come se la “lettura nella mente” e la comprensione della psicologia maschile (nel caso delle donne) fosse la soluzione di tutte le questioni calde che riguardano la comunicazione e la relazione, o di tutti i problemi di cuore e di amore. Un po’ come se, una volta che si fosse in grado di leggere nel segreto della mente altrui allora sì che sarebbe possibile risolvere conflitti, divergenze e incomprensioni e si eviterebbe di soffrire. In che modo? Forse riuscendo a prevenire i desideri del partner e potendo compiacerlo per tempo e perfettamente (ma compiacere gli altri è il più grande errore di relazione che si può commettere, sempre e con chiunque)? O forse la comprensione della psicologia maschile permetterebbe di conoscere i punti “sensibili” dell’altro, le corde da toccare per sedurlo, conquistarlo e tenerelo legato a sé? O magari, ancora, una perfetta conoscenza della psicologia maschile concederebbe il fantastico privilegio di comprendere “per magia” se gli piaci o non gli piaci, eviterebbe di esporsi e di subire l’ignominosa e, per molte, intollerabile onta del rifiuto?

Già, perché mai gli uomini sono tanto ossessionati dal comprendere la psicologia femminile, le donne la psicologia maschile e gli esseri umani in generale quella umana? Come se le persone conoscessero se stesse così bene da potersi spingere tanto oltre da leggere la mente e la psiche altrui… Misteri dell’animo umano, appunto.

Gli esseri umani hanno la fantastica prerogativa di sprecare tempo, energie e risorse in cose inutili e dannose e di non dedicarsi e concentarsi su quel che è davvero importante, significativo e può portare risultati utili e concreti. Pensiamo alle tante signore e signorine che stanno per anni a rovinarsi la vita a nel vano tentativo di cambiare uno stronzo in santo, un rospo in principe, un bambinone in persona responsabile. Ma nessuna di loro si comprerebbe un vestito di due misure più grandi e immettibile con l’intenzione di portarselo a casa e modificarlo. Alla faccia della psicologia maschile.

Psicologia maschile: che cosa ti serve fare e sapere

E qui abbiamo un piccolo indizio: se vuoi capire di più della psicologia umana, della mente altrui e della psicologia maschile, un buon punto di partenza è partire da te. Cerca di conoscere te stessa, come funziona la tua mente, quali sono i bisogni che ti spingono a comportarti in un certo modo, in amore e nella vita. Non per niente il mio percorso base, I 7 Pilastri dell’Attrazione, è proprio dedicato a comprendere i propri bisogni – e di conseguenza quelli altrui – per poter sedurre e attrarre la persona giusta, senza soffrire, senza perdere tempo ed energie preziose.

E qui c’è una cautela da considerare (che tu devi considerare) e che è molto importante: comprendere se stesse è fondamentale per instaurare buone relazioni, per molti motivi, ed è fondamantale per capire gli altri, ma, allo stesso tempo, non bisogna commettere l’errore di identificare se stesse con gli altri. Le persone sono diverse, vivono fasi diverse della propria vita, hanno bisogni diversi (spesso che si incastrano perfettamente, come nelle coppie molto affiatate o come nelle coppie molto disfunzionali) e prioirtà diverse. Per cui è molto utile partire da se stesse per comprendere gli altri e totalmente sbagliato partire dalla posizione che gli altri la pensino come noi e che abbiano comportamenti e risposte analoghi ai nostri. Ci vuole molto, molto equilibrio. Ma con l’attenzione, l’esercizio e la pratica si riesce a crescere in tremini di competenza relazionale e di comprensione della psicologia maschile, oltre che della psicologia in generale.

"I pensieri di certe persone sono così piatti da non arrivargli neppure alla testa. Stanislaw Jerzy Lec"

Riepiloghiamo. I due punti di partenza essenziali per comprendere gli altri e per conoscere la psicologia maschile sono 1) conoscere se stesse, i propri bisogni, i propri comportamenti 2) togliersi dalla testa il pregiudizio/presupposto che gli altri si comportino come faremmo noi.

Psicologia maschile e paturnie femminili

Infatti, basandosi sul pregiudizio che: “Siccome io la penso così e in questa situazione farei così, non mi capacito che lui non faccia e pensi come farei io” discende che: “questo vuol dire che c’è qualcosa di strano insolito e soprattutto misterioso nel comportamento di un uomo.” E dunque: “la mente maschile e la psicologia maschile sono incomprensibili.”

E non è affatto vero. Per carità, è notorio che la mente umana sia uno dei grandi misteri della vita, ma non esageriamo eh! Non facciamo della psicologia maschile un mistero, quando non lo è per niente! Per capire come funzionano gli umani, e gli uomini – cioè gli umani di sesso maschile -, per quel che riguarda l’ordinaria amministrazione e dunque anche tanti aspetti “basilari” delle relazioni – non è che ci voglia ‘sta grande scienza e ‘sta grande fatica. Tutt’altro.

La piscologia maschile non è poi tanto difficile da comprendere, se ci si tolgono le fette di salame dagli occhi e le fantasie di eroi, cavalieri e principi azzurri dalla testa. Oltre ai punti di cui sopra, serve molto disincanto, tanta osservazione, un po’ di acume (ma non tantissimo) e di obiettività. Il fatto è che, spesso nella mente femminile l’uomo viene rappresentato sempre come se fosse almeno quel paio di gradini più in alto della norma, solo perché in quanto uomo; l’amore viene rappresentato spesso come drammatico, avventuroso e complicato e le relazioni sempre come passionali, coinvolgenti e intricate.

"La gente si circonda di persone superficiali e crea rapporti di facciata perché è più facile, punto. osmin_"

Ora, se sei una sognatrice incantata, che crede nel romanticisimo, nella cavalleria e nel principe azzurro, smetti di leggere perché sennò rischi il trauma. Siamo nel 2015, i tempi sono cambiati: è ora che anche tu smetta di pensarla come la tua bisnonna, anche se l’unica cultura sentimentale di facile fruizione al giorno d’oggi è aggiornata al 1800. E idem i “preconcetti” sulla psicologia maschile.

Sto per farti una serie di rivelazioni sconvolgenti: la stragrande maggioranza degli uomini – come la stragrande maggioranza delle donne, mica siamo tanto diversi in questo – sono di una mediocrità imbarazzante; l’amore passionale e tormentato è un’invenzione dell’industria dell’intrattenimento, che ci ha creato la propria fortuna dal giorno che il primo essere umano è apparso sulla terra; molte relazioni sono governate da regole e meccanismi banalissimi. Il fatto è che per vedere le cose come stanno bisogna avere lo sguardo lucido e non offuscato da miti e leggende (sull’amore in particolare). Quindi, poche paturnie sulla psicologia maschile.

Vuoi sapere come comprendere la psicologia maschile? Ripeto e amplio un concetto già espresso nella mia guida gratuita Come attrarre la persona giusta per te in 11 passi (se non ce l’hai, scaricala adesso): osserva gli uomini. Osserva i bambini che giocano al parco (gli adulti sono bambini cresciuti di statura e di età, mica tanto di diverso), i politici che parlano in tv, i gruppi di impiegati al bar in pausa pranzo. Ascolta cosa dicono, guarda cosa fanno, cogli le loro battute. Leggi i romanzi da “uomini”, guarda le pubblicità rivolte agli uomini e il film rivolti a un pubblico maschile, ascolta le interviste a calciatori, corridori, allenatori etc: la mitologia maschile si dispiega chiaramente in tutte queste manifestazioni. Se osservi con obiettività in breve diventerai espertissima e non ti farai più mettere nel sacco.

Se osservi con intelligenza, acquisirai velocemente il giusto livello di cinismo e avrai ben chiaro con chi hai a che fare, nella maggioranza dei casi. Togliti dalla testa la “tua” mitologia sull’ideale maschile e guarda fuori: guarda quello che fanno i calciatori in una partita di calcio. Poi, se proprio vuoi diventare scafata, approfondisci anche le letture delle cronache quotidiane: se si legge con senso critico, si scoprono aspetti affascinanti sui comportamenti umani. Sulla psicologia maschile, come sulla psicologia femminile, peraltro.

E’ di questi giorni il racconto (inquietante e coperto da omertà) di un branco di giovanotti, tutti maggiorenni, che in gita (scusa, si chiama: “viaggio di istruzione”) si sono messi a fare gare di ca**a usando i corridoi di un hotel come gabinetto. Un’eccezione? Ma no, la norma, solo che in questo “viaggio di istruzione”, uno di loro ci ha lasciato le penne e allora qualcosina si è venuto a sapere. Ecco, cioè, quando gli occhi languidi del tuo compagno di corso all’università ti incantano e tu vorresti tanto capire perché lui un po’ ti cerca, un po’ non ti cerca, non farti tante domande sulla psicologia maschile. Tieni presente che probabilmente il soggetto in questione ha la profondità emotiva di un campione di cacche che fa l’eroe svuotando l’intestino sul pavimento del corridoio di un albergo. E tieni in considerazione che questa profondità emotiva e intellettuale se la trascina dietro fino alla tomba, morisse anche a 100 anni.

Questaa è la verità della psicologia maschile, della media del maschio medio. E da lì (dalla competenza che acquisisci lasciando perdere i miti e confrontandoti con la realtà) parti e impara a distinguere, a selezionare, a riconoscere l’uomo giusto dagli uomini sbagliati. Prima di innamorarti, invaghirti, “partire per la tangente”, metti un filtro e usalo. Perché non tutti hanno il cervellone del campione di calcio o di defecazione, ma la maggioranza si aggira su quei livelli, grado più, grado meno. Ti consiglio di evitare i cervelloni cacatori e simili e di concentrarti sugli altri, più rari, ma più preziosi. Ed è un consiglio serio, dato che il cervellone cacatore può essere davvero un uomo molto pericoloso. Anche quando diventato “grande” e “maturo”.

Psicologia maschile: il cestino dei giocattoli

E ora veniamo al più insondabile dei misteri della mente dell’uomo medio, il più segreto dei segreti della psicologia maschile. Sul tema ricevo almeno tre domande al giorno, con piccole varianti: le lettrici mi scrivono sorprese e stupite come se ogni volta si trovassero di fronte alla scoperta dell’acqua calda. La domanda in questione, sempre uguale, anche se formulata con parole diverse è stata sintetizzata magistralmente da una lettrice in un commento di pochi giorni fa sul blog: “… io vorrei capire perchè dopo due appuntamenti andati benissimo, mi ha chiesto di uscire di nuovo lunedì scorso per la terza volta e…..non si è fatto più sentire….:( dovevamo uscire insieme giovedì scorso…..;    (nessun messaggio niente di niente). Come posso fare per fare sì che mi cerchi di nuovo?” Le frasi sconfortanti di questo messaggio sono “io vorrei capire” (non c’è niente da capire) e “come posso fare sì che mi cerchi di nuovo?” (ma davvero, ci si può ridurre così per un cervellone di uomo di tal fatta?).

Avventura o amore vero? Scopri se la relazione che stai vivendo è una storiella temporanea o è destinata a durare nel tempo...
"Stava cercando di costruire una vita che avesse senso con cose che aveva trovato nei negozi di articoli da regalo. K.Vonnegut"

Ora, come dicevamo sopra, la medesima questione assume talvolta contorni drammatici e creativi. Giovanotti sessantenni scompaiono dalla sera alla mattina dopo corteggiamenti e frequentazioni pluriennali, altri, magari anche un po’ più giovani, perfino dopo aver figliato. Diciamo che la media del comportamento più diffuso è il corteggiamento breve ma intenso (da una settimana a due mesi) e poi la sparizione. Tipico della psicologia maschile.

Quello che irrita di più, in tutto questo, sono le donne che se la prendono e fanno le madonnine in attesa disperata e amorevole del loro cervellone. Giocano alle sedotte e abbandonate, con il partner spaventapasseri. Cioè, qui un po’ di autocritica femminile non guasterebbe, care le mie romantiche Biancaneve. Fatevi furbe, fatevi la vostra vita e cominciate a considerare gli uomini un po’ meno di quanto loro considerano voi. Vedrete che l’amore vero non si farà attendere.

Alle mie clienti di coaching alla medesima domanda, quella sulla sparizione “inspiegabile” (e anche ad altre relative alla psicologia maschile) rispondo con un esempio che poche colgono al volo. Ma che poi, quando, colgono, beh, non ce n’è più per nessuno. Le porte alla comprensione della psicologia maschile si spalancano.

Si tratta di Toy Story (il primo della serie). Toy Story è un fim d’animazione considerato unanimemente un capolavoro.. E’ un film per bambini, molto “avventuroso”, che dice molto dei bambini e della psicologia maschile, dato che i personaggi importanti sono tutti “maschi” e si muovono in una narrazione tipicamente maschile.

La trama vede come protagonisti i giocattoli di un bambino (sono loro i personaggi della storia) e in particolare Woody, l’eroe della vicenda, che, come tutti gli eroi, ha luci e ombre. Ebbene il “pretesto” narrativo è – pare strano – il bisogno di amore e di attenzione.

In particolare il bisogno di amore e di attenzione che Woody sente nei confronti del bambino (Andy) che è il suo “padroncino”. Woody è il giocattolo preferito di Andy e non vuole rinunciare a essere al centro dell’interesse quando Andy dovesse avere giocattoli più belli e più interessanti. Va beh, la trama e lo spunto sono di per sé curiosi e degni di essere approfonditi. Ma il punto non è questo. Il punto è che nel film viene mirabilmente descritto l’interesse potente e istantaneo e poi il disinteresse altrettanto potente e istantaneo che il bimbetto ha per i suoi giocattoli. In un momento, Woody è tutto per lui, cinque minuti dopo, è nulla. Ecco, la psicologia umana e la psicologia maschile non è molto diversa da quella di Andy.

Una settimana fa il tuo conoscente – di cui, pur non sapendo nemmeno chi è tu sei già pazzamente innamorata – ti tempestava di messaggi e ti ha perfino mandato un mazzo di rose rosse in ufficio e oggi non si ricorda nemmeno il tuo nome? Avrà qualcos’altro per la testa. Esattamente come Andy. Non c’è da farla molto complicata, è davvero semplice. Per la stragrande maggioranza degli uomini contemporanei, la stragrande maggioranza delle donne ha meno importanza della cravatta che indossano. Cose e persone, nella loro percezione, non sono diverse. Tutto qui. Prima te ne fai una ragione, prima trovi l’equilibrio che cerchi in amore.

Per ottenere quello che vuoi, anche in amore, devi affidarti a te stessa, alle tue risorse, alla tua intelligenza, alle tue capacità. Vuoi rafforzarti e diventare più abile nel capire gli altri e nel farti valere? Ho preparato dei percorsi per te:

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326 Commenti

  1. Avatar di Clo'

    Clo' 9 anni fa (10 Agosto 2015 21:17)

    Cara Ilaria e lettrici ho una domanda a cui penso in questi giorni... vi spiego, da qualche mese lavoro in un ambiente un pò particolare: un casinò di lusso, in cui lavorano inglesi, italiani e persone dell'est, un bel mix. Io mi ritengo una ragazza carismatica, carina e sorridente. Mi piace parlare con i colleghi, abbracciare e in generale, socializzare: mi sento carica ogni volta che scherzo e rido o interagisco con i miei colleghi. Devo dire che mi piaccio, ma ultimamente ho dei dubbi su me stessa. Cerco una relazione e quindi mi piace chiacchierare con i miei colleghi maschi e trovo piacere nel flirtare... Ho però notato che la maggior parte dei miei colleghi maschi, che sono circa una cinquantina, (età dai 25 ai 38) è attratto da un certo tipo di stereotipo (ragazze dell'est, bionde occhi chiari, un pò stronze - come lo intendi tu Ilaria;)- e "sgamate", non so se mi son spiegata). Di me dicono "carina, sorridente,carismatica, ma... nulla." Non mi vedono come donna desiderabile... Non provano nemmeno a conoscermi. Quindi mi son messa in discussione del tipo" Do l'idea di bisognosa forse?" "Do l'idea di donna amica e non di donna da corteggiare?"Dovrei diventare un pò stronza fredda misteriosa?" (che comunque non sarebbe proprio da me) ma nello stesso tempo mi dico che forse sono in un ambiente un pò superficiale... Tu che ne pensi? Scusami per l'italiano un pò scorretto (è da un pò che non lo parlo e che non scrivo). Ti ringrazio.
    Rispondi a Clo' Commenta l’articolo

    • Avatar di Silvia

      Silvia 9 anni fa (10 Agosto 2015 23:21)

      Molto probabilmente sei in un'ambiente superficiale, prendila alla leggera e fai esperienza, osserva e mettiti alla prova senza fare investimenti sentimentali!
      Rispondi a Silvia Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (11 Agosto 2015 10:29)

      Beh, forse se ti poni tutte queste domande non sei propriamente bisognosa, ma diciamo che hai molta, molta ansia di piacere.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Clo'

      Clo' 9 anni fa (11 Agosto 2015 14:43)

      Che differenza c'e tra bisognosita' e ricerca di conferme? Non e' piu o meno la stessa cosa?
      Rispondi a Clo' Commenta l’articolo

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      Ilaria Cardani 9 anni fa (12 Agosto 2015 22:44)

      Probabilmente sì. Ma a te perché interessa fare questa distinzione, Clo'?
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Clo'

      Clo' 9 anni fa (13 Agosto 2015 10:45)

      Ti chiedevo poichè dalla tua risposta sembrava che ci fosse una differenza. Chiedevo per chiarirmi cosa stavi suggerendo.
      Rispondi a Clo' Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (12 Agosto 2015 8:31)

      Clo', cerca di fare la tua vita relazionale (amicizia e altro) fuori dal lavoro. L'ambiente in cui ti trovi non favorisce la crescita personale e gli incontri con persone mature e profonde: flirtare, competere con le altre, giocare a sedurre tizi che probabilmente non ti considerano perché pensano tu voglia "accasarti" (non dico sia quello che cerchi tu, ma immagino che loro ci vedano questo). Non vorrei sembrare moralista. Se uno/a vuole giocare con la seduzione é liberissimo/a di farlo, nel rispetto degli altri; ma a volte questo gioco porta a riempirsi di vuoto, impelagandosi nel nulla e perdendo di vista se stessi e i propri bisogni e desideri autentici. Da quello che scrivi, mi sembra appunto che tu non stia cercando relazioni vuote, ma temo che il luogo non favorisca altro... Guarda altrove! :-) P.S. un saluto e una buona estate a Ilaria e a tutti, dopo un mese di vacanze in patria... senza Internet! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Clo'

      Clo' 9 anni fa (12 Agosto 2015 16:25)

      Grazie per la tua risposta ! Preciso solo intendo flirtare come conversare giocosamente e non fare "moine" o la cretinetta :) Per quanto riguarda la competizione, devo dire Che l'ho notata in me ultimamente da quando lavoro li... Si vede Che e' un lato di me Che non conoscevo. Si comunque e' sempre Ottimo conoscere persone di vari " ambienti " perche' devo dire Che alcuni ambienti richiamano un po' lo stesso tipo di persona.
      Rispondi a Clo' Commenta l’articolo

  2. Avatar di Naty

    Naty 9 anni fa (16 Agosto 2015 19:32)

    Ciao a tutti e ciao Ilaria. Volevo un po' spiegarvi ciò che mi capita ultimamente nella mia testa . Sto con un ragazzo da poco e alcune volte mi sovrastano dei pensieri che mi mettono agitazione come per esempio il fatto che io non riesca a vederlo piu di tre volte consecutive, ma non perche con lui non ci stia bene, ma nella mia testa sento come se quel tempo impiegato con lui fosse sottratto al tempo che ho per stare tranquilla con me stessa. A volte sento il bisogno di staccare la spina e di non farmi sentire per un giorno intero e non sento la necessità di trovare una giustificazione al mio comportamento. Capisco che forse non è positivo il mio comportamento nei suoi confronti ma non riesco proprio a farne a meno. Quello di scomparire all'improvviso è diventato per me un posto mio, uno spazio mio, una valvola di sfogo. Non succede sempre ma quando succede mi sento bene subito dopo, ma allo stesso tempo capisco che farlo stare in ansia inutilmente non è giusto, nonostante gli abbia spiegato che a volte ho bisogno dei miei momenti. Non so ragazzi, troppe cose in testa. Tu Ilaria come la vedi? Ps. Grazie per i tuoi consigli sempre fin troppo azzeccati ;)
    Rispondi a Naty Commenta l’articolo

  3. Avatar di helen

    helen 10 anni fa (24 Maggio 2015 19:03)

    Non ho capito la storia della sensibilità.
    Rispondi a helen Commenta l’articolo

  4. Avatar di Aurora

    Aurora 9 anni fa (31 Agosto 2015 20:47)

    Brava! Efficace risposta!
    Rispondi a Aurora Commenta l’articolo

  5. Avatar di Mia

    Mia 9 anni fa (21 Novembre 2015 14:15)

    A luglio, dopo sei anni, sono stata lasciata con un sms. Tralascio il fatto che sono stata malissimo e che ho preso antidepressivi per due mesi. A settembre si é ripresentato dicendomi che gli mancavo da morire e lo stesso giorno siamo finiti a letto insieme. Il giorno dopo sparisce di nuovo con un sms dove mi dice che non é sicuro. Passano venti giorni. Mi manda decine di messaggi dove mi giura amore eterno. Nei quali mi dice che vuole fare qualsiasi cosa con me. Gli credo un altra volta e finiamo di nuovo a letto insieme. Dura dieci giorni poi mi dice che con me non farà mai nulla e che vuole vedermi solo quando non ha impegni. Lho mandato a c.....e ma mi manca come l'aria che respiro. Perché sto così male per un c......e del genere???
    Rispondi a Mia Commenta l’articolo

  6. Avatar di Mia

    Mia 9 anni fa (21 Novembre 2015 16:31)

    Ma non é così semplice dimenticare una persona che hai amato e ami in maniera smisurata
    Rispondi a Mia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (21 Novembre 2015 17:51)

      Non é semplice, ma é possibile e doveroso per rispetto a se stessi e per vivere bene... altro che prendere antidepressivi per un infame che ti lascia via sms e ti rivede quando gli va di andare a letto con te.
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Mia

      Mia 9 anni fa (22 Novembre 2015 23:58)

      Grazie Gea per le tue parole. Mi sono fatta coraggio e l'ho mandato a quel paese. Soffro. Ma lui pensava solo a se stesso e io non la voglio più una persona così al mio fianco
      Rispondi a Mia Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (23 Novembre 2015 14:24)

      Brava Mia, hai fatto la cosa giusta per te! Adesso non puo' più giocare con te e il tuo cuore come con uno yo-yo. La sofferenza passerà... Un abbraccio :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

  7. Avatar di Rita

    Rita 9 anni fa (7 Gennaio 2016 15:21)

    Io credo di adorarla, sul serio, grazie del suo tempo Ilaria!
    Rispondi a Rita Commenta l’articolo

  8. Avatar di PAMELA

    PAMELA 8 anni fa (20 Giugno 2016 11:54)

    CIAO ILARIA, E CIAO A TUTTE VOI, io credo ormai di avere capito una cosa, che dovremmo davvero consultare ogni santo giorno la guida e anche ogni singolo commento di questo fantastico blog, perchè dico questo? Non per ruffianaggine Ilaria, ma tu dici cose davvero giuste, noi magari le sappiamo consiglare alla migliore amica poi su di noi, facilmente cadiamo nella trappola degli errori ripetutamente uguali , e ce ne lamentiamo. io parlo per me, in teoria saprei bene cosa fare, avrei anche un' efficacie lanmternino che mi mette in guardia dal prototipo inaffidabile, e guarda caso ogni tanto sbatto la capa. Eppure hai ragione gli uomini non sono difficili da capire, per niente. Spero per me e per tutte noi che abbiamo relazioni deludenti o approcci a frequentazioni che ci lasciano dei vuoti di riuscire a volerci bene davvero e da allora attirare MISTER RIGHT. PER IL RESTO GRAZIE ANCORA ILARIA
    Rispondi a PAMELA Commenta l’articolo

  9. Avatar di elisa

    elisa 9 anni fa (2 Febbraio 2016 10:01)

    Ciao, riflettevo sul fatto che il problema è che molti uomini ritornano e ti confondono le idee.. rifanno lo stesso gioco, di nuovo un mese intenso dedicandosi a te e poi spariscono di nuovo. Mi era successo un caso con un ragazzo , mi piaceva molto e così ho voluto provare a dargli un'altra possibilità..ma non mi ha mai detto chiaramente il motivo del suo ritorno, per lui è come se non ci fosse stata nessuna rottura ci siamo visti un paio di volte e poi sparito ..forse un pò di colpa è anche mia, ho sempre aspettato che mi cercasse lui, non me la sentivo di corrergli dietro o ricascare nella stessa situazione..attendevo di vedere come si sarebbe comportato, non volevo essere precipitosa; forse l'ho allontanato io o forse mi ha cercato solo perchè aveva bisogno di un diversivo..ma io l'ho lasciato andare....non ho voluto crearmi ulteriori illusioni e ansie, preferisco stare concentrata su di me. Comunque molti ritornano alla carica e anche insistentemente per ripetere lo stesso copione.
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    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 9 anni fa (2 Febbraio 2016 10:15)

      Davverooo?! :D Aspettarli tutta la vita bisogna! Come l'influenza ogni inverno! Così sì che si vive bene e si coltiva la propria dignità ;)
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di PAMELA

      PAMELA 8 anni fa (20 Giugno 2016 11:56)

      MI è CAPITATO ANCHE A ME, STAVO PER RICASCARE NELLA SUA TELA, MA SONO RIUSCITA A SMASCHERARLO IN TEMPO, E CREDIMI NON E' STATO FACILE, MI PIACEVA UN SACCO, MA SE LO FANNO UNA VOLTA LO FARANNO ANCORA
      Rispondi a PAMELA Commenta l’articolo

  10. Avatar di max

    max 8 anni fa (19 Settembre 2016 13:43)

    Uno degli articoli più belli di tutto il blog
    Rispondi a max Commenta l’articolo

  11. Avatar di Deni

    Deni 8 anni fa (21 Aprile 2017 14:24)

    Ciao, io penso di aver avuto a che fare con un uomo che racchiude tutti i generi di uomini sbagliati che elenchi più la psicologia di Andy in pieno e non solo lo manifestava ma pure dichiarava. Prima corteggiamento sfrenato, regali vari sempre presente, poi viene fuori la natura del don Giovanni, poi tampina comunque nonostante un freno e stop mio, poi vuole recuperare, poi il bambinone capriccioso, poi sicuramente altro per la testa si allontana facendo il distaccato, sembrava un altro uomo, fa i Cavoli suoi poi quando ha visto che non lo consideravo, ha riprovato con il contatto, dapprima leggero e poi facendo notare che le nostre comunicazioni erano al minimo e al mio: "mi sembra normale visto il comportamento " ha ammesso " si hai ragione, è colpa mia ma ora mi sento così, annoiato e svuotato" ... Non ho parole, mi sembrava la pratica dei tuoi articoli :D dalla teoria alla pratica... Povero!
    Rispondi a Deni Commenta l’articolo

  12. Avatar di Angy

    Angy 6 anni fa (27 Maggio 2018 23:53)

    Ciao Ilaria posso chiedere un consiglio? Si dice di saper anche attirare lo sguardo di un uomo quando si esce se ci piace ..però noto che ha più successo una Donna che non si muove di una virgola e sta per fatti suoi ..A volte per sedurre un uomo all'inizio mi mette stress ..c'è un equilibrio in questo?grazie Ilaria 😬
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    • Avatar di Emanuela T

      Emanuela T 6 anni fa (28 Maggio 2018 11:17)

      @Angy, che una donna non si muova di una virgola è pura impressione trasmessa da una donna che ha studiato tanto per sembrare una che non si sposta di una virgola. Hai presente quel make up che pare non ci sia eppure c'è voluto ore per farti sembrare naturale? ecco, uguale. Meghan Markle ha dichiarato che quando ha conosciuto il principe Harry non sapeva davvero chi fosse, e io ci credo, eccome se ci credo, ci crediamo tutte, vero? Questo fa capire come lui abbia avuto l'impressione di far tutto da solo quando in realtà lei se l'era studiata fin da bambina. In memorie di una Geisha viene detto che si è davvero pronte ad essere tali quando si è capaci di fermare un uomo con lo sguardo. A parte il discorso Geisha che è un po' lontano dai nostri riferimenti per imparare ad essere centrate su noi stesse, però imparare una certa eleganza nella postura o nel parlare ( senza gesticolare ) è molto importante ( indipendentemente dal tentativo di conquista ). Quelle che a te pare non facciano nulla in realtà hanno messo in pratica piccoli segnali che vengano captati dal maschio nemmeno fossero i fischietti ad ultrasuoni per i cani, richiamano la sua attenzione, ma nessuno di quelli che c'è intorno lo nota. Essere femminili non vuol dire mandare messaggi su facebook ad un pirla qualsiasi per attirare la sua attenzione, né fare show da bagaglino in abiti succinti. La compostezza ripaga sempre.
      Rispondi a Emanuela T Commenta l’articolo

    • Avatar di <div class="apbct-real-user-wrapper">
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      Ilaria Cardani 6 anni fa (28 Maggio 2018 12:47)

      Il commento di Emanuela T. è denso di considerazioni interessanti e anche elevate. Tutte condivisibili, tra l'altro. E che spiegano in maniera molto intellettuale un concetto che io rendo sempre più semplice: le donne che seducono (come del resto gli uomini) di base non sono interessate a sedurre, sono concentrate su altro (i propri obiettivi, il proprio interesse, il proprio benessere), non sono bisognose, non pensano di dover sedurre per valere. E per questo non è necessario lo studio di cui parla Emanuela T. Ma di certo mandare messaggi a un pirla su Facebook o fare le spogliarelliste dilettanti non paga.
      Rispondi a Ilaria Cardani Commenta l’articolo

    • Avatar di Angy

      Angy 6 anni fa (28 Maggio 2018 13:08)

      Grazie Ilaria ...ho compreso ancor di più che vale sempre la regola della " concentrazione in se stesse e ai propri obiettivi " :) in ogni cosa ..A volte Siamo così concentrate a capire e vedere se anche noi attiriamo l'attenzione che iniziamo a stressarci e a non goderci neanche le uscire!!
      Rispondi a Angy Commenta l’articolo

    • Avatar di Angy

      Angy 6 anni fa (28 Maggio 2018 13:03)

      Grazie tante Emanuela T ...la risposta è stata densa di spunti ...Grazie anche a questo sono riuscita a chiarire alcuni dubbi che ho avuto in questo periodo :)
      Rispondi a Angy Commenta l’articolo

  13. Avatar di Nicol

    Nicol 9 anni fa (17 Agosto 2015 14:32)

    Ciao Ilaria.. sono una ragazza di 19 anni Mi piace un ragazzo di un anno più grande, lui sa che a me piace ma la cose non mi disturba affatto.. vorrei solo sapere cosa ora lui potrebbe pensare ogni volta che mi vede e se mi possa prendere in giro con i suoi amici per questo. Anche voi ragazze... consigli o esperienze da raccontarmi sono ben accetti Grazie mille
    Rispondi a Nicol Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (17 Agosto 2015 16:03)

      Nicol, se un ragazzo di 20 anni dovesse prenderti in giro con i suoi amici perché ti piace, lo considereresti ancora un tipo interessante? Ti piacerebbe ancora? Non ti sembrerebbe un bambino delle elementari? Vedi come si comporta e agisci di conseguenza. Ciao! :-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Nicol

      Nicol 9 anni fa (18 Agosto 2015 9:36)

      Secondo te come mi dovrei comportare quando lo vedo? Premetto che io e lui non ci siamo mai parlati ma abbiamo un "conoscente" in comune che gli ha detto che a me piace e ribadisco che il fatto che lo sappia non mi turba neanche un po. Però ormai lo sanno anche tutti i suoi amici e quando li incontro (molto spesso) ci sono sorrisini e commentini
      Rispondi a Nicol Commenta l’articolo

    • Avatar di Gea

      Gea 9 anni fa (18 Agosto 2015 13:38)

      Nicol, dalle tue precisazioni, questo ragazzo, il conoscente e i loro amici non mi sembrano granché maturi né tantomeno intelligenti: risatine, commentini... Ma che c'è da ridere e da commentare? Fossi in te, li lascerei perdere tutti in blocco e guarderei altrove, anche a costo di stare per conto moi per un po'. So che alla tua età non é sempre facile, perché la voglia di socializzare comunque e quasi con chiunque é forte: per brevi periodi mi sono ritrovata anch'io, sia pure marginalmente, in "comitive" (oddio che brutta parola!, sembra una carovana o un gregge) con gente che non mi ispirava. Uscirne é stato un gran sollievo... Non perdere tempo ed energie con questi mocciosi... La gente simpatica e matura é più rara, ma si trova! ;-)
      Rispondi a Gea Commenta l’articolo

    • Avatar di Nicol

      Nicol 9 anni fa (18 Agosto 2015 15:54)

      È che Gea lui non sembra indifferente a questa storia... almeno mi dà questa sensazione da alcuni comportamenti che ha Delle volte mi sembrava volesse venire da me ma poi non l'ha mai fatto e io mi sono anche detta che mettendomi nei suoi panni capisco anche non sia una situazione così semplice perché cosa viene li dal nulla a dirmi "senti guarda so che ti piaccio "? Però hai ragionissima e proverò a fare come dici tu.. più che altro a 19 anni fai fatica magari ad accettare e a capire il perché di queste situazioni Grazie mille comunque, sei stata gentilissima e d'aiuto.. le tue parole mi sono servite ?
      Rispondi a Nicol Commenta l’articolo

    • Avatar di Francesco

      Francesco 4 anni fa (24 Dicembre 2020 21:04)

      Salve a tutte/i Premetto che chi sta scrivendo è un giovane uomo di 27 anni. Ho trovato molto interessante questa riflessione e anche se risale a 5 anni fa ritengo che comunque questo sia un tema sempre attuale con il quale chiunque si troverà sempre a dover fare i conti nell'intero arco della propria vita. Premetto anche che ho provato ad essere il più sintetico possibile ma certi argomenti necessitano ahimè di considerevoli approfondimenti se non vogliamo continuare a rimanere "inchiodati" sempre allo stesso punto in quella chr io personalmente considero essere sia una crescita personale che sociale (ritengo quindi che farebbe bene a chiunque interessarsi di più a temi del genere e di scavare a fondo). Partirei dicendo che purtroppo è drammaticamente vero che in generale, se ci guardiamo attorno e osserviamo gli individui della società in cui viviamo (e non soltanto quella occidentale), ci sia una "pochezza" di intelligenza sociale ed emotiva allarmante, e direi che senz'altro entrambi i sessi hanno delle responsabilità se le cose "non vanno come vorremmo". Perciò riconosco un sacco di schemi relazionali e meccanismi sociali descritti che non giovano a nessuno dei due sessin schemi che però continuano a ripetersi sempre (direi che chiunque impiegando un minimo di attenzione è in grado di notarli). Quello che assolutamente non è scontato invece, e quindi più difficile da mettere in pratica, è cercare di non generalizzare avendo in mano obbiettivamente poche informazioni e costruirci sopra regola e preconcetti che abbiano la pretesa di valere sempre e in assoluto. Proprio queste ultime ci hanno portato a certi schemi che nel 2020 (quasi 21) ci vanno giiatamente molto stretti e che socialmente non sono accettati e ci disturbano. Ho letto e ahimè mi sono trovato daccordo sulla descrizione dell'uomo medio come un perfetto buzzurro, mi ci voglio includere anche io, o per meglio dire lo sono stato senz'altro in molte occasioni in passato. Anche se non sono mai arrivato a usare i corridoi degli alberghi come gabinetti, posso sicuramente riconoscere che in più occasioni ho ragionato e mi sono comportato considerando soltanto il mio punto di vista, senza preoccuparmi di capire la psicologia che sta dietro a certi comportamenti che molte donne avevano e quindi concludendo semplicisticamente che fosse colpa loro e che i loro comportamenti non avessero alcun senso o che fossero indecifrabili... non vedevo quindi come potesse esserci la possibilità di relazionarsi in modo sano con l'altro sesso. Niente di più lontano dalla verità. Col tempo ho iniziato a pormi delle domande fondamentali del tipo "Ma come è possibile che sia così difficile rapportarsi con l'altro sesso quando da entrambe le parti c'è un'attrazione e un interesse reciproco innegabile, senza il quale saremmo già estinti da un bel pezzo? Cosa ci porta a ragionare in modo così diverso? Come si può fare per venirci incontro in modo sano per entrambe le parti?" Non arrendendomi, informandomi e studiando sempre di più la psicologia in generale, sia vista dal lato maschile che da quello femminile le risposte alle domande che mi ponevo non si sono fatte attendere e tutto ha acquisito finalmente un senso. Il lato molto positivo è che questa conoscenza mi ha portato ad adottare un modo di ragionare più consapevole e quindi responsabile, nonché migliore e più salutare rispetto a quando mi davo delle risposte sbrigative, basandomi soltanto su quelle 4 informazioni in croce che mi aveva fornito la società, l'educazione familiare, e le esperienze avute nel mio cerchio sociale e affettivo. Consiglio a chiunque si voglia immergere così a fondo nell'esplorazione di questo argomento di prepararsi a sentirsi quasi completamente da solo/a perché molto probabilmente anche i nostri migliori amici/amiche, parenti ecc. non si sono mai spinti così in là nonostante possiamo osservare facilissimanente anche noi che molti di essi, se non addirittura tutti quelli che ci circondano, continuino ad intestardirsi e ad adottare sempre i soliti schemi e a ricadere sempre nelle solite situazioni con le solite conseguenze perché magari non sanno dove sbattere la testa e letteralmente si muovoni al buio a tentoni. Ci passiamo tutti prima o poi da una fase del genere. Dipende poi da noi la durata di questa fase prima di iniziare a procurarci le informazioni giuste di cui servirci per procurarci ciò che vorremmo per noi e per stare bene. Vorrei fare un'osservazione e un appunto costruttivo: è vero che per colpa di secoli di patriarcato (ancora molto duro a morire, ma voglio sperare che non manchi molto grazie al coraggio che molte donne dimostrano portando avanti questa battaglia tanto dura quanto delicata) ancora oggi, da donne, è molto più rischioso esporsi/agire con la stessa libertà con cui hanno praticamente sempre agito gli uomini (e nella maggior parte dei casi non a buon diritto). Trovo però riduttiva e altrettanto semplicistica la descrizione che ho letto sopra della psicologia maschile. Non sono d'accordo che sia tutt'altro che complessa e quindi facile da capire, considerandola alla stregua della psicologia che potrebbe avere un animale selvaggio. Di fatto però non voglio neanche dire che sia difficile da capire, almeno non più di quella femminile. Sono semplicemente diverse, a dire il vero per alcune caratteristiche sono molto simili, per non dire identiche, per altre invece diametralmente opposte. Tutto sta a capire e ad identificare quali siano i punti di comunanza e quali siano le differenze. Personalmente mi sono sorpreso notando che in realtà le differenze vere e proprie sono molte meno di quelle che mi aspettavo e che molti meccanismi che ci appaiono misteriosi e insondabili sono in realtà frutto di convinzioni che si basano su concetti ed idee errate che ci siamo fatti nel corso del tempo e della nostra crescita personale. Da giovane uomo che ha appreso certe cose, non mi sognerei mai di chiedere a tutto il genere femminile di avere pazienza e di rinunciare a combattere questa battaglia perché è veramente troppo importante che venga portata avanti finché non si raggiunga un risultato unanimamente soddisfacente. Mi sento soltanto di consigliare di combatterla non con gli stessi mezzucci che ha da sempre applicato il genere maschile buzzurro, mezzucci come la sottovalutazione, l'esercitare il controllo, la costrizione con la forza e la manipolazione. Consiglierei invece di usare mezzi più potenti ed efficaci come il cercare di immedesimarsi nell'altra parte servendosi degli strumenti giusti, che senz'altro non sono stati dati a nessuno in dotazione, bensì chi li ha se li è procurati con del sano sforzo e della buona volontà di acquisirli; strumenti come cercare di capire prima un minimo la psicologia e il modo di ragionare dell'altro sesso, quali sono le differenze e quali le analogie, per capire poi quali meccanisimi governino certi comportamenti, a cosa sono riconducibili e quali comportamenti poter adottare per raggiungere più facilmente gli obbiettivi prefissati. Vi posso assicurare che la mente maschile è perfettamente in grado di capire la mente femminile e viceversa. La prova è che chi riesce nell'intento si garantisce l'accesso a partner che siano persone di maggiore qualità, nonché ad amicizie di maggiore qualità e a relazioni sociali in generale di migliore qualità rispetto alla media. P.S. quando incontrate uomini che vi dicono "guarda là fuori, tutto ciò che vedi è stato fatto da un uomo" voi rispondete "anche tu guarda fuori, tutti gli uomini che vedi sono nati da una donna"
      Rispondi a Francesco Commenta l’articolo

    • Avatar di Fabio

      Fabio 4 anni fa (24 Dicembre 2020 23:21)

      P.S. quando incontrate uomini che vi dicono "guarda là fuori, tutto ciò che vedi è stato fatto da un uomo" voi rispondete "anche tu guarda fuori, tutti gli uomini che vedi sono nati da una donna" A me verrebbe da rispondere: "ok, ma niente di impossibile per una donna", psicologia o no, il nocciolo sta nel considerare l'altr* come un tuo pari, ne più ne meno, rispettarlo ed evitare, se possibile, di farl* soffrire. Poi è vero che il mondo ha la sua buona percentuale di personaggi disdicevoli, come è sempre stato e come sarà, probabilmente, per tanto tempo ancora, ma questo non pregiudica il comunicare con l'altro sesso, solo bisogna vigilare per evitare chi vuol manipolare o costringere. È facile parlare con donne o uomini di tutte le età ed estrazioni sociali, basta rispettare tutti e non provare né soggezione né senso di superiorità, siamo tutti sullo stesso piano ma con pensieri più o meno diversi ed ognuno ha le sue ragioni. Se non hai pregiudizi sulle donne, sugli uomini è un attimo rapportarsi, chi hai di fronte è sostanzialmente un cervello, come il tuo, ha le proprie esperienze di vita, un suo carattere e dispone di un corpo con cui fare tutto ciò che desidera, poco o niente di diverso da te. Auguri a tutt* di buone feste, Fabio
      Rispondi a Fabio Commenta l’articolo

    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (25 Dicembre 2020 0:31)

      Sai Francesco, secondo me il punto non è sforzarsi di capire la mente maschile e quella femminile. In realtà le esigenze sono le stesse, le donne hanno solo (in media) un approccio più romantico all'amore e si coinvolgono più facilmente. Ma quello che conta è capire sé stessi, chi si è e cosa si desidera, essere centrati e consci del proprio valore. Perché non c'è modo di cambiare una persona non empatica e profondamente egoista, uomo o donna che sia, non c'è modo di convincerla a comportarsi bene e a rispettare il prossimo. Ed anche se capisci come ragiona una stronza e la sua mentalità, quella sempre stronza rimane. Quindi non è che le donne non debbano utilizzare i mezzucci degli uomini. Ognuno fa quel che è. Quello che possiamo fare è imparare a riconoscere le persone tossiche, manipolatorie e menefreghiste e tenerle alla larga o scappare una volta sgamate. E, per la cronaca, non mi è mai successo, ma se uno un giorno mi dicesse "guarda là fuori, tutto ciò che vedi è stato fatto da un uomo", non svilirei me stessa e tutta la categoria tirando in ballo il fatto che sono le donne a partorire gli uomini, ma scoppierei in una sonora risata pensando di avere di fronte uno scemo.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo

  14. Avatar di ilariacardani

    ilariacardani 10 anni fa (25 Maggio 2015 15:50)

    @ Minou: giusto per essere tecnica: può darsi che i cervelloni ca***t**ri si trasformino in irreprensibili professionisti, non escludiamolo; ma cc rimangono sempre. Anche se possono evolversi in una particolare specie di diabolici pervertiti. Il vero cervellone ca***t**re mica si cala i pantaloni in sala riunioni. In sala riunioni compare leccato, stimabile e temibile, anche se poi fa sexual harrassment alla stagista e alla segretaria. Stai tranquilla che molte si invaghiscono di cc bifolchi e rozzi. Le vie dell'innamoramento femminile e della bisognosità sono infinite. Ecco sì, sui diabolici pervertiti tout court convengo, è dura, se no non si tratterebbe di diabolici pervertiti: non per niente sia qui, sia alle mie clienti personali io faccio presente che se ti è capitato per le mani (se tu sei capitata nelle mani) di un personaggino del genere puoi e devi ammettere di essere stata vittima. Detto questo, Minou, bisogna darsi da fare, informarsi, educarsi (c'è una forte omertà sociale perché c'è molta ignoranza su questi temi, ma soprattutto all'estero stanno incominciando a fare informazione e io ho messo su sto po' po' di roba con questo intento), mettersi in testa che bisogna proteggersi, in modo di stare accorte. Bisogna osservare, considerare, tenersi aperte le porte, insospettirsi al primo segnale di "stranezza". Per questo io non mi stanco di ripetere che bisogna svegliarsi e smettere di sognare. Poi bisogna educare i propri figli (e figlie) in questa direzione. E poi, mi auguro che chi ci è passata e ne è uscita, abbia appreso la lezione. Non ultimo: le donne davvero sicure di sé in queste trappole non cadono. Quindi rafforzarsi, rafforzarsi, rafforzarsi perché questi perversi cercano e si mettono con donne particolarmente attraenti e intelligenti, ma molto manipolabili. Quelle che non hanno fragilità, le lasciano in pace.
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    • Avatar di Vic

      Vic 4 anni fa (25 Dicembre 2020 2:19)

      Comunque, trovo questo articolo (che mi era sfuggito) fantastico e questo commento di Ilaria qui sopra emblematico. Il "cervellone ca**tore" è un epiteto meravigliosamente calzante e, se non fosse che di questi esemplari ne ho incontrati tanti, scoppierei a ridere. Però, è vero, non è solo colpa loro ma anche nostra. Molto spesso, più nostra. Perché, per ogni bifolco buzzurro, mascherato o meno da persona distinta, c'è sempre una donna bisognosa che con scopettino e parannansa si appresta a raccogliere la m**da.
      Rispondi a Vic Commenta l’articolo