Le tecniche di seduzione possono essere davvero utili a realizzare una storia d’amore appagante e felice? Davvero possono esserci delle “tecniche” per sedurre un uomo e costruire con lui un rapporto di coppia soddisfacente, nel quale la tensione emotiva e sensuale siano sempre “come il primo giorno”? Sono tantissime le donne che desiderano vivere una relazione in cui lo scambio, la passione e l’affetto siano sempre costanti, addirittura in crescita. E sono sempre tantissime le donne che, dopo che la loro storia è iniziata nel migliore dei modi, si ritrovano accanto un partner distratto, poco attento ai loro bisogni, vicino fisicamente ma distante emotivamente.
"La miglior seduzione è non impiegarne alcuna. Charles Joseph de Ligne"
Tecniche di seduzione e relazioni felici
Che dici, è giusto da parte tua desiderare una relazione appagante e coinvolgente in cui tu ti senti amata, accettata e apprezzata dal tuo compagno e, nello stesso tempo, ti acoorgi di essere “autorizzata” ad amarlo, accettarlo e apprezzarlo “liberamente”? (Oddio sembro quasi il prete in chiesa). Che dici, te la meriti una storia così? Io dico di sì. E credo anche che molte donne spesso si accontentino di relazioni a metà, un po’ zoppe e zoppicanti. Carenti, mancanti. Senza quel di “più” che le renderebbe relazioni davvero piene.
E come si fa, allora, a raggiungere questa pienezza? Come si fa a evitare il rischio, tanto diffuso, di ritrovarsi con un uomo che per i primi quindici giorni della relazione sembra il partner ideale e poi si trasforma in un compagno annoiato, stanco e anche noioso?
"Non si è morti fin quando si desidera sedurre ed essere sedotti. Charles Baudelaire "
Ma è proprio necessario usare le tecniche di seduzione? Vediamo un po’.
Vi sono 3 aspetti fondamentali per realizzare una relazione sana e appagante (in rigoroso ordine di importanza).
1) Tenere sempre l’attenzione sul proprio equilibrio e sulla propria serenità personale. Cioè è necessario che tu tenga sempre la massima attenzione sul tuo equilibro e sulla tua serenità personale e non su quelli del tuo compagno, delle tue amiche e/o della tua mamma.
2) Avere la consapevolezza che una relazione sana e appagante si costruisce giorno per giorno, anche qui usando attenzione e dedizione (che non vanno confuse con “sacrificio”, “annullamento” o “prepotenza”). E’ una evoluzione continua, un procedere incessante. Nulla è dato per sempre.
3) Data la consapevolezza della quale abbiamo appena parlato, dotarsi, quando è il caso, degli “strumenti giusti” per questa costruzione quotidiana. Usare per l’appunto quelle che io ho chiamato “tecniche di seduzione”.
Per il punto 1) leggiti il blog e tutte le guide annesse e connesse. Ci picchio sopra come con un martello pneumatico. Per il punto 2) sempre sul blog ci sono molti articoli. Tanti davvero.
Qui oggi ci dedichiamo in particolare al punto 3) (non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima, sia chiaro).
Seduzione, vendita, marketing, frutta e verdura
"Essere amati senza sedurre è uno dei bei destini dell’uomo. André Malraux"
E ora ti faccio degli esempi pratici di che cosa sono le tecniche di seduzione, esempi presi da quello che è il mondo del commercio, del marketing. Ti è mai capitato di tornare in un ristorante perché sai che li si mangia bene o di andare spesso o sempre nel solito negozio perché sai che li trovi le cose giuste per te, quelle che ti piacciono e che preferisci? Sicuramente sì. Ebbene, se tu stasera torni in quella pizzeria dove fanno la pizza che ti piace, ci torni non perché sei certa al 100% che ti facciano una pizza buona. Non puoi saperlo, dato che la pizza stasera non l’hai ancora mangiata. Puoi dire che una pizza e buona solo dopo che l’hai mangiata. Non prima. Giusto?
Eppure hai una ragionevole certezza che in quella pizzeria lì, la pizza sia buona, l’ambiente bello, accogliente etc etc. Questa certezza ce l’hai perché già altre volte hai mangiato la pizza lì. E quell’esperienza positiva ha lasciato in te molte tracce positive (parlo proprio di tracce che sono profonde nella tua memoria e che arrivano anche nel tuo inconscio, che è la parte più “ampia” e “ignota” della nostra mente, quella più potente peraltro). Tanto che la prossima volta che qualcuno ti dice “andiamo a mangiare una pizza!” tu rispondi “sì, ma andiamo a mangiarla in quella pizzeria lì, eh!”.
E’ così che i commercianti in gamba fanno funzionare bene i loro affari: ti vendono le cose giuste per te. Te le vendono oggi e quelle cose devono essere giuste per te oggi, ma perché tu torni la prossima volta. Il commerciante bravo lavora oggi, per garantirsi il proprio futuro domani. Infatti, se tu hai un macellaio o un verduriere di fiducia, dal quale vai da anni, la prima volta che ti dà la roba cattiva, già pensi di cambiare macellaio o verduriere (siamo impietosi talvolta, eh? Non perdoniamo). Oppure, se hai un rapporto franco con lui, gli dici “Ehi, Signor Verduriere, ma lo sa che la volta scorsa le pesche non erano mica buone? Avevo ospiti e mi ha fatto fare brutta figura! Come la mettiamo?” In quel caso se il tuo verduriere è intelligente, che fa? Ti dà la frutta buona il doppio, per riparare la magra figura e non perdere il cliente.
Tecniche di seduzione ed esperienze positive
"È mai possibile che la modestia seduca i nostri sensi più che la leggerezza della donna? William Shakespeare"
Tu dirai: “che cosa c’entra il mio verduriere con le tecniche di seduzione?” C’entra, e molto. Il verduriere ti ha sedotto una volta e ti ha offerto un’esperienza positiva. Poi ha costruito la relazione con te. Come l’ha costruita? Mantenendo le promesse. Ogni volta che sei andata da lui, ti ha venduto le pesche buone, ti ha permesso di ripetere l’esperienza positiva.
E tu sei tornata e ritornata e ritornata.
Dove voglio arrivare? Immagina che la nostra mente sia una sorta di vaso gigantesco, nella quale sono contenute una serie di memorie e che queste memorie riconducono a sensazioni, alcune positive, alcune nagative, altre così così. Queste memorie sono la spinta o il freno alle nostre azioni. Sono la motivazione profonda per cui facciamo alcune cose o non le facciamo.
E’ in base a queste memorie ed è su queste memorie che si muove anche il fenomeno della seduzione. In sintesi (e qui già sento i mormorii e le proteste ad alta voce di chi si scandalizza), non basta avere un bel negozio e vendere le pesche buone e profumate una volta. Questa è la seduzione, non è difficile: le pesche buone bisogna venderle tutte le volte. Questa è parte (ho detto “parte” non “tutto”, lo preciso per gli scandalizzatoni) del processo di costruzione della relazione.
Quante donne, una volta iniziata una relazione, pretendono che tutto fili lisci e che lui sia sempre romantico-appassionato-attento-sul pezzo-gentile-pronto-servizievole-sexy-desiderabile-adorante etc etc etc? E quante donne pensano davvero che sia utile costruire pezzo per pezzo una relazione? Quante donne pensano che sia utile usare delle semplici tecniche di seduzione?
Perché dico semplici? Perché se tu hai sedotto un uomo una prima volta grazie al tuo sorriso, alla tua apertura emotiva, al tuo desiderio di realizzare una relazione serena, puoi prendere l’abitudine di rimettere in gioco ogni volta queste tue risorse che ti appartengono. Sono loro le tue “tecniche di seduzione”. Sono loro che ricreano ogni volta le esperienze positive che, se ripetute con costanza, fanno crescere la tua relazione.
Secondo te, quali sono le occasioni in cui una donna può usare “tecniche di seduzione” per costruire una buona relazione? Quando le “tecniche di seduzione” si mostrano più utili e quando invece sono “controproducenti” e non sarebbe proprio il caso di usarle?
M. Luisa 11 anni fa (27 Settembre 2013 14:55)
ELEONORA 11 anni fa (27 Settembre 2013 17:01)
Tittissima 11 anni fa (28 Settembre 2013 10:19)
Uso una frase di cui non ricordo l'autore "Sedurre qualcuno è facile, conquistarlo è difficile!". :)Attila 11 anni fa (28 Settembre 2013 13:03)
Morosita 11 anni fa (28 Settembre 2013 15:40)